Eccoci all’ultimo mese del 2019, mese nel quale ho letto molto ma, più che alla lettura di libri, mi sono dedicata agli altri blog. Ho conosciuto e iniziato a seguire diversi nuovi blog, che mi hanno regalato molti post interessanti, a proposito di libri ma non solo.

Questo mese è stato dedicato anche a spulciare i cataloghi delle case editrici, alla ricerca di nuovi titoli da proporre e da mettere nella lista delle prossime letture. Ho fatto anche delle ricerche a tema, che sono poi sfociate nei post dedicati a quelli che chiamo “Viaggi letterari”. Nel mio immaginario, i libri sono degli ottimi vettori, che riescono a farmi viaggiare in paesi lontani e diversi anche stando a casa.

Essendo l’ultimo mese dell’anno, è anche l’occasione di fare un bilancio finale, ed eleggere quella che per me si è rivelata la migliore lettura dell’anno.

Vediamo cosa ho letto questo mese:

Madeleine Thien, Non dite che non abbiamo niente

Arto Paasilinna, Aadam ed Eeva

Sean Michaels, L’eco delle balene

Marisa Salabelle, L’ultimo dei Santi

Sono state quattro letture davvero soddisfacenti, e tra loro il libro del mese è:

Michaels l'eco delle baleneL’eco delle balene, di Sean Michaels, Keller editore 2019, traduzione di G. Tonoli

Il romanzo di Michaels racconta la vita di un personaggio realmente esistito, una vita rocambolesca, e lo fa dando voce proprio a lui stesso, che narra in prima persona la vita che gli è capitato di vivere. Forse ne avrebbe voluta un’altra, soprattutto quando le scelte non sono più state sotto il suo controllo. Avrebbe desiderato di vivere lontano dal suo paese, libero, con al fianco la donna che non ha smesso di amare dalla prima volta che l’ha incontrata. Ma i forse restano indietro e svaniscono come orme cancellate da un’onda sulla sabbia. È semplicemente e meravigliosamente un romanzo bellissimo, scritto con una prosa limpida e accattivante, intimistica e brillante, potente come il fiume impetuoso dei pensieri del suo protagonista.

Mentre l’anno scorso non avevo alcun dubbio nell’individuare la migliore lettura dell’anno – che per amore di cronaca, ricordo era “Patria” di Fernando Aramburu – adesso sono divisa tra due libri…. Soppesando tutti gli aspetti che di solito utilizzo per valutare un romanzo, sono praticamente alla pari, ma questa è un’analisi più di testa, diciamo. Allora, per sparigliare, lascio che sia la pancia a decidere, o il cuore, come volete.

La miglior lettura del 2019 è “Quel che si vede da qui” di Mariana Leky. 

E la vostra?