Luglio 2024 si prospetta come un mese ricco di sorprese per i lettori. Editori grandi e piccoli hanno in serbo per noi un’ampia varietà di nuovi titoli, capaci di accontentare ogni gusto e genere letterario. Pronti a prendere nota? Ecco una lista di titoli da mettere in valigia per i momenti di relax o di viaggio.
A proposito di viaggi, vi ricordo che nella sezione Paesi che ho visitato leggendo trovate moltissimi post divisi per destinazione: al loro interno tanti suggerimenti di libri ambientati in ogni luogo, che potrebbero accompagnarvi nella destinazione delle vostre vacanze.
Vi ho già proposto diverse novità anche in questo POST, oltre alle recensioni che trovate in uscita tutti i giorni.
PER CHI AMA LE STORIE CHE INDAGANO L’IDENTITÁ, IL TRADIMENTO, I LEGAMI E I PERSONAGGI CHE OSANO SFIDARE LE CONVENZIONI

Il dono della pioggia di Tan Twan Eng è un romanzo che ci porta nella Malesia del 1939, dove il giovane Philip Hutton, sedicenne figlio di un ricco commerciante inglese e di una donna cinese, si trova a lottare con la sua identità. Non si sente inglese come i suoi fratellastri, né cinese come la madre defunta, e questo lo porta a sentirsi fuori posto, in un limbo tra due culture. Tuttavia, la vita di Philip prende una svolta quando incontra Hayato Endo, un misterioso funzionario giapponese con un passato oscuro. Endo-san diventa il suo maestro di aikido, una disciplina che gli permette di trovare un senso di appartenenza e di centrare la propria identità. Tra i due nasce un legame profondo che va oltre il rapporto maestro-allievo, un’amicizia che sfida le convenzioni sociali e culturali.
La loro relazione viene messa a dura prova quando il Giappone invade la Malesia. Philip si trova così di fronte a un bivio: deve scegliere tra la fedeltà alla sua famiglia e quella al suo sensei, tra il tradimento e la lealtà, tra la cultura giapponese e le sue origini cinesi.
Il dono della pioggia è un romanzo di formazione che esplora temi come l’identità, l’appartenenza, l’amore e il tradimento; è anche un affresco storico della Malesia sotto l’occupazione giapponese e un romanzo appassionante e commovente che fa riflettere su cosa significa essere se stessi e su quanto sia difficile fare le scelte giuste in situazioni complesse. Un libro da non perdere per tutti gli amanti dei romanzi storici e di formazione.
PER CHI AMA LE STORIE PROFONDE, EMOZIONANTI, CAPACI DI FARCI RIVIVERE LA MAGIA DELL’ESTATE E DEI SUOI MOMENTI INDIMENTICABILI

Con oltre 400.000 copie vendute e il prestigioso riconoscimento di “miglior libro dell’anno” conferito dai librai indipendenti tedeschi, Un’estate grandiosa di Ewald Arenz si conferma un vero e proprio successo editoriale.
Il protagonista del romanzo, Friedrich, si ritrova ad affrontare un’estate ben diversa da quella che aveva immaginato. Bocciato in matematica e latino, si vede costretto a rinunciare alle vacanze con la famiglia e trascorrere l’estate dai nonni. Un programma tutt’altro che entusiasmante, soprattutto perché il nonno ha fama di essere un uomo burbero e severo.
Tuttavia, l’estate di Friedrich riserverà anche sorprese inaspettate. Conoscerà nuovi amici come Alma e Johann, e si ritroverà a rivivere l’emozione del primo amore con la misteriosa Beate, la ragazza in costume verde bottiglia conosciuta in piscina.
Trascorrendo l’estate con i nonni, Friedrich avrà modo di conoscerli meglio e scoprire lati inaspettati della loro personalità. Imparerà ad apprezzare il loro modo di vivere semplice e genuino, e svilupperà un legame speciale con il nonno, che si rivelerà ben diverso dall’immagine burbera iniziale.
Con la sua scrittura poetica e toccante, Ewald Arenz ci regala un romanzo che esplora temi universali come l’amicizia, l’amore, la famiglia e la crescita personale. Un’estate grandiosa è una storia che ci commuove e ci fa riflettere, lasciandoci con un messaggio di speranza e ottimismo. Un libro perfetto per chi cerca una lettura emozionante e profonda, capace di farci rivivere la magia dell’estate e i suoi momenti indimenticabili.
PER CHI AMA LE STORIE FORTI, LE VITE COMPLICATE NON SEMPRE CORONATE DA UN HAPPY END

