Nel mese di giugno il clima a Milano, con i suoi temporali e le giornate di pioggia, non è sempre stato clemente, limitando le possibilità di stare all’aperto. Tuttavia, l’atmosfera un po’ malinconica e il senso di mancate occasioni, tipici di quelle giornate grigie e piovose, mi ha offerto l’occasione per dedicarmi alla lettura, un passatempo, per me, molto piacevole e appagante. La lettura può diventare un rifugio accogliente, una via di fuga dalla routine e un mezzo per esplorare nuovi mondi e culture. Mi sono tuffata in romanzi, ho letto un po’ i giornali e navigato sui blog che seguo.
Ecco le mie letture libresche di giugno:

Alex Taylor, Il giardino di marmo
Philippe Besson, La notte mento
Jocelyn Saucier, Il segreto dei Cardinal
Piero Colaprico, Le vie della katana
Mari Accardi, Non ho tempo per andare al mare
I libri letti in questo mese, come sempre accade, mi hanno trasportato in luoghi diversi, alcuni lontanissimi, altri più vicini: dalle tempeste di neve dell’Alaska, al Canada, ai paesi assolati della Sicilia, alle isole del Mare del Nord, alle città italiane. Molti di loro raccontano storie familiari, storie di destini che lasciano la via già tracciata per loro; storie di amicizie improbabili o inattese, ma anche di amicizie che durano una vita; storie di rinascite, di vite in pericolo, di seconde opportunità, storie di potere e malaffare. In poche parole, di tutto quello che accade nelle vite, nessuna mai banale.
Il libro del mese di giugno che scelgo tra queste letture è:

Blizzard, di Marie Vingtras, Edizioni Clichy 2023, traduzione di Fabrizio Di Majo, pp. 183
Blizzard è un thriller mozzafiato che ci trasporta tra le nevi dell’Alaska e si dipana con una trama avvincente che cattura fin dalle prime pagine e costringe a rimanere attaccati al libro finché non si arriva all’ultima riga. Il romanzo di Marie Vingtras si apre con un’atmosfera densa di suspense: una tempesta di neve imperversa sull’Alaska, costringendo gli abitanti a rifugiarsi nelle proprie case. In questo scenario desolato e pericoloso, una giovane donna californiana di nome Bess si avventura all’esterno con un bambino, precipitando in una tragedia che sconvolgerà la piccola comunità.
Mentre Bess e il bambino scompaiono tra le nevi, la storia si concentra sui tre uomini che si mettono alla loro ricerca: Benedict, un uomo segnato dalla perdita del fratello, Cole, un ubriacone violento, e Freeman, un reduce del Vietnam con molti segreti. Vingtras delinea con maestria le loro personalità complesse e tormentate, intrecciando le loro vicende con il mistero della scomparsa del bambino.
La natura selvaggia dell’Alaska assume un ruolo centrale nel romanzo, diventando una forza implacabile e pericolosa contro cui i protagonisti combattono per la sopravvivenza. La neve, in particolare, rappresenta un elemento ostile e imprevedibile che isola e intrappola i personaggi, accentuando il loro senso di impotenza e vulnerabilità. La bufera di neve diventa un personaggio a sé stante, amplificando il senso di isolamento e di pericolo vissuto dai protagonisti. La natura selvaggia dell’Alaska si contrappone alla claustrofobia degli spazi chiusi in cui i personaggi si ritrovano, creando un’atmosfera di tensione palpabile.
I personaggi che popolano la piccola comunità dell’Alaska sono tutti accomunati da un passato difficile e da traumi irrisolti. La scomparsa del bambino funge da catalizzatore, facendo emergere le loro fragilità e spingendoli a confrontarsi con i propri demoni interiori. Sono individui borderline, si trovano a disagio con le regole della società civile e preferiscono l’esistenza selvaggia e spartana che conducono; sanno cacciare, difendersi dagli animali predatori, sanno costruire rifugi e protezioni; quello che non sanno è come integrarsi in una vera comunità.
L’opera si configura come un romanzo corale in cui le voci interiori dei personaggi si alternano, offrendo al lettore una molteplicità di punti di vista. Blizzard non è solo un thriller avvincente, ma anche un profondo viaggio introspettivo nella psiche dei suoi personaggi. Attraverso le loro voci interiori, Vingtras esplora temi universali come la colpa, la perdita, la redenzione e la ricerca di un senso nella vita. La scrittura di Vingtras è lineare e scorrevole, adattandosi perfettamente alle diverse voci narranti e ai loro differenti registri linguistici.
Qual è il vostro libro del mese di giugno, il libro che più vi ha regalato emozioni?

