Torno oggi a proporvi due parole che magari non sono proprio in via di estinzione, ma di certo non molto usate. Mi capita sempre più di rado di vederle utilizzate, quindi rimettiamole in circolo!

Pleonastico, /ple·o·nà·sti·co/: Che costituisce pleonasmo, superfluo. Con un uso più esteso e figurato, lo si riferisce anche ad atti e comportamenti che si ritengono inutili, superflui, non necessari.
Il pleonasmo (dal greco πλεονασμóς: pleonasmós, “esagerazione”) è un’espressione per cui si ha un’aggiunta di parole o elementi grammaticali non necessari, ma ritenuti erroneamente esplicativi di un’espressione già compiuta dal punto di vista informativo e sintattico. A questo accorgimento, il cui effetto è una ridondanza, si ricorre al fine di dare alla frase una maggiore intensità, forza, chiarezza o efficacia.

Lapalissiano, /la·pa·lis·sià·no/: Ovvio, evidente, detto di una verità o di un fatto talmente manifesti e naturali che sarebbe ridicolo enunciarli.
L’espressione alludeva all’ingenuità dei due versi di una canzoncina francese cantata dai soldati dopo la morte di Jacques Chabannes signore de La Palice, che tradotti in italiano così suonano: “un quarto d’ora prima di morire, era ancora in vita”.
Un aggettivo che viene usato in modo un po’ snob, con una punta di superiorità a sottolineare l’ingenuità di chi ha espresso una verità ovvia; dunque a volte è usato in maniera ostentata e graffiante.

Che mi dite di questi? Li usate? Li vedete utilizzati?