Sono nata a Lucca negli anni Sessanta, e se devo dire solo due cose che ricordo di quegli anni, non ho dubbi: lo sbarco sulla Luna e Valentina Mela Verde, il mio personaggio preferito che leggevo sul “Corrierino”, il “Corriere dei Piccoli”. Leggevo? Sì e tanto. Leggevo fin troppo, a detta di mia madre, che mi aveva soprannominato “mille storie“. I primi romanzi che mio padre – accanito lettore onnivoro – mi ha fatto scoprire sono stati Stevenson, Verne, Conrad, Twain e Dumas; mentre con mamma abbiamo percorso tutta la letteratura “per le ragazze”, come diceva lei. Non potrò mai ringraziarli abbastanza. Con gli anni poi ho formato il mio gusto personale, esplorando le letterature del mondo.
L’immagine sopra è Ragazza che legge, Antonio Cerra
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è una immortalità all’indietro.” Umberto Eco
Ho vissuto in diverse città, approdando a Pavia, dove mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne. In quei bellissimi anni universitari, ho avuto la fortuna di seguire le lezioni e sostenere gli esami con Maria Corti e Cesare Segre. Ho discusso la mia tesi su i “Sonetos del amor oscuro” di F.G.Lorca, relatore Prof. G. Caravaggi.
Vivo a Milano, ho alle spalle una carriera aziendale ventennale come Manager e Consulente in aziende di Servizi. Ho tre fantastici figli e un marito paziente. Da dieci anni sono stata adottata da un bassotto di nome Napoleone. E da sei anni mi sono piovute in casa due gemelle rimaste senza padrone.
“Un libro in mano, una tazza fumante di tè, musica in sottofondo. Questa sono io quando mi rilasso. Quando riesco a combinare questi tre elementi, sono sulla buona strada; il dove riesco a farlo, non è molto importante. Leggo spesso due libri insieme, mai di più. Uno, quello “stop & go”, lo leggo nelle piccole finestre di tempo libero mentre faccio altro. L’altro, lo prendo in mano se so di avere almeno un’ora a disposizione e soprattutto senza interruzioni. Che sia al mattino, al pomeriggio o alla sera, deve essere un momento “con il mondo fuori”. I libri “stop & go” di solito li leggo sull’Ebook reader; gli altri sono cartacei perché ho la fissa del libro vero, quello da sfogliare, da annusare, da portare fisicamente in tasca o nella borsa; mi piace tornare indietro a leggere qualche frase, che naturalmente ho sottolineato o commentato a margine, per inquadrare meglio un personaggio o una situazione, e questo lo si può fare solo con il libro di carta. Ho una grande passione per l’arte e, abitando a Milano, cerco di sfruttare tutte le possibilità che la città offre: le mostre, i musei, i monumenti. Adoro la musica, tutta. Ogni tanto cedo alla mia “mania”: rivedere i vecchi film che ho amato.
E poi scrivo, ma questa è un’altra storia…..
Un angolo del mio studio…. il mio personale paradiso. Qui mi sento sempre in buona compagnia….