Sullo sfondo di Montego Bay, in Giamaica, si dipana la vicenda di tre donne legate da un destino comune: Margot, Thandi e Delores. Here Comes the Sun è un romanzo che esplora le tematiche della speranza, della lotta per la sopravvivenza e del coraggio di seguire i propri sogni. Tra le difficoltà quotidiane e la ricerca di un futuro migliore, le protagoniste si confrontano con i propri demoni interiori e con le ingiustizie di una società spietata. L’autrice dipinge un quadro vivido e realistico della Giamaica, lontano dai cliché turistici, mostrando la dura realtà che si cela dietro le facciate scintillanti dei resort e la bellezza mozzafiato dei paesaggi. QUI la mia recensione completa.

Dopo il bestseller Come un respiro, Ozpetek torna a indagare con delicatezza ed empatia i sentimenti femminili mettendo al centro le aspirazioni di due donne intimamente connesse tra loro, nonostante la lontananza nel tempo e nello spazio: una ragazza ancora in cerca della propria identità e una donna che non si arrende al destino. È una storia di amore, perdita, speranza e riscatto. È un romanzo che ci invita a riflettere sul senso della vita e sulla ricerca della felicità.
QUI la mia recensione completa.
PER CHI AMA I ROMANZI CHE CELEBRANO LA FORZA E LA RESILIENZA, E CREDE NELLA LIBERTÁ E NELLA PARITÁ DI OPPORTUNITÁ

Come l’arancio amaro di Milena Palminteri è un romanzo che narra le vicende di tre donne straordinarie, Nardina, Sabedda e Carlotta, sullo sfondo di un’Italia che attraversa il periodo storico tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento.
Le protagoniste, unite da un legame profondo e da un segreto inconfessabile, si trovano a lottare contro le avversità e le ingiustizie di un mondo dominato dagli uomini, dove le loro aspirazioni e i loro sogni sembrano destinati a essere soffocati.
Nardina, dolce e paziente, sogna di laurearsi ma viene intrappolata nel ruolo di moglie e madre. Sabedda, selvatica e fiera, desidera ardentemente determinare il proprio futuro, ma la povertà le impone una vita di stenti e privazioni. Carlotta, infine, orgogliosa e determinata, ambisce a diventare avvocato in un’epoca in cui tale professione è considerata un esclusivo appannaggio maschile.
Nel corso del romanzo, le tre donne si sostengono a vicenda affrontando con coraggio e tenacia le prove che la vita riserva loro. Tra amori passionali, tradimenti dolorosi e momenti di grande gioia, Nardina, Sabedda e Carlotta imparano a conoscersi a fondo e a scoprire la forza interiore che le rende capaci di superare ogni ostacolo.
Come l’arancio amaro è un romanzo intenso e commovente che celebra la forza e la resilienza delle donne. Un affresco storico che restituisce un vivido ritratto di un’epoca in cui le donne erano ancora relegate a ruoli marginali, ma che al tempo stesso sottolinea la loro capacità di lottare per la propria libertà e affermare la propria identità.
La scrittura di Milena Palminteri è ricca di sfumature ed emozionante, capace di delineare con realismo e profondità i personaggi e le loro storie. Un romanzo che non mancherà di commuovere e appassionare i lettori, invitandoli a riflettere sulle sfide che le donne hanno dovuto affrontare in passato e su quanto sia importante la lotta per l’uguaglianza di genere.
PER CHI AMA IL GIALLO NORDICO CHE ESPLORA LE PASSIONI UMANE E I MISTERI DELLA NATURA

