Il Prix Goncourt 2023, annunciato il 7 novembre al ristorante Drouant di Parigi, è stato vinto dallo scrittore Jean-Baptiste Andréa con il suo quarto romanzo Veiller sur elle. Il libro sarà edito in Italia da La nave di Teseo, nel prossimo mese di maggio.

Veiller sur elle è il quarto romanzo dell’autore francese cinquantaduenne, che si è avvicinato tardi alla letteratura. Si tratta di un avvincente affresco storico di seicento pagine, ambientato nell’Italia del Novecento, che narra lo stretto legame tra uno scultore povero e affetto da nanismo di nome “Mimo” Vitaliani e Viola Orsini, un’aristocratica con la passione per l’arte. Si tratta di un’opera che trascende i generi, combinando autobiografia e biografia romanzata.
Jean-Baptiste Andréa è stato eletto vincitore del più prestigioso premio letterario francese alla quattordicesima votazione, rivelando un certo dissenso sorto all’interno della giuria. Fondamentale per la sua vittoria è stato il doppio voto del presidente, Didier Decoin.
La cerimonia di premiazione si è tenuta, come di consueto, presso il ristorante Drouant di Parigi. Jean-Baptiste Andréa ha reagito alla notizia con profonda commozione, lanciando un messaggio rivolto ai giovani scrittori:
Penso a tutti i giovani che lo sognano e si dicono: non ci riuscirò. Ecco, voglio dire a tutti loro: Siate irragionevoli.
Gli altri finalisti erano Eric Reinhardt con Sarah, Suzanne et l’écrivain, Gaspard Koenig con Humus e Neige Sinno con Triste Tigre, che lunedì ha vinto il Prix Femina.
Jean-Baptiste Andrea è nato il 4 aprile 1971 a Saint-Germain-en-Laye, un comune dell’Île-de-France noto per aver ospitato l’antica residenza del re di Francia.
Oltre che scrittore, il vincitore del Premio Goncourt è regista e sceneggiatore. Dopo una laurea presso l’Institut d’études politiques di Parigi, per vent’anni ha lavorato come regista tra la Francia e gli Stati Uniti realizzando film di successo come il pluripremiato Dead End nel 2003, Big Nothing nel 2006 con David Schwimmer e Hellphone nel 2007.
Si è avvicinato tardi al mondo della letteratura, pubblicando il suo primo romanzo Ma Reine, nel 2017. Il libro ha riscosso un grande successo di pubblico e critica e ha vinto ben dodici premi letterari.
L’autore ha affermato di aver sempre nutrito una forte passione per la scrittura e di essere convinto che alla base del cinema, così come della letteratura vi sia, soprattutto, una storia.
La potenza narrativa di Jean-Baptist Andrea è stata confermata dal secondo romanzo, Cent millions d’années et un jour, premiato con il Grand Prix RTL-Lire. Nel 2021 l’autore ha pubblicato il suo terzo romanzo Des diables et des saints che chiude la sua trilogia dedicata all’infanzia. Tutti i suoi libri, compreso l’ultimo romanzo Vieller sur elle, sono stati editi in Francia da éditions L’Iconoclaste.
In Italia lo scrittore francese è stato edito dalla casa editrice Einaudi che ha pubblicato il suo primo romanzo Mia regina, che ha vinto il “Prix Femina des lycéens” e il “Prix du premier roman” e, nel 2022, L’uomo che suonava Beethoven che si è aggiudicato il premio Relay des Voyageurs Lecteurs e il Prix Ouest-France Étonnants Voyageurs. Il romanzo vincitore del Goncourt Vieller sur elle, già vincitore del Premio Fnca 2023.
Vieller sur elle narra il forte legame instaurato tra Michelangelo “Mimo” Vitaliani, uno scultore povero e affetto da nanismo, e l’aristocratica Viola Orsini. Un amore nato all’insegna della passione comune per l’arte. Due persone che non avrebbero mai dovuto incontrarsi, eppure non appena si vedono si riconoscono all’istante, sperimentando un’attrazione e un’intesa irresistibili e quindi giurano di non separarsi mai più.
Mimo è un uomo che sembra aver perso tutte le carte nel gioco con il destino; mentre Viola è una donna che in apparenza ha avuto tutto dalla vita, ma è troppo ambiziosa per rassegnarsi a stare nel rigido ruolo che le è stato assegnato. Non potranno vivere insieme, ma non sono disposti a stare separati a lungo. Mimo è uno scultore di genio e a un certo punto potrà finalmente ottenere la gloria tanto agognata, tuttavia capisce che non gli importa nulla della fama se questo comporta perdere l’amore di Viola.
Il titolo, letteralmente “Vegliare su di lei”, ci porta all’inizio della storia. In un monastero italiano un uomo sta per esalare il suo ultimo respiro, ma prima della fine dichiara ai monaci che lo circondano di essere rimasto in quel posto, per più di quarant’anni, per poter “vegliare su di lei”. Si riferisce alla sua ultima opera, una statua di donna che tutti contemplano con devozione. La statua cui si riferisce Michelangelo è una donna piangente che tiene tra le sue braccia il figlio morto, una “Pietà”.
Il romanzo di Jean Baptiste Andréa ripercorre poeticamente la storia artistica e politica dell’Italia, dall’inizio del Novecento sino al 1950, ma è anche una straordinaria storia d’amore, spesso contrastata, che durerà per tutta la vita, attraversando mille vicissitudini.
Elisabetta Sgarbi, editrice de La nave di Teseo, si è così espressa:
Un romanzo perfetto, sull’amore per l’arte, sull’amore eterno tra un uomo e una donna, sul coraggio di seguire i propri sogni e le proprie idee. Il romanzo che qualunque editore vorrebbe incontrare sul proprio cammino. Sono felice e onorata di pubblicarlo.


È davvero impressionante la sequenza di premi Nobel e Goncourt che sta infilando La Nave di Teseo in questi anni!
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Vero!! Del resto Elisabetta Sgarbi sa fare bene il suo mestiere…
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