Sotto il sole cocente, il mese di agosto invita a immergersi in mondi di carta, tra la brezza salmastra di un litorale o l’eco di una città sopita. Nei ritmi dilatati delle vacanze, quando il tempo sembra rallentare, la lettura diviene un porto sicuro, un lusso ritrovato. Più che un semplice gesto per evadere, leggere è un atto di scoperta e di riflessione, uno strumento per esplorare le complessità dell’animo umano e tessere legami con vite lontane dalla nostra.

Attraverso le pagine di un romanzo, possiamo cogliere sfumature e intuizioni che sfuggono al frastuono della quotidianità. È proprio nella narrazione, nei dettagli di un dialogo, nelle pause silenziose tra le righe, che la letteratura si fa specchio della realtà, svelandoci le verità più profonde dell’esistenza.

Ecco allora i miei suggerimenti, pochi, ma intensi: cinque titoli di romanzi recenti centrati su quanto appena detto che vi faranno ottima compagnia.

L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi, di Tatiana Ţîbuleac, Keller editore 2023, traduzione dal romeno di Ileana M. Pop, pp. 280

Il bellissimo romanzo di Tatiana Ţîbuleac racconta una storia di riconciliazione tra una madre e un figlio: una madre che non si era presa alcuna cura del proprio figlio, che anzi lo aveva rifiutato, e un figlio che per questa mancanza di amore ha quasi perso la ragione, fino al punto di odiare profondamente sua madre e desiderarne la morte. (continua…)
Tatiana Ţîbuleac racconta un’estate indimenticabile, e lo fa con grande intensità narrativa in questa storia sulle relazioni madre-figlio che unisce risentimento, impotenza e fragilità. Un romanzo forte e commovente che intreccia vita e morte in un appello all’amore e al perdono.

Non ho tempo per andare al mare, di Mari Accardi, Nutrimenti 2024, pp. 25

Dopo il fallimento del sogno di sceneggiatrice e di ritorno da una fuga all’estero, per Matilde c’è un solo piano Btornare in Sicilia e improvvisarsi guida turistica. Dovrà guidare per le strade e i vicoli di Palermo drappelli di settantenni per lo più stranieri e su di giri, lasciandosi contagiare dal loro entusiasmo. E se arrivasse a considerarli una famiglia alternativa? In una rappresentazione del turismo di massa disegnata sempre sul filo dell’ironia, e a tratti esilarante, Mari Accardi racconta il destino personale di una giovane donna siciliana. Bisogna allentare qualche difesa, polverizzare la diffidenza e guardare con lucidità alla famiglia d’origine. Quella vera. (continua…)

Acqua rossa, di Jurica Pavičić, Keller 2022, traduzione dal croato di Estera Miočić, pp. 368

Un romanzo davvero notevole: perfetta conduzione della trama gialla, perfetta caratterizzazione dei personaggi, descrizioni precise dei luoghi e delle atmosfere, una prosa scorrevole, quadro storico preciso, pathos… insomma una lettura che vi consiglio senza alcun dubbio. (continua…)

Le perfezioni, di Vincenzo Latronico, Bompiani 2022, pp. 144

Il romanzo di Vincenzo Latronico si immerge con sguardo acuto nella vita di Anna e Tom, una coppia di creativi italiani che vive e lavora a Berlino. La loro esistenza, curata e “fotogenica” come una timeline di social media, è un esempio di successo e realizzazione secondo i canoni della generazione dei millennial. Tuttavia, dietro l’apparente idillio di un appartamento di design e una cerchia di amici affini, si annida una sottile ma crescente insoddisfazione. Latronico dipinge un ritratto lucido e senza giudizio di una generazione intrappolata in una ricerca di autenticità che si scontra con la vacuità dell’esistenza contemporanea, offrendo una riflessione amara e profonda sulla precarietà dei sogni e sulla difficoltà di trovare un significato in un mondo dominato dalle immagini. (continua…)

Figlie, di Lucy Fricke, Corbaccio 2021, traduzione dal tedesco di Cristina Proto, pagg. 231

Il romanzo on-the-road di Lucy Fricke – nella lista dei bestseller dello “Spiegel” – è una perfetta miscela di amicizia, padri assenti, dolore  e vita da quarantenni, una trama tessuta incrociando i fili dell’ ironia, della schiettezza e dell’interiorità. Con un umorismo accattivante e tagliente e un perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità, Fricke racconta di donne arrivate all’età di mezzo con le spalle piegate dalla vita, di addii inevitabili e di padri che scomparendo hanno lasciato uno spazio enorme, difficile da riempire. Le amiche Martha e Betty di Berlino – entrambe cresciute lontane dal padre – partono per un viaggio verso la Svizzera che invece prenderà tutt’altra direzione. (continua…)