Un giallo letterario ambientato nelle foreste del Nord della Svezia, paragonato a Gorky Park e a Il senso di Smilla per la neve, in cui le vicende dei personaggi sono avvincenti quanto il magnetico paesaggio nordico che li avvolge. Nella remota e suggestiva cornice di Svartvattnet, una piccola comunità immersa nella natura selvaggia del Nord della Svezia, un brutale omicidio sconvolge la quiete della vigilia della festa di mezza estate. Due stranieri vengono ritrovati senza vita nella loro tenda, e l’evento getta un’ombra oscura sulla tranquilla esistenza degli abitanti.
Due decenni più tardi, il caso è ancora irrisolto e sembra caduto nel dimenticatoio. Tuttavia, per alcuni, il ricordo di quel tragico evento è ancora vivo. Tra questi c’è Annie Raft, che si allarma quando vede sua figlia Mia baciare un volto che le sembra riconoscere, lo stesso che aveva scorto nella foresta la notte dell’omicidio.
Man mano che Annie indaga, il passato riaffiora, svelando una fitta rete di relazioni intrecciate tra i protagonisti della storia.
Il buio scese sull’acqua non è solo un thriller psicologico avvincente, ma anche un’opera che esplora con profondità la natura umana e il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Kerstin Ekman dipinge un quadro ricco di sfumature, dove l’amore e l’odio, la violenza e la tenerezza si intrecciano in modo inestricabile. La foresta, con la sua bellezza selvaggia e i suoi misteri, diventa un simbolo della forza oscura che si nasconde dentro di noi.

Ne Il villaggio perduto, edito da Fazi per la collana Darkside, la scrittrice Camilla Sten, costruisce un thriller perfetto. Con atmosfere da brivido, un ritmo serrato, un meccanismo narrativo impeccabile e una tensione crescente che accompagna il lettore.
Ecco la trama: Alice Lindstedt è una giovane regista di documentari costretta a barcamenarsi con la precarietà. C’è una storia, nascosta da qualche parte nelle crepe del passato, che la ossessiona da sempre. Nell’estate del 1959 il piccolo villaggio minerario di Silvertjärn è stato teatro di un evento inspiegabile: i suoi novecento abitanti sono svaniti nel nulla, lasciandosi dietro soltanto una città fantasma, il cadavere di una donna lapidata nella piazza del paese e una neonata di pochi giorni abbandonata sui banchi della scuola. Nonostante le indagini e le perlustrazioni a tappeto della polizia, non si è mai trovata alcuna traccia dei residenti, né alcun indizio sul loro destino. La nonna di Alice viveva nel villaggio, e tutta la sua famiglia è scomparsa insieme a loro. Le domande senza risposta sono troppe, e Alice decide di realizzare un documentario per ricostruire ciò che è realmente accaduto. Insieme a una troupe di amici si reca sul posto per i primi sopralluoghi: ben presto capiranno che non sarà così facile tornare indietro.
PER CHI AMA IL THRILLER COUNTRY, LE STORIE TORBIDE DOVE VIOLENZA E DIFESA DEL CLAN GENERANO ATMOSFERE NOIR, E LE SAGHE FAMILIARI

Le Origini di Brian Panowich si presenta come un prequel ricco di azione e pathos, che riporta i lettori alle radici della saga di Bull Mountain. Ritroviamo le atmosfere torbide e i personaggi complessi che hanno reso celebre il romanzo d’esordio, in un viaggio avvincente nel passato della famiglia Burroughs. Paragonato ai mostri sacri del crime, del southern noir e delle saghe familiari, Panowich inventa personaggi che sembrano usciti da Fargo.
Gareth Burroughs, padre del protagonista Clayton, domina la contea di McFalls come boss indiscusso della montagna. Al suo fianco troviamo Nails Mckenna, un uomo dal cuore d’oro ma dai modi burberi, fedele braccio destro di Gareth fin dalla giovinezza. La loro vita viene sconvolta da un evento inaspettato: in una steakhouse, Nails difende una donna da un gruppo di molestatori, ma la situazione degenera rapidamente. Un uomo muore e i due si ritrovano ricercati, costretti a fuggire verso un possibile rifugio a Jacksonville.
Un viaggio pericoloso e ricco di insidie li attende. La loro fuga non passa inosservata: molti sono sulle loro tracce, pronti a catturarli o a sfruttare la situazione a loro vantaggio. Nails si trova ad affrontare una scelta difficile e terribile, che metterà alla prova la sua lealtà e il suo senso dell’onore.
Brian Panowich ci regala un prequel coinvolgente e ricco di suspense, che approfondisce la storia della famiglia Burroughs e svela nuovi lati dei personaggi già conosciuti. Un romanzo perfetto per i fan della saga di Bull Mountain, ma anche per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo torbido e affascinante. Se amate i thriller rurali con personaggi memorabili e ambientazioni suggestive, Bull Mountain: Le Origini è un libro da non perdere. Preparatevi a immergervi in una storia cruda e appassionante, dove la violenza e la redenzione si intrecciano in un vortice di emozioni.
Gli altri volumi della saga sono: Bull Mountain, Come leoni, Hard Cash Valley.
PER CHI AMA I THRILLER, GLI INTRIGHI INTERNAZIONALI E I BALCANI

