Camminando camminando, il mio sabato al Salone, mi ha portato davanti allo stand di Marcos y Marcos: un bell’incontro, solo il mio portafoglio si è lamentato!

Ecco come l’ho alleggerito:

Notte inquieta Marcos y Marcos

Questa lettura mi porterà in Germania.

Notte Inquieta, di Albrecht Goes

È una sera di ottobre del 1942.
La locanda di Proskurov è gremita di militari in trasferta. Il pastore venuto ad assistere un condannato a morte deve dividere la stanza con un capitano in partenza per il fronte di Stalingrado. È la guerra, la guerra di Hitler. La notte è nera e tempestosa, la follia nazista e la morte ammorbano l’aria, eppure in quella stanza trionfa la vita. La bella Melanie sale le scale di nascosto e viene ad abbracciare per l’ultima volta il suo capitano. In tre dividono pane e miele, un sorso di caffè vero.
Poi, mentre gli amanti si appartano in un angolo, il pastore si immerge nella storia dell’uomo che verrà fucilato per diserzione: negli atti del processo trova la strada per giungere al suo cuore. E in carcere, più tardi, pastore e condannato si dicono addio come fratelli.
All’alba il plotone d’esecuzione si metterà in marcia, l’aereo del capitano decollerà per Stalingrado.
Ma in quella notte inquieta sguardi, abbracci, voci e parole uniscono per sempre, e rendono giustizia assoluta.

Melodia-della-terra Marcos y Marcos

Qui volerò in un luogo che mi è del tutto sconosciuto, quindi sono molto curiosa di leggere il romanzo.

Melodia della terra, di Tschingis Aitmatov

Un piccolo villaggio della Kirgisia.
Una ragazza splendida, Giamilja, capace di illuminare una giornata con il suo canto e il suo entusiasmo; ma anche ruvida, tenace, ribelle, capace di tenere a distanza gli uomini che la divorano con gli occhi.
Suo marito Sadyk, che presta servizio militare al fronte, non l’ama come forse lei desidererebbe, nelle sue lettere le riserva pochissime attenzioni, sembra quasi averla dimenticata.
Danijar invece, un uomo timido e un po’ ombroso che dal fronte ha appena fatto ritorno a causa di una ferita, si innamora perdutamente di lei.
Seit, il giovanissimo cognato di Giamilja, sente la forza irresistibile di quell’attrazione, ne viene calamitato.
Anche in lui, man mano che il loro amore affiora e prende il volo, sboccia una passione incontenibile: il desiderio di trasporre sulla tela, di rendere tangibile e immortale la bellezza di quello slancio attraverso la pittura.
In questa parabola piena di echi rurali, di sapori medio-orientali, permeata dalla potenza e dalla purezza del canto, amore, bellezza e vocazione artistica trovano una rappresentazione semplice ed esemplare, che strega chi legge.

Melodia della terra è la più bella storia d’amore del mondo. Louis Aragon

La mia recensione