I capolavori non invecchiano mai. Nel 2025 celebriamo alcuni dischi che hanno segnato la storia della musica, usciti esattamente cinquant’anni fa. Era il 1975, un anno d’oro per la musica, che ha dato alla luce album capaci di superare le mode e di rimanere nel cuore di chi li ha amati, allora e oggi.
Per alcuni questi dischi evocano ricordi personali: la prima volta che li abbiamo ascoltati, magari su un giradischi, l’emozione di scoprirli in tempo reale. Per altri, sono diventati classici da riscoprire, veri e propri tesori musicali ereditati o trovati per caso. La bellezza, l’impatto e l’amore per queste opere sono un sentimento comune che unisce generazioni.
Pronti a un viaggio indimenticabile attraverso alcuni dei capolavori che hanno definito un’epoca e che continuano a ispirarci ancora oggi?
Nel 1975 ha visto la luce uno dei dischi più iconici e rappresentativi di uno dei più amati cantautori italiani, Francesco De Gregori: Rimmel.

Rimmel come il trucco che usano le ragazze, quello per gli occhi. Rimmel nel senso di trucco, di qualcosa di artefatto, ma questo disco è fatto per smascherarli, per metterli in evidenza. Almeno queste sono le intenzioni.
Intervista di Isio Saba a Francesco De Gregori, pubblicata in “Nuovo Sound”, 6 gennaio 1975
Nella prima edizione del disco è presente all’interno un poster con due foto d’epoca del cantautore, mai più inserito nelle ristampe successive; l’autore di entrambe le fotografie è Giorgio Lo Cascio, amico di De Gregori e anch’egli cantautore.
Il disco rimase in classifica per 60 settimane, arrivando fino al secondo posto, e vendette più di 400 000 copie; alla fine del 1975 risultò essere l’album più venduto dell’anno. L’album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 20.
Ecco i brani contenuti nell’album:
Lato A
Rimmel
Pezzi di vetro
Il signor Hood
Pablo
Buonanotte fiorellino
Lato B
Le storie di ieri
Quattro cani
Piccola mela
Piano bar
La canzone Il signor Hood è dedicata a Marco Pannella (infatti sul retrocopertina del disco c’è un sottotitolo fra parentesi: “a M., con autonomia”), come ha spiegato lo stesso cantautore:
«Questo personaggio così alla Robin Hood, in quel momento del referendum sul divorzio, mi sembrava incarnare bene la figura di Pannella, una sorta di eroe solitario.»
Tuttavia il cantautore ha spiegato anche che il Signor Hood si riferisce a tutte le vere «voci discordanti», ai «personaggi rompicoglioni».
Pablo è l’unica canzone dell’album in cui De Gregori compone la musica insieme a Lucio Dalla. Il testo, come ha spiegato lo stesso De Gregori, racconta la vicenda della morte di un lavoratore spagnolo emigrato in Svizzera.
Buonanotte fiorellino è uno dei brani più celebri del disco. Lo stesso De Gregori ha dichiarato di essersi ispirato a un brano di Bob Dylan (Winterlude, dal disco New Morning) per scrivere questo brano. Vi è una diffusa leggenda metropolitana che vuole la canzone dedicata a una compagna di De Gregori morta in un incidente, ma il cantautore ha smentito. La canzone venne aspramente criticata all’epoca nell’articolo di Giaime Pintor intitolato De Gregori non è nobel, è rimmel e pubblicato su Muzak.

