“Chi si propone di essere al di sopra del bene e del male non capisce quando sbaglia, perché non ha più i parametri per farlo
Pag. 41
Ophidian di Lucio Perrimezzi, disegni Francesca Follini, colori Fiorella Cogliandro. Edizioni Green Moon Comics, pp. 152
Recensione di Giovanni Savelli
La storia
La tavola si apre con un campo totale all’interno di un tribunale. Il baricentro visivo è costituito da una figura di spalle colta nella sua arringa finale. È l’avvocato della difesa Seth Frozen di cui presto scopriremo la vera identità. Ma per il momento è solo una voce che si sovrappone alle inquadrature dei giudici e dei giornalisti, degli avvocati dell’accusa e dell’accusato.
La scelta adottata da Perrimezzi, a dispetto dell’ambientazione legal, è scelta epica, un in medias res che suggerisce fin da principio i futuri sviluppi della storia. Un scelta narrativa efficace al punto da rivelare più di un’affinità con l’abilità oratoria del protagonista Seth Frozen che poche scene dopo vediamo concludere la sua arringa con la certezza di aver colto nel segno; e da questo gancio (siamo ancora a pagina 6) veniamo catturati da vicende che travalicano i confini mondani mettendo in discussione i fondamenti stessi del rapporto tra bene e male.
Ophidian
In una corrispondenza ontologica tra nome ed essere, perdere il primo non è solo questione di dimenticare il proprio onomastico, ma mette in discussione la natura stessa di chi siamo. È il caso di Seth Frozen che pur brillante e spregiudicato avvocato è rimasto in coma per sette anni, ottenendo in cambio al proprio risveglio, un nuovo nome, indubbiamente figo, e una tabula rasa sul proprio passato. Il tormento del personaggio è profondo, e la minaccia alla sua stabilità psichica è reale quanto può esserlo venire feriti durante una rissa. È in questa condizione di smarrimento e perdita di sé che Seth Frozen incontra il proprio antagonista: potente oltre ogni limite. E da questo conflitto scaturisce tutta l’energia di una storia che chiama in causa angeli caduti e cherubini vendicativi, demoni e altri esiliati in cerca del loro posto nel mondo. La posta in gioco non è tanto il potere quanto l’affermazione di una nuova giustizia di cui si fanno portatori i ribelli guidati da Ophidian. Ritrovato il proprio nome e la natura perduta di Nephilim, genia bastarda tra uomo e angelo, Ophidian incarna le pretese rivoluzionarie di tutti loro. A chi spetta il Paradiso, infatti, se chi lo abita non ne ha più diritto?
L’interrogativo tutt’altro che filosofico si sviluppa alternando violente scene d’azione a momenti più riflessivi in un’epica battaglia ultraterrena che metterà in discussione l’esistenza stessa del Creato. Nei suoi disegni Francesca Follini riesce a creare un’affinità emotiva con i personaggi capace di scatenare in chi legge sorpresa e dolore, rabbia e spavento. Tutto questo enfatizzato dai colori di Fiorella Cagliandro che come un perfetto soundtrack esaltano l’epicità delle scene e la drammaticità degli eventi. Accediamo così al mondo di Ophidian dove “non sempre ciò che appare di primo acchito come il male si rivela effettivamente esserlo.” e ancora “c’è una piccola … ‘zona’ tra bene e male in cui tali nozioni assumono una connotazione di relatività”.
È in quest’area di subduzione che le due placche etiche scivolano l’una al di sotto dell’altra e viceversa, producendo un sommovimento tettonico capace di sconvolgere interi continenti. La sfida di Ophidian è il corrispettivo geologico di un’eruzione vulcanica, di uno scuotimento tellurico a cui perfino gli angeli del Paradiso assistono impreparati; e con loro gli stessi ribelli guidati da Ophidian. Perché qui sta il trick di tutta la faccenda: nel mistero delle intenzioni ultime di questo eroe che incarna i seducenti valori di un villain facendosi però anche portatore di riscatto, alimentato da un profondo, seppur ambiguo, senso di giustizia. Chi è veramente Ophidian starà a chi legge stabilirlo.
Conclusione
La grandiosa epica di questa vicenda avrebbe meritato qualche tavola in più per delineare la crescita del protagonista e dare conto di un universo narrativo così complesso e articolato. La rapidità con cui certi punti di svolta vengono presentati, rischia di ridurre il potenziale esplosivo di una trama la cui ampiezza è paragonabile a un grandioso affresco del quale, chi legge, vorrebbe conoscere ulteriori dettagli. Parere personale, ci tengo a sottolinearlo, motivato dalla curiosità su di un personaggio, Ophidian, la cui natura risulta indecifrabile fino all’ultima tavola. C’è da attendersi nuovi sviluppi di una storia il cui respiro ha tutto il potenziale per proiettarsi in nuove avventure.
Lucio Perrimezzi è scrittore di fumetti. Nel 2018 pubblica “Stupidomondo”, graphic novel disegnata da Mauro Cao, e nel 2010 “Rockin’ Roads”, con i disegni di Giulia Argnani, lavori entrambi editi da Tunuè. Nel 2009 è tra gli autori di “Futuro Anteriore” (Napoli Comicon, Centro Fumetto Andrea Pazienza). Successivamente continua la pubblicazione di graphic novel, racconti e storie brevi con NPE, la stessa Tunuè, Perfect Trip, Absoluteblack e Passenger Press. Pubblica “Marathon”, adattamento dell’omonimo romanzo di Andrea Frediani, disegnato da Massimiliano Veltri e edito da Newton Compton. È stato docente dei Corsi di Sceneggiatura della Scuola del Fumetto di Cosenza fino al 2019. Dal 2020 è il Direttore Editoriale di Green Moon Comics per la quale pubblica la ristampa a colori de “Il Sesto”, illustrata da Francesca Follini e l’inedito “Astaroth”, del 2022, con i disegni di Wu Xiao Jing.
Francesca Follini è nata a Cremona nel 1984, ha all’attivo numerose pubblicazioni a livello nazionale ed internazionale. Oltre all’attività didattica e fumettistica, lavora come illustratrice, colorista e grafica free-lance. Dopo gli esordi con il Centro Fumetti Adnrea Pazienza, ha collaborato con editori italiani ed esteri come Star Comics, Kleiner Flug, NPE, Èditions Jungle, Delcourt, Soleil, Petit à Petit, Zenescope Entertainment. A fine 2020 pubblica la ristampa a colori del volume “Il Sesto”, scritto da Lucio Perrimezzi.
Fiorella Cogliandro conclusi gli studi in Lettere a Messina frequenta l’Accademia d’arte a Firenze e inizia a collaborare a progetti scolastici come OpenSpace e Fattore J di Fondazione Mondo Digitale. Realizza illustrazioni e fumetti per editori indipendenti, riviste e webzine (La Città delle Nuvole, Green Moon Comics, La rivista dei Ragazzi), è content creator per la piattaforma Edudoro di materiali didattici illustrati. Attualmente come illustratrice e colorista nel mondo del fumetto.


Molto interessante! Mi è piaciuta la tua recensione, mi dispiace solo che l’opera non abbia avuto abbastanza spazio per evolversi meglio, ma penso proprio che lo leggerò!
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Grazie The Bucher, buona lettura!
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