L’autunno, con le sue atmosfere malinconiche e avvolgenti, con l’incanto delle variazioni cromatiche del foliage che offrono una tavolozza di sfumature dai toni caldi, è la stagione ideale per rifugiarsi tra le pagine di un buon libro. Accendere il camino, preparare una tazza di tè caldo e lasciarsi trasportare dalle storie di grandi autori; questo è davvero il paradiso del lettore!
Quest’anno, le novità editoriali non mancano e promettono di soddisfare tutti i gusti. Oggi vi propongo quelle che più hanno attirato la mia attenzione. Se vi fosse sfuggito, vi consiglio di dare un’occhiata anche ai libri in uscita a settembre che ho presentato QUI e QUI.

Tra le novità più anticipate e pubblicizzate c’è La città e le sue mura incerte di Murakami Haruki. Un’opera tanto attesa che promette di immergerci nuovamente nelle atmosfere ipnotiche e rarefatte tipiche dell’autore giapponese. Un viaggio introspettivo che ci accompagnerà tra i meandri della memoria, della nostalgia e della ricerca del senso della vita.
Un incontro fortuito in un concorso letterario segna l’inizio di un’intensa relazione tra due adolescenti. Lei, con i suoi occhi sognanti, gli racconta di una città incantata, nascosta dietro alte mura. Un luogo dove il tempo sembra fermarsi e dove i sogni prendono vita. Mentre la loro storia d’amore si sviluppa, il mistero si infittisce e il confine tra realtà e immaginazione si fa sempre più labile. La città e le sue mura incerte è un viaggio onirico che ci catturerà fin dalle prime pagine, unendo l’incanto della giovinezza alla profondità di temi universali come l’amore, la perdita e il senso della vita.

Dopo tanta attesa, Valérie Perrin, straordinaria narratrice delle nostre vite, firma il suo grande ritorno con un romanzo raffinato in cui si intrecciano destini e trame palpitanti. Sulla scia di Cambiare l’acqua ai fiori e Tre, ci trascina in un intreccio di storie, personaggi e colpi di scena raccontati nel suo stile fatto di ironia, delicatezza e profondità.
Colette era una donna senza storia, o almeno così crede la nipote fino a quando una telefonata della polizia non la informa del suo decesso. Il fatto è che Colette, la sua unica zia, giace sepolta al cimitero già da tre anni…Agnès non crede alle sue orecchie quando viene a sapere del decesso della zia. Non è possibile, la zia Colette è morta tre anni prima, riposa al cimitero di Gueugnon, c’è il suo nome sulla lapide… In quanto parente più prossima tocca ad Agnès andare a riconoscere il cadavere, e non c’è dubbio, si tratta proprio della zia Colette. Ma allora chi c’è nella sua tomba? E perché per tre anni Colette ha fatto credere a tutti di essere morta?
È l’inizio di un’indagine a ritroso nel tempo. Grazie a vecchi amici, testimonianze inaspettate e una misteriosa valigia di audiocassette, Agnès ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, in cui il destino dei componenti è legato in maniera indissolubile a un circo degli orrori, all’unica sopravvissuta di una famiglia ebrea deportata e sterminata dai nazisti, alle vicende di un celebre pianista e a quelle di un assassino senza scrupoli, alle subdole manovre di un insospettabile pedofilo e al tifo sfegatato per la locale squadra di calcio, il FC Gueugnon.

Donne: felici o infelici, perfette o imperfette, sincere o bugiarde quando due donne sono amiche, può accadere qualsiasi cosa. Nancy era una donna amata e rispettata da tutti, e quando viene uccisa nessuno può crederci. Tanto meno le sue due amiche del cuore, Eleanor e Mary, che sembrano sprofondare in un dolore inconsolabile. Eppure, man mano che proseguono le indagini su questo omicidio apparentemente così assurdo, diventa chiaro che qualcosa non quadra. E quel qualcosa riguarda proprio le adorate amiche di Nancy. Ci si può fidare delle migliori amiche?