Wish you were here è il nono album in studio dei Pink Floyd. Composti e provati dal vivo i brani durante le loro esibizioni in Europa, l’album fu registrato in varie sessioni agli Abbey Road Studios di Londra. Fu il secondo della loro carriera a essere un concept album, i cui testi furono ideati e scritti interamente da Waters ed evoca il suo sentimento nel momento in cui la fraternità tra i membri della band, che si era fatta sentire in precedenza, era venuta a mancare. L’album comincia con la lunga suite, Shine On You Crazy Diamond, che si apre con una parte strumentale di otto minuti e mezzo prima che cominci il cantato. Il pezzo è un tributo all’ex membro della band Syd Barrett, il cui crollo nervoso indotto dalla sua tossicodipendenza lo aveva costretto a lasciare la band alcuni anni prima.
L’album è inoltre una critica all’industria musicale.
Fu un successo immediato tanto che la EMI non riusciva a stampare copie sufficienti per soddisfare la domanda. L’album raggiunse la prima posizione nella Billboard 200 per due settimane, nella Official Albums Chart, in Italia, nei Paesi Bassi per due settimane e Nuova Zelanda per tre settimane, la seconda in Austria e Norvegia e la quarta in Germania. I membri della band Richard Wright e David Gilmour dichiararono che Wish You Were Here è il loro album dei Pink Floyd preferito.
Ecco i brani contenuti nell’album:
Lato 1
Shine on you crazy diamond
Welcome to the machine
Lato 2
Have a cigar
Wish you were here
Shine on you crazy diamond

Born to Run è il terzo album in studio di Bruce Springsteen, pubblicato dalla Columbia Records nel 1975. Nel 2020 l’album è stato inserito alla posizione 21 nell’aggiornamento della lista dei 500 migliori album di tutti i tempi della rivista Rolling Stone.
L’album incorpora diversi stili musicali tra cui rock and roll, pop rock, R&B e folk rock. I testi descrivono persone che si sentono intrappolate e fantasticano di fuggire verso una vita migliore, evocate attraverso immagini liriche intrise di immagini romantiche di autostrade e viaggi. Springsteen immaginava che le canzoni si svolgessero durante un lungo giorno e notte estivi. Sono anche meno legati all’area del New Jersey rispetto ai suoi lavori precedenti.
Considerata una delle immagini più iconiche nella storia del rock, la copertina di Born to Run fu scattata dal fotografo Eric Meola nel suo studio personale il 20 giugno 1975.
Ecco i brani contenuti nell’album:
Lato A
Thunder Road
Tenth Avenue Freeze-Out
Night
Backstreets
Lato B
Born to Run
She’s the One
Meeting across the rive
Jungleland

A Night at the Opera è il quarto album in studio dei Queen, pubblicato per la prima volta in LP il 21 novembre 1975. Le vendite mondiali complessive del disco superarono i 6 milioni di copie. L’album produsse inoltre il singolo dei Queen di maggior successo nel Regno Unito, Bohemian Rhapsody, primo numero 1 in classifica per il gruppo e uno dei brani più celebri e venduti nel mondo.
A Night at the Opera ricevette recensioni contrastanti dalla stampa musicale, ma generalmente i critici lodarono le raffinate tecniche di produzione e la varietà di stili musicali in esso contenuti, oltre a riconoscere l’importanza dell’album come l’opera che fece definitivamente diventare i Queen delle superstar.
La copertina dell’album venne ideata e disegnata da Freddie Mercury ispirandosi direttamente allo Stemma reale del Regno Unito, e ha al centro il logo del gruppo su sfondo bianco, composto da una lettera Q attorno alla quale ci sono due vergini (segno zodiacale di Freddie Mercury), due leoni (segno zodiacale di Roger Taylor e John Deacon), sormontata da un granchio (Brian May è del segno del cancro). L’album seguente, A Day at the Races, mostrò una grafica simile ma questa volta su sfondo nero.
Ecco i brani contenuti nell’album:
Lato A
Death on Two Legs (dedicated to…)
Lazing on a Sunday Afternoon
I’m in Love with my Car
You’re my Best Friend
’39
Sweet Lady
Seaside Rendezvous
Lato B
The Prophet’s Song
Love of My Life
Good Company
Bohemian Rapsody
God Save the Queen

