Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.
Versicoli quasi ecologici, Res amissa, 1991 (postuma)
Non potevo non parlare di questa poesia; come sapete, è uscita in una delle tracce per il tema alla maturità. Quest’anno mi sento più coinvolta del solito, perché mia figlia è tra la folta schiera dei maturandi. E sono molto felice che abbia scelto proprio questa traccia. Non conosceva Caproni né la poesia, ma quando l’ha letta ha immediatamente deciso che su queste parole poteva costruire un testo valido, argomentato e, soprattutto, sentito col cuore.
Col cuore dei ragazzi di oggi, consapevoli delle minacce che insidiano l’ambiente, increduli di fronte ad atteggiamenti scriteriati e totalmente irresponsabili di politici e industriali. Decisi a non arrendersi alla superficialità e all’indifferenza, pronti a impegnarsi per proteggere IL bene comune.
Caproni è un autore poco “frequentato” dai docenti, chissà perché. Forse perché è uno scomodo? Ma chi è Caproni? Livornese di nascita, trasferitosi a Genova a seguito delle difficoltà economiche familiari, diceva della sua famiglia “atea, massone e di bestiammiatori”: nel contesto italiano può essere gradito? Non so chi, al Miur, abbia deciso di optare per lui, se l’abbia fatto per cercare di cogliere un’opportunità o per accreditarsi una capacità di originalità. Questo, in generale, il commento arrivato dal Miur:
“Le tracce proposte stamattina alle studentesse e agli studenti avevano come filo conduttore il rapporto fra persona e natura, l’equilibrio dinamico tra azioni umane e fenomeni naturali come chiave per affrontare il progresso, inteso come progresso scientifico e tecnologico, ma anche morale e civile. Sono tracce molto attuali, in linea con le sfide che la società contemporanea pone a cittadine e cittadini sul piano dello sviluppo, del benessere da costruire, dell’innovazione, della relazione con l’ambiente e la comunità in cui viviamo, della sostenibilità, nell’ottica dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’Onu”,
Quale che sia il motivo, la scelta a me personalmente è piaciuta; il testo della poesia è trasparente, immediato e anche non conoscendo a fondo l’autore (e con l’ausilio delle note che corredano la traccia) poteva essere preso benissimo come spunto per avviare e svolgere l’analisi del testo e le successive riflessioni. Ecco la traccia:
Dunque, tirando le somme, mi è parsa una buona occasione per i ragazzi di cimentarsi in un testo pieno di spunti e per tutti quella di riscoprire un autore poco noto ma di grande valenza ed attualità.
Un grande in bocca al lupo (senza farlo crepare 😉) per l’esame della figliola che ormai sarà pronta per la prova orale. In realtà neanche io conoscevo Caproni, l’ho scoperto
con una delle mie figlie durante il suo secondo anno di liceo. Sarebbe stata già pronta per la maturità grazie alla sua professoressa eheheh!
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Caspita, una prof illuminata! Meno male che ce ne sono …. ho iniziato a leggere alcune poesie di Caproni di cui avevo un vago ricordo liceale e devo dire che è una bella riscoperta
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Un grande poeta. Della mia giovinezza, confesso. Che da moltissimo tempo non frequento.
Quest’anno, anch’io sono stata piacevolemnte sorpresa da questa scelta, che mi è parso abbia avuto, oltre al valore del testo, un valore precisamente di prova di “maturità”: non vi chiedo l’autore studiato, da ripetere a pappagallo sugli appunti del professore, vi chiedo di esprimervi, liberamente, mostrando la vostra capacità di affrontare un testo, un tema, e la bellezza.
Ho sentito, con dispiacere, a un telegiornale, che è stato poco scelto.
Complimenti alla tua ragazza.
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Onestamente non ne avevo mai sentito parlare, però devo ammettere che questo testo mi ha colpita. In generale e poi in particolare per il versetto finale: un vero verdetto sull’umanità e sulla natura, dove l’ultima avrà l’ultima parola. Verosimilmente.
Fa molto pensare.
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E’ molto attuale…
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Mi trovi perfettamente in sintonia con la tua profonda stima nei confronti di questo grande poeta, spesso dimenticato dalla scuola
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Cara Pina,
il motivo per cui Caproni di solito a scuola non si studia si giustifica con il mantra dell’impossibilità di terminare il programma…….il che, per carità, è una verità indiscutibile, congiunta però ad un altra, più triste, che vede di solito la letteratura del Novecento “oltremontaliana” (passami il neologismo) poco nota e frequentata. All’oblio difficilmente sfuggono anche Gadda, Fenoglio, Calvino e il nostro (ho visto) amato Pavese…….ma mi auguro che le scelte ministeriali, per troppi altri aspetti discutibili, inducano a ripensare gli autori e i testi da proporre.
Un saluto- e complimenti a tua figlia 🙂
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In effetti, credo sia proprio questo il problema, ed è un peccato perché i ragazzi non hanno modo di conoscere autori, poeti ed intellettuali che, per temi trattati e per stile, sono più vicini ai nostri tempi e dunque sarebbero, credo, più stimolanti ed interessanti da affrontare.
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….però, almeno nel nostro istituto, ci stiamo attivando 😉
A parte un percorso di quattro lezioni pomeridiane sulla prosa del Novecento, credo che ciascuno di noi darà ai nostri autori uno spazio molto più ampio.
Io, personalmente, vorrei proporre il Caproni “breve” de Il muro della terra e Res amissa ; spero di riuscirci.
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Ottimo! un’iniziativa davvero importante, a grande beneficio dei ragazzi.
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L’ha ribloggato su marcellocomitinie ha commentato:
Una poesia quanto mai attuale di un grande Poeta scomparso nel 1990, pubblicata sul blog di Pina Bertoli di cui condivido l’amore per Cesare Pavese e tutto ciò che riguarda la cultura.
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Grazie Marcello, le tue parole mi fanno davvero molto piacere. Condividere interessi e amore per la cultura è un bel modo di tenere vivo questo spazio. Buona giornata
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Grazie a te e buon pomeriggio.
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