Kiev, 1919. Una città in fermento, sull’orlo dell’anarchia. Samson Kolečko, miliziano con un orecchio in meno e un cuore che batte all’unisono con il caos circostante, si ritrova a navigare in un mare di illegalità. Tra venditori di carne clandestina, truffatori incalliti e pericolosi criminali, la sua missione di far rispettare la legge si trasforma in una corsa contro il tempo. Mentre la fame attanaglia la popolazione e la paura incombe, Samson deve destreggiarsi tra intrighi politici, amori proibiti e la costante minaccia della Čeka. Ogni angolo di Kiev nasconde un segreto, ogni ombra cela un pericolo.
In un turbine di eventi che si inseguono e si accavallano, nel ritmo alternato di drammatici colpi di scena e momenti di grande comicità, Samson si ritrova a indagare su più fronti: con la sua proverbiale testardaggine e l’aiuto della bella Nadežda, è pronto ad affrontare qualsiasi sfida.

E/O porta in libreria un altro romanzo dello scrittore sudafricano Damon Galgut, vincitore del Booker Prize 2021 con La promessa (che trovate recensito qui sul blog, insieme a Il buon dottore). Questo è un romanzo breve, accolto molto positivamente da pubblico e critica, che ruota attorno ai temi della colpa, dell’ingiustizia e della redenzione.
In un tratto di strada solitario due sconosciuti si incontrano. Il primo è un fuggitivo e viaggia a piedi apparentemente senza una meta precisa, il secondo guida un furgone ed è un prete diretto verso la nuova parrocchia che gli è stata assegnata. Temendo di essere consegnato alla polizia, dopo un momento di strana e folgorante intimità, il fuggitivo uccide il prete, nasconde il cadavere in una cava, ne assume vesti e identità, raggiunge la nuova parrocchia e si ritrova a presenziare il funerale del prete ucciso. Il fortuito ritrovamento del cadavere nella cava metterà il capo della polizia sulle tracce dell’assassino. Ma il crimine commesso dal fuggitivo non è un caso isolato, così come la sua fuga, trasformando la caccia all’uomo in una caccia collettiva al crimine, dove a inseguire è la legge e a essere inseguito è chiunque sia fuorilegge.

Un racconto senza sconti dell’America degli esclusi, dove crepe di grazia possono aprirsi anche nella disperazione, e tutto quello che conta è restituire a un bambino di otto anni il sorriso.
Sfrattati dalla loro casa-roulotte la notte di Capodanno, Henry e il figlio Junior sono costretti a vivere in un pick-up, lavandosi nei bagni pubblici e mettendo da parte le bustine di ketchup come riserva di zucchero per i momenti peggiori. Sei mesi dopo, mentre le tasche di Henry sono quasi vuote, un barlume di speranza compare all’orizzonte: nonostante i precedenti per droga che gli impediscono da un pezzo di trovare lavoro, Henry ottiene un colloquio per l’indomani. Un’altra buona ragione per festeggiare oltre a quella principale: il compleanno di Junior. Le esigue finanze rimaste permettono una cena da McDonald’s e una notte in un motel, finalmente in un letto vero e proprio. Mentre Junior guarda la tv e Henry si esercita ad apparire un impiegato affidabile, sembra che per i due le cose volgano al meglio, ma una lite violentissima che Henry ha nel parcheggio del motel e un malore improvviso di Junior li restituiscono alla notte e alla loro battaglia quotidiana contro un destino e un paese ingiusto.
Attraverso una struttura narrativa brillante, che scandisce le giornate di Henry e Junior sulla base del denaro che hanno a disposizione, una delle giovani voci più talentuose della letteratura americana contemporanea firma un romanzo struggente, in cui grandi magazzini e fast-food fanno da sfondo a un’esistenza vissuta a perdifiato, tra tentazioni, cadute, sogni e delusioni.