Un affare balcanico è un thriller ambientato negli anni Novanta nei Balcani, in cui realtà e immaginazione si intrecciano dando vita ad una intrigante vicenda. Diego Zandel riporta in scena il protagonista Guido Lednaz, già presente nei precedenti lavori I confini dell’odio ed Eredità colpevole.
La vicenda si svolge nel 1997, all’epoca della privatizzazione di Telekom Serbia, quando Telecom Italia si aggiudicò il 49% delle azioni della compagnia telefonica serba.
Sullo sfondo della privatizzazione, Zandel sviluppa una trama ricca di colpi di scena. L’operazione, che si intreccia con i giochi di potere dei servizi segreti e la figura del controverso presidente serbo Slobodan Milošević, diventa l’ambientazione perfetta per una storia ricca di suspense e colpi di scena. Zandel, mescolando sapientemente realtà storica e finzione, conduce il lettore in un vortice di eventi avvincenti, dove donne misteriose, orsi ballerini, cantanti folk serbe e persino raffiche di kalashnikov fanno da cornice ad una trama che tiene incollati alle pagine.
Guido Lednaz si ritrova nuovamente al centro di una vicenda internazionale intricata e pericolosa. La sua esperienza e il suo acume saranno messi a dura prova mentre dovrà districarsi tra loschi traffici, interessi politici e il clima di tensione che permea i Balcani di quegli anni.
Un affare balcanico si configura non solo come un thriller avvincente, ma anche come un affresco storico che riporta in vita un periodo complesso e turbolento della storia europea. Zandel, con la sua scrittura precisa e coinvolgente, riesce a restituire al lettore l’atmosfera cupa e affascinante dei Balcani degli anni ’90, intrecciando sapientemente vicende personali e il più ampio contesto storico.
PER CHI AMA I ROMANZI STORICI D’AVVENTURAE I PERSONAGGI INDIMENTICABILI

Il destino che mi portò a Trieste di Radoslav Petkovic è un romanzo storico d’avventura che si snoda attraverso tre libri, intrecciando storie di individui e il corso della Storia.
Nel 1806, il giovane tenente di marina imperiale russa Pavel Volkov intraprende un viaggio che lo porta dal Baltico al Mediterraneo, approdando a Trieste. Qui si trova coinvolto in una serie di eventi inaspettati, tra cui incontri con personaggi stravaganti come un maltese di nome Corto, un pittore di icone, il governatore del Porto Franco e il capitano di una nave corsara. Inoltre, vive un’appassionante storia d’amore.
Un salto temporale di un secolo e mezzo ci porta nel cuore della rivoluzione ungherese e dell’intervento sovietico a Budapest. In questo scenario concitato, il destino dei personaggi si intreccia nuovamente, rivelando il filo conduttore che lega le loro vite e gli eventi storici.
Il destino che mi portò a Trieste è un romanzo ricco di avventura, suspense e colpi di scena, che si interroga sul libero arbitrio e sul potere del destino. Petkovic ci porta in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, dalla Russia del 1806 all’Ungheria del 1956, restituendo un vivido ritratto di periodi cruciali e delle loro atmosfere, immergendoci in atmosfere suggestive e facendo luce su eventi storici cruciali. I personaggi, ben delineati e complessi, ci appassionano con le loro vicende e ci invitano a riflettere sul senso della vita e sul ruolo che ognuno di noi gioca nella Storia.
PER CHI AMA LE GRAPHIC NOVEL, I LEGAMI SPECIALI CON PERSONE SPECIALI PER LA NOSTRA VITA, COME I NONNI, E SA QUANTO I RICORDI SIANO ESSENZIALI

