La bella estate, pubblicata da Cesare Pavese nel 1949, un anno prima del suo suicido, fu l’opera che valse allo scrittore torinese la vittoria del Premio Strega nel 1950.
Tra i film presentati in anteprima al Locarno Film Festival c’è anche La bella estate, tratto dall’omonimo romanzo di Cesare Pavese. La regia e la sceneggiatura sono a cura di Laura Luchetti che ha spiegato di aver voluto realizzare un’opera sul “corpo di una ragazza che cambia e si trasforma, spinto dal desiderio di essere visto e amato”.

La pellicola è stata girata interamente in Piemonte, tra Torino e i laghi di Avigliana e Carignano. Nel ruolo delle due protagoniste, Ginia e Amelia, troviamo Yile Yara Vianello e l’esordiente Deva Cassel, figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel. L’uscita al cinema è prevista il 24 agosto 2023.
A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era cosí bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, e magari venisse giorno all’improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. – Siete sane, siete giovani, – dicevano, – siete ragazze, non avete pensieri, si capisce-. Eppure una di loro, quella Tina che era uscita zoppa dall’ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente, e una sera, trottando dietro gli altri, si era fermata e si era messa a piangere perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all’allegria.
Incipit del romanzo
La Bella Estate, film diretto da Laura Luchetti, è ambientato a Torino nel 1938 e racconta la storia della sedicenne Ginia (Yile Vianello), che spera in un futuro roseo e coronato di infinite possibilità, mentre sul suo presente si abbattono le ombre della Seconda guerra mondiale. Come ogni giovane della sua età, Ginia vorrebbe innamorarsi e inizialmente sembra aver trovato l’amore in un giovane pittore.
Quando incontra Amelia (Deva Cassel), una ragazza sensuale e provocante più grande di lei, Ginia viene trasportata negli ambienti artistici della Torino bohémien e si apre a un mondo tutto nuovo. Amelia è diversa dalle persone che lei finora ha incontrato e rende vana ogni sua certezza. Il rapporto tra le due protagoniste è ambiguo e pieno di sottintesi. Ben presto Ginia si ritrova divisa tra il dovere che spetta a una giovane della sua epoca e la scoperta di un nuovo sentimento che la confonde.
Travolta da qualcosa che non sa definire, Ginia nel corso dell’estate si arrende a questi sentimenti che tanto l’hanno confusa, trovando finalmente il coraggio di essere in tutto e per tutto se stessa.
Nel 1955, era stato tratto un film dal racconto Tra donne sole che concludeva il trittico pavesiano La bella estate (1949): si intitolava Le amiche e fu diretto da Michelangelo Antonioni sulla base di una sceneggiatura scritta da Suso Cecchi D’Amico e dalla scrittrice Alba de Céspedes.
Il tema centrale dell’opera è la scoperta di sé e la libertà di amare. La bella estate, la stagione piena, vista come momento della vita, il momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. L’attraversamento di quella sottile linea che divide un mondo fanciullesco, pieno di innocenza e aspettative, da quello disincantato degli adulti. Ginia sperimenta cosa significa avere un corpo, e capisce che non esiste una verginità perenne, né un lieto fine da favola casta. Pavese mette a nudo i rapporti tra le persone, raschiando via la patina edulcorata del finto romanticismo, e sottolineando le contraddizioni, le consapevolezze che via via si acquisiscono. La sua visione del mondo disincantata qui meglio di altrove riesce ad emergere con dolcezza, una dolcezza disarmante, non scevra dalla disillusione, dal realismo eppure venata di una dolente liricità.
È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l’innocenza. Si è disposti a soffrire.
Per ulteriori approfondimenti su Pavese e il cinema, vi rimando al mio post già pubblicato.


Sono molto curiosa di vedere il film che uscirà a fine agosto… Ma ti confesso che la mia curiosità più grande è Deva Cassel. Che sia bella, non ci sono dubbi, come pure che abbia respirato cinema sin dalla nascita… Ma riguardo a recitare, avrà preso dalla madre oppure del padre? 🤣
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Speriamo dal padre…. 😉😉😉
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Ovviamente!!!! 😀
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