Ogni fine anno porta con sé la tentazione del bilancio: quello delle cose fatte, di quelle mancate, delle strade imboccate quasi per caso. Per me, come sempre, il modo più naturale di misurare il tempo che passa è tornare alle pagine lette. I libri sono stati anche nel 2025 una bussola, un rifugio, a volte una salutare contraddizione. Rileggere l’elenco delle mie letture non significa soltanto contare titoli, ma ripercorrere stati d’animo, curiosità improvvise, momenti di concentrazione ostinata e altri di pura fuga. Questo articolo nasce da qui: dal desiderio di dare una forma all’anno vissuto tra le righe, prima ancora che tra i giorni.

Nel 2025 ho letto 84 libri, confermando senza troppi scossoni la mia media annuale. Guardandomi indietro, mi accorgo però che non è stato un semplice accumulo di titoli: è stato piuttosto un vero e proprio giro del mondo. Le mie letture mi hanno portata praticamente in ogni continente, tra autori solidi e riconosciuti e voci più giovani, ancora in fase di affermazione ma già capaci di farsi notare.

Ho frequentato soprattutto il territorio del romanzo, ma non sono mancate incursioni in altri generi. Saggi, reportage e memoir hanno trovato spazio sul mio comodino, e due titoli in particolare mi hanno lasciato un segno profondo: La via del loto di Luca Buonaguidi e Socotra di Eleonora Sacco, letture che hanno allargato lo sguardo e messo in discussione qualche certezza.

Accanto ai libri, ho continuato a navigare tra i miei blog preferiti e le testate giornalistiche che seguo con costanza: una lettura diversa, più frammentaria forse, ma altrettanto necessaria, grazie alla quale le porte del mondo restano sempre spalancate.

Nella sezione del blog Libro del mese trovate, come sempre, l’elenco delle letture che mese dopo mese ho ritenuto le più riuscite. Oggi, invece, è il momento del bilancio finale: vi propongo la mia top five del 2025, i cinque libri che più mi hanno convinta, sorpresa, accompagnata. E, naturalmente, vi invito a condividere la vostra.

Questa la mia top five:

La grande piena, di Louise Erdrich

Un lampo di fortuna, di Ayòbámi Adébáyò

Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, di Michele Ruol

Il cuore della foresta, di Amity Gaige

Sono ancora qui, di Marcelo Rubens Paiva

Grazie per aver frequentato questo spazio anche quest’anno e per aver fatto parte della mia vita con i vostri scritti: stimolanti, divertenti, pieni di personalità. Senza di voi, questo viaggio tra le pagine sarebbe decisamente meno interessante.