Alix Garin ci regala con Non mi dimenticare un racconto profondo e commovente che esplora il tema della perdita di memoria e il legame speciale tra una nipote e sua nonna. Clémence, vedendo la nonna scivolare sempre più nella nebbia dell’Alzheimer, decide di prendere una decisione drastica: la rapisce dalla casa di riposo e la porta con sé in un viaggio verso la casa d’infanzia della nonna.
Il viaggio che Clémence e sua nonna intraprendono non è solo un viaggio fisico, ma anche un viaggio emotivo. Lungo la strada, Clémence cerca di riconnettere la nonna ai suoi ricordi, di riportarla in un passato che sembra sfuggirle sempre di più.
Non mi dimenticare è un’esplorazione toccante della memoria e dell’identità. Il romanzo ci fa riflettere su cosa significa perdere i ricordi che ci definiscono e su come possiamo aiutare chi ne soffre. Nonostante il tema difficile, è un racconto pieno di speranza. Garin ci mostra che anche nei momenti più bui, l’amore e la compassione possono fare la differenza.
PER CHI CREDE NELL’IMPORTANZA DEI LEGAMI FAMILIARI, NELL’AMORE E NELLA RICERCA DELLA FELICITÁ VERA

Spiccare il volo di Aurélie Valognes è un romanzo toccante che esplora le sfumature dell’amore filiale e le complesse dinamiche tra madri e figlie. Con una scrittura poetica e sensibile, l’autrice ci immerge nella storia di Gabrielle e Lili, due donne legate da un legame profondo ma segnato da differenze di classe, aspirazioni e scelte di vita.
Gabrielle, madre single che ha cresciuto Lili con sacrificio e dedizione, rappresenta la semplicità e la concretezza. La sua vita è scandita dal lavoro umile e dalle piccole gioie quotidiane. Lili, al contrario, incarna l’ambizione e la tenacia. Fin da piccola, sogna di evadere dalla realtà modesta in cui è nata e di raggiungere il successo. La sua ascesa sociale è vertiginosa, ma porta con sé anche un senso di solitudine e di distacco dalla madre.
Nonostante le loro differenze, Gabrielle e Lili condividono un amore profondo e ineluttabile. La loro relazione è costellata di incomprensioni, conflitti e momenti di tensione, ma il legame che le unisce è indissolubile.
Spiccare il volo non è solo una storia di madri e figlie, ma anche una riflessione sul senso del successo e della felicità. L’autrice ci invita a interrogarci su cosa significhi davvero “realizzarsi” e su quanto sia importante coltivare i legami affettivi che ci arricchiscono.
Qui trovate la mia recensione completa.
PER CHI AMA LA LETTERATURA, I MEMOIR, LE VITE TORMENTATE

Con Le incorreggibili Paola Moretti mescola sapientemente memoir e racconto critico, confermandosi, dopo l’esordio nel romanzo con Bravissima, scrittrice di grande personalità e sensibilità.
Quattro scrittrici, ognuna diversa dall’altra, ognuna, nel suo modo e nel suo mondo, coraggiosa, radicale, incorreggibile. Jane Bowles, Fleur Jaeggy, Elfriede Jelinek e Clarice Lispector accompagnano in un lungo cammino Paola Moretti, da quando subito dopo la maturità espatria a Berlino sino al suo rientro in Italia, a Roma, dieci anni dopo e ancora oggi. Una lettura ammirata e un confronto continuo, sulla pagina e nella vita, un dialogo impossibile e reale, grazie al potere della letteratura.
PER CHI AMA I VIAGGI AVVENTUROSI

