Ottobre è il mese del Salone Internazionale del Libro a Torino che, quest’anno, torna finalmente in presenza. Come sempre, in vista di questo importante appuntamento, gli editori propongono molte nuove uscite e, quindi, la scelta tra le numerose proposte è davvero ampia. Ma non ci sono solo le novità ….

Oggi vi propongo una vetrina a tema sui cui scaffali spiccano titoli che si aggirano in quel territorio tra mistero, tensione, indagini, suspance… insomma nel mondo dei gialli/thriller/noir. Ecco i miei suggerimenti.

Un delitto senza un apparente perché, in una terra dove tutti conoscono tutti e quasi sempre, quando muore qualcuno, il motivo è fin troppo chiaro; un uomo complicato, che ama e odia le colline in cui è nato e la comunità che le popola; un’indagine difficile, nella quale sono in gioco i valori che danno un senso alla vita: la fedeltà, il rispetto, la giustizia. L’approdo definitivo di Offutt nel territorio del noir letterario.

Le colline della morte, di Chris Offutt, Minimum Fax 2021, traduzione di Roberto Serrai, pagg. 224

Mick Hardin, un veterano di guerra che lavora come investigatore per l’esercito, è tornato a casa, tra le colline del Kentucky, ma la sua licenza è quasi finita. La moglie sta per partorire, ma i loro rapporti sono ormai ridotti ai minimi termini. La sorella, appena nominata sceriffo, è alle prese con il suo primo caso di omicidio, ma i politici che le hanno consegnato la stella sembrano ansiosi di toglierle le indagini, per lasciarle nelle mani della polizia del capoluogo, o dell’Fbi. Credono che il loro sceriffo non sia in grado di risolvere un omicidio apparentemente senza ragione, o ci sono altri motivi, molto meno confessabili? Spetterà a Mick scoprirlo, in una corsa contro il tempo nella quale dovrà confrontarsi con il suo passato, e con un mondo che sperava di essersi lasciato alle spalle, ma che, in fondo, si è sempre portato dentro. Le colline della morte è un romanzo incentrato sul tradimento: sessuale, personale e tra clan; e sulla violenza che spesso ne consegue. Offutt ci regala un protagonista assolutamente originale, disincantato quanto a suo modo romantico, duro e fragile, laconico e onesto, destinato a restare a lungo nella memoria del lettore.

Finalista all’Edgar Award, tradotto in sedici paesi e in testa alle classifiche di vendita, Cara Rose Gold, raffinato thriller psicologico che ha come sfondo la provincia americana più cupa, è lo sbalorditivo romanzo d’esordio di Stephanie Wrobel. Qui potete leggere la mia recensione.

Cara Rose Gold, di Stephanie Wrobel, Fazi editore 2021, traduzione di Donatella Rizzati, pagg.360

Una madre che non dimentica. Una figlia che non perdona. Un gioco molto pericoloso. Durante i primi diciotto anni della sua vita, Rose Gold Watts ha creduto di essere gravemente malata: era allergica a qualsiasi cosa, era costretta a portare una parrucca, si spostava utilizzando una sedia a rotelle. Nonostante il sostegno della piccola comunità di Deadwick, che ha organizzato raccolte fondi e offerto spalle su cui piangere, nonostante tutti i medici consultati, gli esami effettuati e gli interventi subiti, nessuno è mai riuscito a capire cosa non andasse in lei. Fino al terribile giorno in cui è emersa la verità più spaventosa: era tutta una messinscena architettata dalla madre. Dopo aver scontato cinque anni di prigione per abuso di minore, Patty Watts non ha un posto dove andare e implora sua figlia di accoglierla. I vicini non l’hanno perdonata e sono scioccati quando Rose Gold accetta. Patty insiste, non vuole altro che una riconciliazione, ha perdonato la sua piccola cara che l’ha tradita testimoniando al processo contro di lei. Ma la ragazza conosce sua madre: Patty Watts non è una che lascia correre. Sfortunatamente per lei, Rose Gold non è più una bambina indifesa, ed è da molto tempo che aspetta questo momento… È l’ora della resa dei conti: sarà un duello spietato, combattuto a colpi di bugie e condotto da due abilissime manipolatrici.

Una storia appassionante, scritta con maestria, che ti afferra dalla prima pagina.

L’ultimo traghetto, di Domingo Villar, Ponte alle Grazie 2020, traduzione di Silvia Sichel, pagg.640

Mónica Andrade è sparita da qualche giorno, e il caso non meriterebbe particolari attenzioni se non si trattasse della figlia di un celebre cardiochirurgo con cui mezza città (incluso il commissario Soto, diretto superiore dell’ispettore Leo Caldas) pare sentirsi in debito. Così Caldas, dapprima con un certo distacco poi sempre più coinvolto, si addentra nella vita della giovane scomparsa, tra la Scuola di arti e mestieri dove lei insegna e il villaggio di Tirán in cui si è ritirata a vivere, al di là della ría sulla cui sponda meridionale sorge Vigo: un mondo antico e isolato, collegato alla grande città da un traghetto che lei prendeva quotidianamente… Una galleria di personaggi memorabili e un’ambientazione che a lungo resterà «negli occhi» del lettore sono le armi in più di questo straordinario giallo d’autore, in cui un intreccio narrativo magistrale e un ritmo costantemente in crescendo ci imprigionano dalla prima all’ultima pagina.

