La 71edizione del Premio Bancarella, a Pontremoli,  si conclude con la vittoria, per il secondo anno di fila, di un titolo pubblicato dalla casa editrice Nord: trionfa La portalettere di Francesca Giannone, preceduto l’anno scorso dall’Inverno dei Leoni di Stefania Auci.

A conquistarsi, invece, il riconoscimento del Premio Bancarella Sport, che compie 60 anni, il libro di Sara Simeoni Una vita in alto, edizioni Rai Libri, che ripercorre la carriera dell’atleta italiana che ha portato le donne alle Olimpiadi.

A contendersi il Premio c’erano altri cinque libri finalisti: Gaber di Sandro Neri (Hoepli, 72 voti); Il Quinto Sigillo di Davide Cossu (Newton Compton, 79 voti); Il re della memoria di Massimo Cotto (Gallucci editore, 86 voti); L’anno delle parole ritrovate di Bea Buozzi (Morellini Editore, 72 voti) e Le distrazioni di Federica de Paolis (HarperCollins Italia, 53 voti)

Il romanzo vincitore della Giannone è ambientato in Salento, nel giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta?

Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti “la forestiera”, quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna è fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud.

Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista.

Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. “Non durerà”, maligna qualcuno.

E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello.

Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna…

La portalettere è stato uno dei libri più apprezzati della prima parte del 2023, grazie al gradimento di pubblico e critica: 14 edizioni in 6 mesi, il romanzo di Giannone – e i cui diritti sono stati acquisiti da Lotus Production, una società di Leone Film Group – è ai primi posti delle classifiche sin dall’uscita a inizio gennaio

Il Premio Bancarella Sport, invece, ha visto la vittoria di Sara Simeoni e Marco Franzelli, anche qui con un distacco notevole dagli altri libri per il titolo Una vita in alto, il racconto in prima persona, attraverso i retroscena, molti inediti, di una carriera che l’ha portata ad essere eletta Atleta del Centenario nel 2014 in occasione dei 100 anni del Coni, tra aneddoti imprevedibili, comici, bizzarri, insospettabili curiosità e originali ritratti dei personaggi dello sport, e non solo, le cui storie di sono intrecciate a quella di Simeoni.