Ho fatto un giro in CasaSirio, una giovane casa editrice, nata nel 2014, che mi piace molto per il taglio attuale e giovane, sia nelle grafiche che nelle scelte editoriali, così come nella realizzazione del sito web. Sono molto attivi anche sui social e organizzano molti eventi. Dunque, vediamo le loro proposte!

 

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L’ultima volta, di Doug Johnstone

“Volevamo chiedere se fosse successo qualcosa, oggi nessuno è venuto a prendere Nathan”. 

Quando ti chiamano dalla scuola di tuo figlio sei al lavoro. Non è il tuo turno oggi, era Lauren a dover passare. Provi a chiamarla. Nessuna risposta.

Il giorno dopo non è ancora tornata. Non è la prima volta che tua moglie scompare, lo ha già fatto qualche anno prima, quando Nathan era piccolo e non poteva capire cosa stava succedendo, ma eri sicuro foste riusciti a superarla. La polizia dice di aspettare, darle tempo. Tornerà.

Tu però non ci credi. È successo qualcosa, ne sei sicuro. La devi trovare. Per te, per tuo figlio, per non perdere tutto quello che avete costruito.

Con un thriller che è anche romanzo di formazione, Doug Johnstone costruisce una “caccia alla donna” che ci racconta cosa vuol dire perdere l’innocenza e l’amore, ma mai la voglia di combattere.

 

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Nato per non correre, di Salvo Anzaldi

È possibile correre i 42 km della Maratona di New York con un ginocchio in titanio e una malattia considerata sinonimo di immobilità? Sì, e ce lo ha dimostrato Salvo Anzaldi, il primo novembre 2015.

Salvo è un giornalista, un appassionato di calcio e un fan sfegatato di Bruce Springsteen. Ma soprattutto Salvo è emofilico, il suo sangue ha una carenza del fattore che ne permette la coagulazione. Questo vuol dire che anche la caduta più banale può avere conseguenze molto serie: i versamenti delle articolazioni portano le cartilagini a consumarsi e le ossa a modificarsi, e mentre il dolore aumenta le possibilità di movimento diminuiscono. La cosa migliore, per Salvo, sarebbe stata vivere una vita tranquilla, al riparo da ogni possibile trauma.

Quella che racconta in questo libro, però, è una storia diversa, la storia di una persona che, nonostante le difficoltà e la sofferenza, non ha mai voluto rinunciare a nulla, neanche a una singola, devastante partita di calcetto, a un viaggio dall’altra parte del mondo o, perché no, a essere uno dei cinque emofilici che per la prima volta nella Storia hanno corso la maratona più famosa al mondo.

Una corsa per dimostrare a se stesso e a ogni singolo emofilico che nessuna sfida è troppo grande da non poter essere affrontata e che se ci credi puoi arrivare dove non avresti mai nemmeno osato sognare. 

 

Titta la notte

La notte comincia piano, di Daniele Titta

Sirene fin troppo acquatiche, delitti di un tempo ormai passato, tossici annoiati e un richiamo dagli abissi a cui non si può resistere. Poi predatori, manager corrotti, pupazzi e bambini che pretendono di essere uomini.

Il lato primordiale che vogliamo ma non sempre riusciamo a contrastare. Le pulsioni che ci estraniano dal mondo civilizzato e ci conducono nell’ombra. Il sangue. Il sesso. La morte.

Sette racconti permeati da una ferocia carica di speranza, sette racconti che ci accompagnano in un viaggio allucinante nel mondo di chi vive dove gli altri non guardano.

Tra il racconto di formazione, la favola nera e l’horror psicologico, LA NOTTE COMINCIA PIANO è un inno a quel periodo della vita in cui perdiamo l’innocenza e diventiamo adulti.

 

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Sul fondo sta Berlino, di Sirio Lubreto

Un manager in crisi di mezz’età, un pusher naif con la pancia piena di droga, un profeta del caos assetato di vendetta e un camorrista esiliato. Poi gerarchi nazisti, affiliati all’Isis, hippie incazzati e una città dove sogni e incubi sono facce della stessa moneta

Quando Felice prende l’aereo per Berlino ha una moglie con cui non parla, due figli che quasi non conosce e un terzo in arrivo da una stagista francese. Sono vent’anni che non torna nella città dove ha studiato, ma lì conosce una persona che, ne è sicuro, può dargli una mano. Sergi ha scelto il suo obiettivo, ora deve riuscire a raggiungerlo incasinando la vita a più gente possibile. E la chiamata di quel vecchio amico fa proprio al caso suo.

Fosse stato per lui, in Germania non ci sarebbe mai andato. Invece adesso Said ha un carico di ovuli che scottano, un branco di persone che gli danno la caccia e nessuna idea su come cavarsela. L’elenco delle cose che Nunzio non sopporta è bello lungo: il caffè tedesco, per esempio, o il freddo, ma ciò che lo manda davvero ai pazzi sono le fregature. Questa volta però non lascerà perdere.