 

«Uno dei migliori scrittori di noir nordici» – Guardian

«Un esempio davvero splendido della maestria dei giallisti scandinavi» – News

«Il maestro della suspense» – Sunday Times

Barbarotti e l’autista malinconico, di Håkan Nesser, Guanda editore 2021, traduzione di Carmen Giorgetti Cima, pagg. 400

«Non è giusto che io viva. Sono in molti a pensarlo, e li capisco.» Così scrive nei suoi appunti Albin Runge, ex accademico e autista di pullman, divorato dal senso di colpa e distrutto nello spirito per aver provocato un terribile incidente in cui hanno perso la vita diverse persone. È il 2012, e di lì a poco Runge comincia a ricevere lettere anonime in cui viene minacciato di morte. Seppure scettico decide quindi di rivolgersi alla polizia di Kymlinge. Autunno 2018. I commissari Gunnar Barbarotti ed Eva Backman, non più solo colleghi, ma una coppia anche nella vita, si trovano in licenza sull’isola svedese di Gotland per riprendersi da un fatto tragico in cui sono rimasti coinvolti sul lavoro. Una sera il caso dello sfortunato Runge torna però inaspettatamente d’attualità: possibile che anni prima le indagini avessero fatto un clamoroso buco nell’acqua? Immersi in un paesaggio malinconico e suggestivo che aiuta a sanare le ferite dell’anima, Barbarotti e Backman non possono ignorare il loro istinto di investigatori che li spinge a riflettere sui tanti particolari che non quadravano nella vecchia indagine…

Il nuovo romanzo di Guillaume Musso è un noir a perdifiato sulle tracce di una donna misteriosa, e dei segreti che la sua vita porta con sé.

La sconosciuta della Senna, di Guillaume Musso, La Nave di Teseo 2021, traduzione di Sergio Arecco, pagg.272

A Parigi, in una notte nebbiosa, qualche giorno prima di Natale, una ragazza viene salvata dalle acque della Senna. È nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. La donna misteriosa viene accompagnata al pronto soccorso, ma riesce a scappare e a far perdere le proprie tracce. Gli esami del DNA rivelano la sua identità: è la pianista Milena Bergman. Ma qualcosa non torna, perché la famosa musicista risulta morta in un incidente aereo più di un anno prima. È una indagine per l’ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, l’occasione che Roxane, un capitano messo in disparte dai suoi capi, aspettava per prendersi la rivincita che merita. Quando la sua inchiesta intreccia il destino dello scrittore Raphaël Batailley, l’ex fidanzato di Milena, i due si trovano catapultati in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti?

Un romanzo algerino insolito e ricco di riferimenti, una versione colta degli elementi presenti nei libri di Dan Brown.

Il bianco e il nero, di Amal Bouchareb, Edizioni Le Assassine 2021, traduzione di Jolanda Guardi, pagg. 282

Lyes Madi, artista italo-algerino che abita a Torino, viene trovato morto ad Algeri nell’appartamento del nonno. Lyes era tornato nella sua terra d’origine su consiglio di un maestro sufi incontrato in Italia, per risolvere il mistero legato a un antico simbolo che gli avrebbe dato l’ispirazione per dipingere il quadro perfetto. Gli investigatori, non riuscendo a trovare alcuna prova tangibile per risolvere il caso, concludono che l’artista si è suicidato durante un rituale satanico, ma resta tuttavia il dubbio che si sia trattato di omicidio. Quale rapporto può esserci allora tra i segni massonici trovati dall’amico professore di arte sacra a Torino con la morte dell’artista e i suoi legami con il Sufismo e la Kabbalah ebraica? Il romanzo ci immerge in un’avvincente lettura, che in un viaggio tra storia, arte e religione misteriosamente intrecciate ci porta alla sorprendente soluzione finale. 

Un altro capitolo con protagonista l’investigatrice privata V.I. Warshawski

Vicolo cieco, di Sara Paretsky, Minimum Fax 2021, traduzione di Luca Briasco, pagg.352

Il cadavere di Boom-Boom, ex star dell’hockey su ghiaccio e amatissimo cugino di V.I. Warshawski, è stato appena ritrovato, e la polizia già parla di morte accidentale. Boom-Boom sarebbe caduto, in una notte di pioggia, da una banchina del porto di Chicago, morendo annegato. V.I. è però convinta che qualcuno, da quella banchina, abbia spinto il cugino nelle acque gelide del lago Erie; e che lo abbia fatto perché Boom-Boom aveva in mano delle informazioni scottanti su traffici illeciti, nei quali sarebbero coinvolte una o più compagnie di navigazione. Basta cominciare a ficcare il naso e a fare domande sgradite, due delle specialità della casa, perché la lista dei sospetti si allarghi a dismisura: un dirigente di una grossa ditta cerealicola coinvolto in un giro di estorsioni; i proprietari di due grandi navi da trasporto, uno dei quali è vittima di un ricatto e ha trascorsi poco puliti; un giocatore di hockey che non esita a vendersi le partite e l’ex fidanzata di Boom-Boom, una ballerina tanto bella quanto gelida, che adora il lusso. Tutti potrebbero aver ucciso Boom-Boom; tutti vorrebbero che V.I. si accontentasse del verdetto della polizia; tutti sanno che V.I. non lo farà mai, e che non mollerà l’osso finché non avrà davanti agli occhi la verità.

