“Il verbo leggere non sopporta l’imperativo” scriveva Gianni Rodari: leggere è una necessità, una curiosità innata, la voglia di scoprire e conoscere, di emozionarsi, di vivere le avventure e le vite di mille persone che si muovono sì sulla carta, ma che ci restituiscono il mondo reale. Leggere è libertà: la libertà di capire, di porsi domande, la libertà di scegliere. Leggere è un verbo che si coniuga in tutti i modi e tempi ma che porta con sé un cambiamento, e dunque è proiettato nel futuro, quello che ciascuno di noi vuole e/o può provare a costruire, per se stesso e per gli altri.
Oggi vi propongo “Leggere”, una raccolta di scatti di Steve McCurry che ritraggono persone intente nell’intima azione della lettura. Scatti che avevano dato vita ad una mostra itinerante, in Italia, che purtroppo mi ero persa e che ora ripercorro con voi.
I protagonisti degli scatti fotografici, immersi in un silenzio quasi mistico creato grazie alla bravura dell’artista nel cogliere la luce e dar risalto ai colori, rappresentano un puzzle bellissimo e variopinto di diverse etnie, età e classi sociali e nello stesso tempo sottolineano questo carattere universale e insieme personale ed intimo che accomuna tutti nella lettura.
Steve McCurry è un noto fotoreporter statunitense che abbiamo imparato a conoscere sulle pagine del National Geographic e che tutti conoscono grazie ad uno scatto che gli è valso numerosi premi e che è divenuto iconico: il volto della ragazza afgana. McCurry ha fotografato i conflitti internazionali, in Iran-Iraq, Beirut, Cambogia, Filippine, Afghanistan, Pakistan.
Le foto (scattate sia in digitale che in pellicola) che erano state scelte per la mostra ritraggono abitanti di luoghi distanti l’uno dall’altro, dal Pakistan allo Yemen, dall’India all’Afghanistan, da Beirut all’Italia, dall’Africa a Cuba, Agli Stati Uniti. La sola foto italiana in mostra, è l’unica a non ritrarre nessun essere vivente, ma una statua bellissima del cimitero del Verano, a Roma. Un angelo, intento nella lettura.
La lettura un’esperienza universale, secondo McCurry, che va al di là del tempo, dello spazio e delle circostanze, in grado di accomunare a qualsiasi età e in qualsiasi momento della vita e al di là di qualsiasi cultura.
Le persone ritratte provengono da decenni diversi, gli scatti sono infatti stati raccolti in oltre quarant’anni di carriera, e in stati diversi, e sono fotografate in un istante della loro vita.
In questa galleria di scatti narrativi passiamo attraverso i luoghi di preghiera in Turchia, le strade dei mercati, ci spostiamo dai rumori dell’India ai silenzi dell’Asia orientale; ci imbattiamo in un’anziana donna mentre legge a Lourdes, in un anziano signore nella sua casa visto attraverso una finestra, in una coppia che vende pantaloni lungo la via, nel monaco brimano; e poi le bambine curiose in Afghanistan, il ragazzino dagli abiti stracciati, seduto sul marciapiede a Pechino. Insomma, attraverso questi soggetti particolari, McCurry ritrae l’umanità tutta.
A proposito di foto evocative, vi suggerisco di vedere anche questo bellissimo articolo che Matilde, alias Nonna Pitilla, ha dedicato alle foto di donne afghane detenute nel carcere femminile di Kabul, fotografate da Suzanne Plunkett, fotogiornalista dell’Associated Press.
Bellissimo articolo! 😀
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Grazie !!! Hai visto che scatti??
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Meravigliosi! 😀
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Libro davvero notevole, mia sorella che conosce la mia doppia passione per lettura e fotografia (ma lettura di più) me lo ha regalato
Un dono perfetto…
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Io lo sto cercando ma non lo trovo….
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A me fu regalato 2 anni fa per Natale, ma è del 2016, quindi non recentissimo.
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Adoro le foto di McCurry. Le trovo stupende, piene di vita e storie. Articolo stupendo!
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Sono davvero stupende, sanno cogliere tutta un’atmosfera, che va al di là di quello che l’occhio vede.
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Sono stata fortunata: avevo visitato la tappa bresciana della mostra, con grande soddisfazione, insieme a un’amica.
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Una mostra che meritava sicuramente!
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amo moltissimo lui e le sue foto! fece un reportage sulle donne agìfhane che per me è unico davvero! anche io non ho visto la mostra ahimè e ti ringrazio per questa lettura! come sempre sei sul pezzo durebbe mia figlia! ciaoooe grazie e mi hai fatto venire una idea,,,
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Uhh chissà cosa stai tramando?? 🤔
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te lo dirò!!
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Mamma mia che belle!!
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A Cagliari c’è la mostra Icons, anche con le restrizioni sta andando molto bene. Ora è chiusa, speriamo che il virus permetta la riapertura.
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Speriamo davvero.
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Queste immagini sono molto belle, peccato non aver visitato questa mostra. Post interessante!
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Vorrei riuscire a trovare almeno il catalogo…
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Articolo stupendo e immagini strepitose!!!!!
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Grazie!! Sono immagini che ti restano nel cuore…
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Sì, indimenticabili 🙏😊🙏😊🙏
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Grazie! Ci hai portato la mostra a casa
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Bell’ articolo ! Grazie per queste foto
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Grazie a te! Buona serata
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😃
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Bellissime foto!!!!! E hai detto bene: ha fotografato il silenzio…. Grazie!
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Una delle cose più difficili….
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