Il viaggio sull’acqua, avventuroso e affascinante, di un gruppo di canoisti italiani attraverso una delle regioni più disabitate del pianeta.
L’idea folgorante era nata in una lunga notte d’inverno: percorrere in canoa il Rio Chubut, nella Patagonia argentina, partendo dalle Ande. Significava pagaiare per centinaia di chilometri in uno sconosciuto deserto, in una specie di far west australe dai paesaggi alieni. Il piano era arrivare in un mese all’Atlantico in autonomia e senza veicoli di appoggio, trasportando le canoe fin dall’Italia, caricando alla partenza tutti i viveri necessari.
All’inizio le cose non sono andate come previsto, e pericolosi rovesciamenti in acque fredde hanno portato a una situazione di quasi emergenza. Poi, con l’aiuto dei gauchos, il viaggio è proseguito.
Incontri indimenticabili con persone che vivono in località più disabitate della Siberia, posti dove bisogna saper fare un po’ di tutto: costruirsi una casa, difendersi dai puma, domare i cavalli selvatici. Per arrivare all’Atlantico, però, ci sarebbe voluto un altro viaggio.
Per giorni abbiamo pagaiato in un eden, a tu per tu con guanachi e lontre, assaporando una vita errabonda a fil di corrente, poi gli déi patagonici si sono di nuovo svegliati, e venti violentissimi ci hanno bloccato con onde alte e tormente di sabbia. Altri capovolgimenti, salvataggi, liti furibonde. Nonostante tutto, è stato un altro esaltante viaggio di scoperta. E quando alla fine siamo arrivati all’oceano, non eravamo più le stesse persone. Avevamo percorso, in totale, oltre mille chilometri lungo i meandri dell’errabondo Chubut, ed erano trascorsi, dalla prima idea, quattro anni.
PER CHI AMA LA MAGIA DELLA MONTAGNA

Alcuni posti si comportano come sogni: le montagne, in particolare, nascondono moltissime storie, ci bisbigliano segreti millenari, rivelano connessioni inaspettate tra tutti i viventi. Rocce, licheni, camosci, lumache e piante rampicanti narrano il nostro passato, testimoniano il nostro presente, illuminano il nostro futuro. Mentre le montagne che li ospitano nascono, crescono, poi si rimpiccioliscono e muoiono. Proprio come noi. Perché non mettersi in ascolto, allora, di ciò che dicono le pietre, gli strati e i sedimenti che conservano la memoria dell’acqua? Perché non tornare a vivere “come selvaggi”?
Quando le montagne ballano è una passeggiata filosofica e scientifica insieme a imprevedibili compagni di viaggio (tra i quali un cane sciamano e un fedele ippocampo), in cui il filosofo e naturalista Olivier Remaud ci guida alla ricerca del legame perduto tra umani e non umani, per riscoprire quel bambino selvatico e mai annoiato che abita ancora dentro di noi.
NON MI RESTA CHE AUGURARVI BUONE VACANZE E BUONE LETTURE!! E RIMANETE SINTONIZZATI: CONTINUERO’ A POSTARE RECENSIONI E CONSIGLI DI LETTURA, IL BLOG NON SI FERMA MAI!!


Mi hanno interessato molto i thriller di cui hai parlato, soprattutto quello balcanico. Ti direi grazie, ma stai solo collaborando ad aumentare l’altezza di una pila di letture a venire pericolosamente instabile :-).
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Non farmi sentire in colpa…. 🙏😉
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Ottimi consigli! Li controllerò 😉
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Grazie, buone vacanze in viaggio!
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Concordo in pieno con Unabiondaconlavaligia! 🙂
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😊😊😊😊 Buona domenica 🍀
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Anche a te! Colgo l’occasione per consigliarti questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2024/07/14/io-e-valentina/
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Mi sono segnata qualche buon thriller…gira che ti rigira, resta il mio genere preferito, in grado di risollevarmi dalla crisi del lettore che d’estate, complice il caldo e lo stress lavorativo, spesso mi attanaglia!
Grazie per gli ottimi consigli!
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I thriller hanno il pregio di tenere viva l’attenzione…. Che col caldo serve, per evitare l’abbiocco 😉😎😁
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