Eccoci, come ogni giovedì, all’appuntamento con le proposte di libri candidati al Premio Strega 2024 che gli Amici della Domenica hanno avanzato. Come anche nelle altre liste, compaiono molte case editrici indipendenti, che è un buon segnale; del resto, proprio una di loro l’anno scorso è stata premiata …
Tra questi ne ho letto solo uno, Appetricchio di Fabienne di Agliardi, edito da Fazi: mi è piaciuto molto, ve ne avevo parlato in questa recensione, per cui mi fa molto piacere che sia stato candidato.
Tra gli altri vorrei leggere La meccanica dei corpi, di Mauro Zardi, edito da Neo: è un autore che ho apprezzato in altri suoi lavori (li trovate recensiti sul blog), un autore molto capace nella forma romanzo e soprattutto nella forma racconto.
Leggerò anche R4. Da Billancourt a Via Caetani di Piero Trellini edito da Mondadori: ve lo avevo già segnalato.










Fabio Genovesi, Oro puro (Mondadori), proposto da Concita De Gregorio.
Laura Magni, Storia swing intorno a Fernandez (Morellini), proposto da Vito Bruschini.
Francesco Maino, I morticani (Italo Svevo), proposto da Maria Teresa Carbone.
Annarosa Mattei, La regina che amava la libertà. Storia di Cristina di Svezia dal Nord Europa alla Roma barocca (Salani), proposto da Mirella Serri.
Christian Raimo e Alessandro Coltré, Willy. Una storia di ragazzi. Il delitto di Colleferro: inchiesta su un massacro (Rizzoli), proposto da Martina Testa.
Luca Ricci, Gotico rosa (La nave di Teseo), proposto da Massimo Onofri.
Marco Rossari, L’ombra del vulcano (Einaudi), proposto da Claudia Durastanti.
Piero Trellini, R4. Da Billancourt a Via Caetani (Mondadori), proposto da Francesco Caringella.
Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo), proposto da Sandro Veronesi.
Paolo Zardi, La meccanica dei corpi (Neo Edizioni), proposto da Marco Zapparoli.










Fulvio Abbate, Lo Stemma (La nave di Teseo), proposto da Sandra Petrignani.
Fabienne Agliardi, Appetricchio (Fazi), proposto da Luca Doninelli.
Giuseppe Aloe, Le cose di prima (Rubbettino), proposto da Arnaldo Colasanti.
Nicoletta Bianconi, Un invincibile inverno (Manni), proposto da Cesare Milanese.
Paolo Buchignani, La spilla d’oro. Memorie da un secolo sterminato (Arcadia Edizioni), proposto da Silvana Cirillo.
Romolo Bugaro, I ragazzi di sessant’anni (Einaudi), proposto da Tiziano Scarpa.
Nevio Casadio, Le stanze dei giardini segreti (Vallecchi), proposto da Paolo Ferruzzi.
Giulio Cavalli, I mangiafemmine (Fandango Libri), proposto da Lisa Ginzburg.
Costanza DiQuattro, L’ira di Dio (Baldini+Castoldi), proposto da Roberto Barbolini.
Olga Gambari, Il nome segreto (Miraggi Edizioni), proposto da Carlo D’Amicis.

Giovedì prossimo saranno presentate altre candidature. Giovedì 29 febbraio verrà reso noto l’elenco completo delle opere proposte, gli Amici della domenica potranno inviare le loro segnalazioni fino alle ore 12 del giorno stesso.
Venerdì 5 aprile sarà annunciata la dozzina in una conferenza stampa che si terrà presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano.
Fatemi sapere se di questa nuova tornata avete letto qualcosa e se volete consigliarlo. C’è qualcosa che attira la vostra curiosità di lettore?


Io non ho letto nulla ma Trellini mi attira molto!
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Anche a me!!!
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“Oro puro” non sono riuscito a superare il 30%: era noiosissimo!
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Grazie per la dritta!
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Io vorrei leggere I mangiafemmine
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In effetti, leggendo sinossi e motivazione, sembra davvero interessante.
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Ogni volta che leggo queste liste di titoli mi rendo conto di quanto io sia ignorante… Dei 50 libri proposti finora ne ho letto solo uno, Adelaida, finito oggi. Molto interessante, un libro che merita senz’altro di essere letto. Rimpiango un po’ l’Adrian fantasioso dei romanzi che ho letto in passato, pieni di inventiva e di stupore. Questo è un’altra cosa.
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Come vedi anch’io sono nella stessa situazione… 😊 Però qualche titolo l’ho messo in lista, ci sono dei libri che mi incuriosiscono.
Il libro di Bravi è più una biografía no?
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è una biografia, non ha nulla di romanzato. Il ritratto di una donna italo-argentina, madre di due giovani desaparecidos, che Bravi ha conosciuto personalmente perché ha vissuto per molti anni a Recanati, dove vive anche Bravi
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Interessante come storia. È anche un modo per cimentarsi con una scrittura diversa, credo che per un autore sia positivo porsi sempre nuove sfide.
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Sì, molto diversa dal suo stile solito, comunque scritta benissimo, toccante
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