Flaubert e la Normandia: era qui il suo luogo del cuore per la scrittura.

Gustave Flaubert nacque a Rouen il 21 dicembre 1821. Trascorse la sua infanzia all’Hôtel-Dieu di Rouen, in Rue Lecat 33, dove suo padre era capo chirurgo. Oggi l’edificio, che ha ottenuto il marchio “Maisons des Illustres”, è un museo con una duplice vocazione: medicina e letteratura. La visita ripercorre i primi anni del giovane Gustave: la stanza in cui nacque, con alcuni ricordi della sua infanzia e ritratti di famiglia. Nella seconda parte del museo, più insolita, si trovano alcune vere e proprie collezioni mediche e farmaceutiche.
Si trasferì poi a Croisset, sulle rive della Senna. Qui divise il suo tempo tra la Normandia, i suoi viaggi e i suoi soggiorni regolari a Parigi.
Quando, nel 1857, pubblicò Madame Bovary, il romanzo fu molto criticato, ma inventò e impose uno stile innovativo e la figura inedita di Emma. Era un nuovo modo di descrivere il mondo. Flaubert morì a Croisset nel 1880.

Situato a est di Rouen, il piccolo villaggio di Ry è l’ispirazione per il villaggio immaginario di Yonville-l’Abbaye, dove Flaubert ha basato il suo romanzo più famoso, Madame Bovary (1857). A circa 16 km a sud di Ry, il pittoresco villaggio di Lyons-la-Forêt è stato il luogo dove è stato girato l’adattamento cinematografico di Jean Renoir e Claude Chabrol. Nel 2013 vi sono state girate anche le riprese di Gemma Bovery. Lyons-la-Forêt è anche uno dei più bei villaggi della Normandia, con le sue antiche case a graticcio ben conservate.

Durante la sua vita, Flaubert si allontanò saltuariamente dalla Normandia: solo in occasione di viaggi a Parigi, in Europa del sud e in Medio Oriente. Pubblicò solo alcuni romanzi e racconti e un’opera teatrale durante la sua vita e fu, solo dopo la sua morte nel 1880, che divenne famoso. I colleghi normanni di Flaubert furono inizialmente costernati dalle sue rappresentazioni spesso fin troppo realistiche di luoghi come Rouen, il Pays de Caux, il Pays d’Auge e la Costa Fiorita. Tuttavia, mentre il realismo letterario cresceva in popolarità, lo stile di scrittura di Flaubert lo portò gradualmente a diventare la figura letteraria più amata della regione, e uno degli scrittori più famosi e influenti di Francia.

Flaubert visse dunque la maggior parte della sua vita nella casa di Croisset, dove scrisse i suoi capolavori narrativi e le Lettere. La casa aveva, a sinistra, il  piccolo padiglione sul bordo della Senna, utilizzato da Gustave per i bagni e per momenti di relax durante la bella stagione.

La casa fu acquistata, al prezzo di 95.000 franchi, dal dottor Achille-Cléophas Flaubert, padre di Gustave, tra aprile e maggio  del 1844. A giugno dello stesso anno la famiglia Flaubert si installa a Croisset. Secondo le testimonianze di tutti i contemporanei che ebbero il privilegio di esservi ricevuti, il luogo, così come la casa, erano incantevoli. Maupassant, Zola, i fratelli Goncourt, George Sand lo descrivono come un luogo magico.

Casa di scrittore, il luogo dei sogni, dei dubbi, dei rituali di scrittura, delle orge d’entusiasmo e delle crisi di disperazione, cornice per trentacinque anni di questa straordinaria avventura interiore.

Bernard Fauconnier

L’anima di questa casa è lo studio di Gustave, un grande vano che ne occupa tutto un angolo. Lì, scrive George Sand, Flaubert «vivrà come un canonico». Nel 1884, in un articolo su «La revue blanche», Guy de Maupassant lo descrive così:

Il suo studio apriva tre finestre sul giardino e due sul fiume. Era molto vasto, non avendo per ornamento che libri, alcuni ritratti di amici e alcuni ricordi di viaggio: corpi di giovani caimani seccati, un piede di mummia che un domestico ingenuo aveva lucidato come uno stivale e restato nero, rosari d’ambra d’Oriente, una statuina di Budda dorata, che dominava il grande tavolo da lavoro, e che guardava con i suoi lunghi occhi, un ammirevole busto di Pradier raffigurante la sorella di Gustave, Caroline Flaubert.

Gustave Flaubert scriveva di notte, per evitare che i rumori del giorno potessero distrarlo. L’autore si alzava alle dieci del mattino, si faceva portare i giornali, un bicchiere d’acqua fredda e la pipa riempita. Procedeva poi con un bagno caldo e l’applicazione di un tonico per arrestare la caduta dei capelli. Faceva colazione e pranzo insieme, in tarda mattinata, e, dal momento che non amava lavorare con la pancia piena, era solito consumare un pasto leggero.

Il 18 maggio 1881 Caroline Commanville, nominata da Gustave Flaubert sua erede universale, vende la casa di Croisset. I 180.000 franchi che ne ricava le serviranno per pagare parte dei tanti debiti del marito. La grande villa bianca dal muro tappezzato di rose, così cara a Gustave, è subito demolita e al suo posto nel 1882 viene costruita una distilleria, rimpiazzata, nel 1922, da una fabbrica di pasta di legno e carta che resta in attività fino agli anni ‘80 del Novecento. Dalla distruzione si salva solo il piccolo padiglione sul bordo della Senna. Nel 1904, per iniziativa di Jean Revel, viene aperta una sottoscrizione per ricomprarlo e trasformarlo in un museo. Inaugurato il 17 giugno 1906, il museo Flaubert è oggi annesso alla Biblioteca municipale di Rouen.

Andare alla scoperta di Flaubert in Normandia:
– al museo Flaubert di Rouen (la casa dove è nato),
– al Pavillon de Croisset di Canteleu ( studio),
– a Trouville dove soggiornò 15 volte, durante l’estate, a partire dal 1834 e sulla Costa Fiorita (soggiorni a Deauville e Honfleur)

Immergersi nell’ambiente dei suoi romanzi:
– a Le Havre (L’Educazione Sentimentale)
– a Tôtes e dintorni (Tostes nel romanzo Madame Bovary)
– a Pont l’Evêque, Trouville e Honfleur (Un cuore semplice)
– a Falaise e Caen (Bouvard e Pécuchet)
– a Lyons-la-Forêt (riprese del film Madame Bovary di Claude Chabrol nel 1991)

QUI TUTTE LE INFO