“non senti che
tremo mentre canto
è il segno
di un’estate che
vorrei potesse non finire mai”

Come i Negramaro, anch’io vorrei che l’estate non finisse mai ma ahimè ormai settembre è iniziato e, riferendomi ai versi del noto brano di Gazzelle, “settembre è un mese di merda per ricominciare“, sì perché vorrei starmene al mare, ora che non fa più troppo caldo, che c’è meno confusione, si trova parcheggio e si spende meno… e invece, si torna in città.

Agosto è stato un mese denso di stimoli letterari; ne ho approfittato per curiosare e leggere sugli altri blog, per cercare libri interessanti da leggere, anche nei premi letterari stranieri, e anche per leggere libri. Mi sono goduta anche una bella settimana di vacanza, sempre in Toscana, ma insieme ad amici e figli. Ho avuto la possibilità di conoscere due degli autori di cui ho letto i romanzi, uno telefonicamente e l’altro di persona, e di coinvolgerli in una chiacchierata/intervista (che trovate qui nel blog). Insomma, un bel mese libroso… Ecco cosa ho letto:

Annalisa Bruni, Skyline

Daniela Morelli, Delitto ad alta quota

Luigi Irdi, La parabola dell’anguilla

Giovanni Savelli, Jimmy Priscot

Il libro del mese è quello che più mi ha affascinata, che mi ha trasportato in un luogo di avventure, insieme a personaggi unici e straordinari: Jimmy Priscot, di Giovanni Savelli, edito da Nutrimenti.

Jimmy Priscot di Giovanni Savelli è un bel romanzo di avventura di mare, del genere che mi faceva sognare quando ero una ragazzina. I miei preferiti erano ovviamente L’isola del tesoro, di Stevenson, i tanti romanzi di Salgari, con Sandokan, le tigri di Mompracem e compagnia bella, senza dimenticare il buon Jules Verne e il suo capitano Nemo a bordo del Nautilus di “Ventimila leghe sotto i mari“.
Ecco, Jimmy Priscot mi ha riportato a quelle storie avventurose e alle loro atmosfere piene del fascino dell’ignoto; nel romanzo ci sono tutti gli ingredienti giusti – racconti di naufragi, un tesoro nascosto su un’isola misteriosa, un fiore con un occhio solo a dettare la rotta, una ciurma del tutto bizzarra – per dilettare chi ha spirito di avventura, con una vena umoristica e una scrittura più leggera e forse più vicina alla nostra sensibilità di oggi; un gergo marinaresco e piratesco, coniugato al passato remoto ma che occhieggia al futuro (e soggetto perfetto per una sceneggiatura cinematografica).

Il romanzo si sviluppa lungo una trama intrigante che si legge tutta d’un fiato, che diletta come sanno fare le opere di intrattenimento, che fa sognare come tutti i viaggi avventurosi e perigliosi, che diverte come tutte le storie in cui equivoci e humor tengono dritta la barra del timone. Si naviga tra le pagine con sorpresa e non poche risate, soprattutto quando ci si imbatte nei formidabili dialoghi, veri e propri botta e risposta incalzanti e insaporiti con il sale dell’ironia.

Non mancano brutti ceffi, canaglie e ubriaconi, taverne fumose e litri di alcol, giovani di belle speranze, una saggia babushka, una antropologa avventurosa a bordo del suo dirigibile alla ricerca di un popolo scomparso da due secoli; e poi un’isola che fa perdere la memoria a chi la visita, ricoperta di una vegetazione lussureggiante, corredata di un vulcano e di una selva di giganteschi fiori occhiuti.

Insomma, una bella avventura per i mari del sud…

Qui trovate la video intervista realizzata con l’autore, Giovanni Sivelli.

E voi avete letto qualcosa che vi ha particolarmente colpito?