Sedemmo a un tavolo da picnic sulla riva del lago, noi due soli, e ci mettemmo a mangiare uova sode e kofka, polpette di carne con sottaceti, avvolte nel naan. Di venerdì le rive erano affollate, ma quel giorno gli unici nostri compagni erano un paio di turisti, capelloni e barbuti.

Il best seller internazionale Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini racconta la storia di Amir, un ragazzino di Kabul, ambientata in Afghanistan tra gli anni ’70 e il primo periodo talebano, e affronta i temi dell’amicizia, del tradimento, del senso di colpa e della ricerca della redenzione.

Nel romanzo la kofta (o kofka) viene citata come un piatto tipico consumato dai personaggi: è un cibo costituito da polpette di carne con sottaceti, servito avvolto nel pane naan, e viene descritto come un’esperienza culinaria che Amir e Baba condividono sulla riva del lago durante la loro visita negli Stati Uniti. Le kofta compaiono come parte della normale vita quotidiana dei personaggi a Kabul, sottolineando gli aspetti familiari e sociali della loro esistenza prima e durante i tumultuosi eventi che colpiscono l’Afghanistan. 

Le kofta (o kufta/kofte) sono polpette speziate, tipiche del Medio Oriente, dell’Africa del Nord, dei Balcani e del subcontinente indiano, tradizionalmente a base di carne macinata (spesso agnello, ma anche manzo o misto), cipolla, aglio ed erbe aromatiche come prezzemolo e menta, e cotte su spiedini alla griglia o al forno. Possono variare nella forma e nella composizione in base alla regione, e sono spesso accompagnate da salse a base di yogurt, come la salsa tzatziki, o da salse tahina. 

Ecco la ricetta:

Per il kofka:

  • 400 g Carne di vitello macinata
  • ½ Cipolla
  • 1 spicchio di Aglio
  • 1 cucchiaino di Menta essiccata
  • 1 pizzico di Cannella
  • 1 pizzico di Pepe bianco
  • 1 pizzico di Peperoncino
  • Prezzemolo tritato
  • Olio EVO
  • Sale

Per il naan:

  • 250 g di Farina 00
  • 1 cucchiaini di Zucchero
  • ½ cucchiaino di Sale
  • 15 g di Lievito
  • 1 Uovo piccolo
  • 150 ml di Latte
  • 1 cucchiai di Olio di oliva
  • 15 grammi di Ghi (burro chiarificato)

Procedimento:

Come prima cosa preparate il naan, mescolando in una ciotola farina, sale e zucchero. In un’altra amalgamate l’uovo e il latte insieme, quindi versate la crema nella ciotola precedente e mescolate finché non otterrete un impasto omogeneo. Trasferite l’impasto sulla spianatoia, poi create una concavità nella pasta e incorporate l’olio. Mescolate finché la pasta sarà elastica. Avvolgetela nella pellicola e lasciatela a riposo un’ora.

Passate al kofka. Tritate la cipolla e sbucciate l’aglio. In una ciotola unite la carne, la cannella, la menta, il pepe, il peperoncino, la cipolla e l’aglio e il prezzemolo. Impastate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo. Salate leggermente. Con l’impasto ottenuto, fate un salsicciotto che dovrete dividere in porzioni tutte uguali, da infilzare poi su uno stecco per spiedino.

Ora riprendete il naan. Tagliate l’impasto in 4 parti uguali dandogli una forma rotonda e piatta. Coprite con un tovagliolo e lasciate lievitare ancora per 20 minuti.

Cuocete ora le kofka. In abbondante olio, fate rosolare su ogni lato. Intanto che le kofka cuociono, scaldate la piastra (o una padella antiaderente) per il naan. Con una mattarello stendete la pasta a un diametro di circa 20 cm. Cuocete per 2-3 minuti da un lato e per un minuto dall’altro. Mano a mano che il naan è pronto, spennellatelo con il Ghi fuso e avvolgetelo in un telo da cucina, perché rimanga caldo. Servite con le kofka.