Romanzi.it ha lanciato una nuova Box, la 18 dal titolo Trasudamerica, dedicata a Edicola Edizioni, casa editrice indipendente che vive a cavallo tra due mondi, Italia e Cile (sul blog trovate tanti loro libri recensiti).

Pubblichiamo libri per accorciare le distanze, intrecciando lingue, storie, culture e linguaggi narrativi. Nel nostro catalogo: romanzi, racconti, fumetti, libri illustrati, cronache e poesia per offrire a chi legge un suggestivo labirinto di parole e immagini dove ricercare tracce di noi stessi e di ciò che ci circonda.

La Box 18 Trasudamerica accompagna i lettori alla scoperta di un continente grazie a romanzi capaci di trasmettere le mille sfumature umane e ambientali che caratterizzano il Sud America.
Tre autori dallo stile raffinato ed essenziale, capaci di “giocare” con i generi e i registri letterari, ci guidano attraverso un continente magico e malinconico, tra paesaggi sconfinati e atmosfere oniriche, incontrando personaggi bizzarri, solitari pellegrini e riscoprendo vicende storiche che hanno visto protagoniste le giovani generazioni.

Cosa contiene la Box 18?

  • La scatola dedicata a Edicola
  • Dio dorme nella pietra di Mike Wilson
  • Tony Nessuno di Andrés Montero
  • A sud dell’Alameda. Diario di un’occupazione di Lola Larra e Vicente Reinamontes
  • Il sorriso di Victor Jara di Jorges Coulon (libro extra in anteprima per Romanzi.it)
  • Il Magazine blurb! la nostra rivista che racconta l’editoria
  • Il segnalibro coordinato alla scatola
  • Un gadget a sorpresa

Vediamo allora da vicino i romanzi contenuti nella bellissima scatola.

Dio dorme nella pietra, di Mike Wilson, tradotto da Livio Santoro, pp. 144
Un pistolero solitario attraversa a dorso di cavallo gli immensi paesaggi del Nordamerica, lasciandosi alle spalle pianure e deserti, canyon e laghi di sale. È alla ricerca di qualcosa che non conosciamo, forse di quel passato che talvolta torna ad affacciarsi nei suoi ricordi, forse solo di un futuro sopportabile. Un panorama inclemente e selvaggio fa da scenario alle sue peregrinazioni: terre sconfinate e ostili, rovine e insediamenti fantasma, lande riarse senza più vita, sterminati scenari isteriliti da un’antica presenza maligna che aleggia nell’aria e si manifesta sotto diverse forme, corrompendo i corpi e le menti.
Ma il pistolero non è solo. Un’efferata setta di invasati vaga attraverso quegli stessi luoghi, facendosi interprete di un’apocalisse che pare incipiente.

A metà strada tra riflessione metafisica e pensiero geologico, l’autore argentino-statunitense Mike Wilson ci regala un raffinato romanzo di ispirazione western in cui una trama ridotta all’osso si accompagna a una lingua essenziale e ipnotica, invitandoci a mettere a confronto i tempi fugaci della nostra esistenza con quelli assai più estesi di un pianeta che non si cura delle gioie e dei patimenti umani, né ovviamente della nostra idea di cosa siano il bene e il male.

Tony Nessuno, di Andrés Montero, tradotto da Giulia Zavagna, pp. 160
La vita del Grande Circo Garmendia, che a dispetto del nome non è altro che un misero e polveroso baraccone di provincia, viene rivoluzionata dall’arrivo di un misterioso arabo che lascia in dono al capofamiglia due libri antichi e uno strano bambino senza nome. Saranno proprio quei libri, niente meno che Le mille e una notte, a cambiare per sempre le sorti del circo, da quando la trapezista Javiera – trasformatasi in una novella Shahrazàd – inizierà a incantare il pubblico con i suoi racconti dal sapore leggendario. Dopo anni di sacrifici, gli spalti del Grande Circo Garmendia tornano a riempirsi, la voce si sparge di città in città, e la compagnia torna ad assaporare una gloria che credeva persa per sempre. Quello che Javiera ancora non sa è che insieme al successo i libri porteranno nel suo destino anche i tragici riflessi di una maledizione antica.

Ambientato in un’atmosfera malinconica e a tratti onirica, popolata da personaggi bizzarri, sospesi sul confine che separa la realtà dall’illusione e alla continua ricerca del proprio posto nel mondoTony Nessuno di Andrés Montero è un romanzo che celebra la forza della narrazione orale, una favola nera dedicata al potere delle storie ascoltate, di quelle tramandate e soprattutto di quelle taciute.

QUI la mia recensione

A sud dell’Alameda. Diario di un’occupazione, di Lola Larra e Vicente Reinamontes, tradotto da Rocco D’Alessandro, pp. 288

Nella zona sud di Santiago del Cile, oltre l’Alameda, la grande avenida che in modo emblematico taglia in due la città, gli studenti di un piccolo liceo hanno deciso di entrare in occupazione. Nel giro di pochi giorni la loro vita cambia radicalmente: di fronte alle nuove responsabilità crescono gli attriti tra i compagni, il cibo scarseggia e l’organizzazione interna si fa sempre più rigida e diffidente.
Nicolás è il miglior portiere della scuola: il calcio è la sua passione e non si è mai interessato di politica. Le lunghe assemblee lo annoiano e alla colorata vita comunitaria preferisce la solitudine, per scrivere sulle pagine di un diario e osservare Paula da lontano.
Ma Nicolás non è l’unico a rimanere in disparte: mentre la scuola è in fermento, dalla finestra di una casa vicina c’è qualcun altro che guarda. Guarda e ricorda…

A metà strada tra romanzo e graphic novel, A sud dell’Alameda intreccia diverse storie, epoche e registri narrativi, raccontando da un punto di vista particolare, marginale e intimista, quel microcosmo appassionato, fatto di volontà, partecipazione e contagioso senso civico che ha dato vita a una nuova ed emozionante pagina della storia cilena.

QUI la mia recensione

Il sorriso di Víctor Jara, di Jorge Coulon, tradotto da Giuliana Muci, pp. 120
Víctor Jara è un artista nel pieno della maturità quando viene brutalmente assassinato dai militari di Pinochet, subito dopo il colpo di Stato in Cile nel 1973. Ma grazie alla sua musica, capace di superare i confini del tempo, e alla determinazione della moglie Joan Turner, che ne raccoglie con coraggio l’eredità, la sua morte violenta e simbolica non è mai riuscita a prevalere sul dono che è stata la sua vita. Ancora oggi i giovani musicisti continuano a sorprendersi e restare incantati dalla modernità delle sue canzoni e chi scopre la sua vita ne resta inevitabilmente affascinato. Dalla madre cantora popolare da cui fiorisce il legame con le proprie radici alla sensibilità artistica maturata grazie al teatro, dal profondo lascito di Violeta Parra al rapporto con la politica e Salvador Allende negli elettrizzanti anni di Unidad Popular, il libro di Jorge Coulon, tra i fondatori dell’iconico gruppo degli Inti Illimani, restituisce il ritratto di un uomo e un artista straordinario e al contempo la fotografia di un momento storico unico, fatto di poesia, leggerezza e dell’oscura profezia di un’imminente tragedia.

La Box 18 è tante cose. Una box letteraria sorprendente, un caleidoscopio di voci e storie che sapranno conquistare anche i lettori più esigenti. Un’esplosione di generi e stili, un invito a esplorare nuovi orizzonti letterari. Una selezione accurata di opere letterarie di altissima qualità, capaci di toccare le corde più profonde dell’animo del lettore. Un’esperienza emozionante che lascerà un segno indelebile.

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