Erediterai la terra di Jane Smiley, romanzo vincitore del Premio Pulitzer e del National Book Critics Circle Award, è il libro che spicca tra le novità di La nuova frontiera.
Dopo generazioni di duro lavoro, la famiglia Cook è riuscita a trasformare un appezzamento acquitrinoso e inospitale in una delle fattorie più floride della contea di Zebulon, in Iowa. Larry, il capofamiglia, ha dedicato l’intera vita a realizzare questo sogno. La sua inaspettata decisione di ritirarsi e cedere la fattoria alle figlie, quindi, lascia tutti di stucco. Ginny e Rose, seppur sorprese, accettano con entusiasmo la proposta. Caroline, la sorella minore e unica delle tre a essersi trasferita in città, si oppone con fermezza, criticando apertamente anche l’acquiescenza delle sorelle. La reazione di Larry è violenta: la caccia di casa e la esclude dall’eredità. Questo primo sfogo del patriarca sarà solo il preludio di un comportamento sempre più indecifrabile, e di una presa di coscienza delle tre figlie che porterà a una trasformazione radicale dei rapporti familiari. Erediterai la terra è un romanzo ricco di colpi di scena e rivelazioni sconvolgenti, che offre una straordinaria reinterpretazione in chiave femminile e moderna del Re Lear shakespeariano.
QUI trovate la mia recensione completa

Giulia Caminito, con la sua scrittura incisiva e poetica, dipinge un ritratto vivido della generazione di Loris, segnata dalla precarietà, dalla solitudine e dall’ossessione per l’immagine. Attraverso la storia di un giovane uomo alle prese con la malattia immaginaria, l’autrice esplora le fragilità e le paure di un’intera generazione che cerca di trovare un senso in un mondo sempre più complesso e frammentato. Un romanzo che ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il corpo, con la malattia e con la società che ci circonda.

Il successo è un’isola che isola. Gabriele Bilancini lo sa bene. Tornando a casa, si rende conto che il prezzo della fama è alto. Ha conquistato il mondo, ma ha perso una parte di sé stesso.
Quattro anni. Un’eternità per chi ha vissuto un’ascesa così vertiginosa. Gabriele Bilancini, da ragazzino del Tuscolano a designer di fama internazionale, torna alle sue radici. Roma, con il suo calore e la sua familiarità, lo accoglie come un figlio prodigo. Ma il tempo è passato, e con esso le persone sono cambiate. Tra i vicoli del quartiere, tra le facce amiche e i ricordi d’infanzia, Gabriele avverte una profonda frattura. Il successo, conquistato con fatica e talento, lo ha allontanato dalle sue origini, trasformandolo in un estraneo nel suo stesso mondo.

Un uomo viaggia in treno da una località sulla costa meridionale dell’Europa a Berlino. È uno scrittore fallito, un giornalista saltuario che dopo la fine di una relazione decide di partire e tornare nella città che ha segnato l’immaginario della sua infanzia. I suoi pensieri incedono al ritmo delle ruote sui binari mentre gli appunti che riempiono il taccuino intrecciano ricordi personali e riflessioni sull’odierna situazione europea, sulle disuguaglianze sociali, sulla violenza e le pratiche disumanizzanti a cui devono sottostare i migranti…
Un testo magnetico e dallo stile superbo, un romanzo fortemente ancorato all’attualità che smaschera l’idea illusoria che esista un posto migliore verso cui fuggire, perché il tempo in cui viviamo deve ricostruire le proprie fondamenta: etiche, ideologiche e umane.
Queste novità in ambito narrativa mi sembrano davvero interessanti, e tra loro sceglierò le mie prossime letture. Se vi capiterà di leggerne alcuni, fateci sapere le vostre impressioni; io lo farò nelle recensioni.
Buone letture e buon mese di ottobre!



murakami l’ho iniziato ieri
la perrin la leggerò con molto piacere
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Mi raccomando, facci sapere la tua opinione, è utile per tutti.
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su murakami? ben volentieri. giusto ieri ho scritto due righe su di lui-
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grazie
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Grazie per i suggerimenti di lettura e buona giornata ❤️
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Grazie Luisa, buona giornata anche a te.
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🙏🤗🙏
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Grazie, sei una fonte inesauribile 😃♥️🐈⬛
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Le mie liste sono infinite…. Il tempo per leggerli tutti, un po’ meno….
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Le amiche del cuore, già con una bella copertina, sembra molto interessante
credo che il mio ottobre invece sarà tra Cinquanta sfumature di grigio in ita e un numero di un magazine di cinema
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De Le amiche del cuore ho letto il primo capitolo e mi sembra promettente.
Buon ottobre!
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altrettanto^^
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