In Come navi nella notte, ambientato in una cupa Italia post-pandemica dove la penetrazione – ormai non più solo economica – della Cina sembra aver assunto i tratti di un vero e proprio assoggettamento, Tullio Avoledo combina sfrenata fantasia e feroce realismo, mettendo in scena un futuro molto prossimo capace di far risaltare meglio le ombre che incombono sul nostro presente.

Come navi nella notte, di Tullio Avoledo, Marsilio editore 2021, pagg. 464

Marco Ferrari è un ex poliziotto che per aver creduto nella giustizia ha dovuto lasciare l’Italia rifugiandosi in Germania, dov’è diventato uno scrittore di gialli di successo. Costretto a tornare nel suo paese d’origine per mettere in vendita la casa al mare in cui ha trascorso le estati della sua infanzia, diventa testimone involontario di un rapimento sulla spiaggia deserta. Imbarcatosi di slancio in un’ostinata indagine personale che si dipana tra una Trieste oscura e una località balneare friulana meta dell’invasione giovanile della Pentecoste, Marco si districa in uno slalom mortale tra misteriosi antiquari e inquietanti balli in maschera, politicanti corrotti e agenti nazisti. Lungo la strada, costellata di ostacoli e minacce, lo accompagna una galleria di personaggi affascinanti e ambigui – una bellissima e fatale veterinaria, un enigmatico poliziotto cinese e un giovane seminarista ucraino in possesso di un documento per cui qualcuno è disposto a uccidere -, fino al drammatico epilogo, che costringerà Ferrari a sostenere lo scontro che ha sempre cercato di evitare, quello con il suo passato.

Un nuovo caso per Thomas Andreasson e Nora Linde nella magnifica estate dell’arcipelago di Stoccolma.

In nome della verità, di Viveca Sten, Marsilio editore 2021, traduzione di Laura Cangemi, pagg.528

Mancano pochi giorni al solstizio d’estate e decine di ragazzini si riuniscono al campo di vela di Lökholmen, la piccola isola che si trova proprio davanti a Sandhamn, nell’arcipelago di Stoccolma. Sono tantissimi, difficile per i responsabili del corso avere il controllo su tutto quello che succede. E così, ai più prepotenti del gruppo basta poco per individuare i più vulnerabili. Col passare dei giorni, le aggressioni s’intensificano, diventando sempre più umilianti, sempre più violente. E quando un ragazzino scompare misteriosamente, il panico si impadronisce del campo. Potrebbe essere stato vittima di un incidente? O di un rapimento? O forse, in questo luogo di vacanza isolato dove estranei spiano nell’ombra i giochi degli allievi velisti, è successo qualcosa di più inquietante? Mentre Thomas Andreasson, rientrato alla centrale di polizia di Nacka, è pronto a rimettersi al lavoro insieme alla sua squadra, Nora Linde sta per iniziare uno dei processi più complicati della sua carriera di procuratore: una causa che coinvolge un importante uomo d’affari, che altri non è se non il padre del ragazzino di cui si sono perse le tracce a Lökholmen. Un’attenta analisi psicologica delle parti coinvolte e una corsa contro il tempo diventano necessarie per salvare più di una vita, in un’indagine che tocca temi spinosi, come bullismo e pedofilia, criminalità finanziaria e dipendenze. Traumi che colpiscono adolescenti insicuri e adulti incapaci di dosare nel modo giusto l’amore verso i propri figli.

Un’implacabile tormenta di neve. Un paesaggio desolato e selvaggio. E una corsa contro il tempo per sopravvivere al freddo e sventare un pericolosissimo complotto contro la nazione.

La tormenta, di Anne Holt, Einaudi 2021, traduzione di Margherita Podestà Heir, pagg. 587

Quando Selma Falck apre gli occhi si risveglia in un incubo. È nuda, intrappolata in una capanna in fiamme su una montagna ricoperta di neve. Non ha idea di dove si trovi né ricorda come ci sia arrivata. Intorno a lei, una tormenta sta per travolgerla e la temperatura cala ogni istante di piú. L’unico pensiero è sopravvivere: contro il freddo, la fame e le sue stesse ferite. E nel frattempo rimettere insieme i pezzi per capire cosa l’ha portata a un passo dalla morte. Cosí, durante il disperato viaggio verso il ritorno alla civiltà, Selma ricostruisce un quadro spaventoso degli ultimi mesi, a partire dal matrimonio della figlia con un influente accademico dalle controverse posizioni politiche. E ricorda, improvvisamente, che quello che sembrava un incidente è invece il primo di una serie di crimini contro il futuro dell’intero paese.

Buone letture!!!