Dimenticate per un attimo i dizionari! Oggi vi porto in un viaggio letterario guidato dalla penna di Alberto Urso, che ringrazio di cuore per avere dedicato il suo tempo alla rubrica. Avendo apprezzato le nostre esplorazioni lessicali, Alberto ci ha regalato un racconto esclusivo, un puzzle narrativo in cui le parole su cui abbiamo discusso trovano una nuova vita. Preparatevi a scoprire come le parole possono trasformarsi in mondi fantastici e a divertirvi con questo gioco linguistico.
Grazie Alberto per averci coinvolto in questa avventura!

Ecco il divertissement creato da Alberto:

Piccola effervescenza di parole in via di estinzione. 

Rorido di pioggia ma, almeno, non di lacrime, oggi mi sento di preconizzare qui, guidato da un impulso cogente per sfuggire alla nequizia dominante, tutta la mia alterità, quasi rocambolesca, che, con una capriola mentale, sceglie di spogliarsi della sua azzimata aura, dribblando il naturale imbolsire anagrafico ma senza farsi cooptare in alcunché, lasciandomi avulso dalla realtà, quasi socialmente pernicioso o neghittoso, ma sempre adamantino nel mio essere semplicemente quel poco che sono, un indefesso guerriero, prigioniero solo della mia fragilità reale, unica detenzione che sono in grado di sopportare.

É vero, anagraficamente sono serotino, ingrigito anche nella chioma, ma assolutamente convinto, senza alcuna protervia né sussiego, che anche l’autunno possa avere le sue cromie e aiutare a sfuggire o, quanto meno, a ritardare il progressivo inevitabile obnubilamento.

Onnivori di sogni unitevi e ridate vita e cuore a parole desuete, riaccendendone il fuoco e ridonando loro respiro e battito imperituro.