Young Americans è il nono album in studio del musicista britannico David Bowie pubblicato nel 1975 dalla RCA Records.
Per il disco, che evidenzia la passione del Bowie di metà anni settanta per la black music americana, l’artista si lasciò alle spalle le influenze musicali dalle quali aveva attinto nel passato, per rimpiazzarle con sonorità soul e R&B maggiormente “ballabili”, svolta stilistica che, all’epoca, venne accolta con perplessità dai fan di vecchia data del cantante. Proprio per descrivere le forti influenze “black” della musica contenuta nell’album, Bowie, per illustrare il sound generale di Young Americans, usò il termine “plastic soul” (“Soul Music di plastica”), originariamente coniato da un ignoto musicista nero negli anni sessanta per descrivere i bianchi che suonavano il blues. Nonostante Bowie fosse un musicista inglese che si rifaceva a sonorità prettamente americane, il disco riscosse molto successo proprio negli Stati Uniti, dove l’album raggiunse la top ten in classifica, e la canzone Fame (scritta da Bowie in collaborazione con John Lennon e Carlos Alomar) raggiunse il primo posto nella classifica dei singoli.
Ecco i brani contenuti nell’album:
Lato A
Young Americans
Win
Fascination
Right
Lato B
Somebody Up There Likes Me
Across the Universe
Can You Hear Me
Fame
Questi dischi sono tra i miei preferiti in assoluto, e sono legati a tanti ricordi personali. Li ho amati fin dal primo ascolto e li apprezzo ancora oggi. Voi li conoscete? Li amate anche voi? Quali altri album del 1975 vorreste aggiungere a questa lista?


Guardando Techetechetè ci si rende conto di come la musica degli ultimi vent’anni è caduta nel dimenticatoio, mentre quella del secolo scorso è storia.
"Mi piace"Piace a 4 people
Verissimo! È stata una stagione fantastica
"Mi piace"Piace a 2 people
Ho scelto un bell’anno di nascita, come colonna sonora 🙂
"Mi piace"Piace a 3 people
Fantastico direi 😁😇👍🏻
"Mi piace"Piace a 1 persona
Resta un gran bel disco
"Mi piace"Piace a 2 people
Bei dischi! Sarà una rubrica? Complimenti per l’articolo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vediamo…. Sto riordinando i miei vinili …
"Mi piace"Piace a 1 persona
Se dovesse servirti una mano per la musica ecc … come sai… ci posso essere. Ciao !
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie 🙏 🫶
"Mi piace"Piace a 1 persona
david bowie e pink floyd su tutti
"Mi piace"Piace a 1 persona
Due album incredibili 🔥🔥
"Mi piace""Mi piace"
stiamo parlando di musica creata e prodotta cinquanta anni fa.
il confronto con quella attuale è impari oltre che sconfortante
"Mi piace"Piace a 1 persona
Purtroppo è così
"Mi piace"Piace a 1 persona
Un anno di grazia per la musica!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Assolutamente si 👍🏻👍🏻👍🏻
"Mi piace""Mi piace"
Comunque anch’io sono cinquantenne 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ottimo disco!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Dei dischi che hai citato e che compiono cinquant’anni, amo moltissimo Rimmel, De Gregori secondo me è stato un grande innovatore nella musica italiana, diverso da De André col quale pure collaborò, ma altrettanto incisivo (quasi). Sono andata a sentirlo parecchie volte nel corso di tutti questi anni, e quando ho scoperto che avrebbe cantato a Firenze (il 24 novembre prossimo) ho subito comprato il biglietto…
Naturalmente Wish you were here è un capolavoro assoluto e ultimamente ho sviluppato un amore straordinario per David Bowie…
"Mi piace"Piace a 1 persona
È incredibile quanto abbiano significato nella storia musicale degli ultimi cinquant’anni.
"Mi piace""Mi piace"
La musica degli anni Settanta per me ha raggiunto vette insuperabili. Magari la penso così perché sono una boomer…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Allora siamo in due…😇😁
"Mi piace""Mi piace"
non mi ricordo mai cosa è uscito quando
ma conosco cantanti più da Ottanta (pochissimi) in poi
"Mi piace"Piace a 2 people