Ecco alcune proposte di mostre a tema letterario che potrete visitare in questi primi mesi del 2024.

Italo Calvino e le fiabe italiane accompagnano i bambini italiani da sempre: lo scrittore sanremese raccogliendo le più belle fiabe italiane ha raccontato anche la nostra cultura. Dal 1954 al 1956 Calvino raccolse e riscrisse le più belle fiabe della grande tradizione italiana, regione per regione, mediandole con la propria creatività e le proprie abilità narrative, finendone egli stesso conquistato. Il risultato è un’opera che crea un immaginario straordinario, tuttora attuale e popolare.
L’esposizione segue fedelmente gli scritti dell’autore collegandole con le visioni di pittori suoi conterranei e da artisti, come Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci e tanti altri. Come la lunga collaborazione con Emanuele Luzzati, con le illustrazioni del maestro genovese e le produzioni RAI a cui Luzzati ha collaborato. Due i filoni principali: la presenza di artisti di cui Calvino ha scritto e la rappresentazione teatrale, nelle produzioni firmate insieme al conterraneo Luciano Berio, ma anche nella produzione scenica (per teatro e televisione) di un artista particolarmente caro a Calvino, Giulio Paolini. Sarà aperta al pubblico dal 13 ottobre 2023 fino al 4 febbraio 2024.

Il percorso espositivo, a cura di Eleonora Cardinale, pone al centro oggetti, documenti e libri dello scrittore mai visti, un Calvino inedito, che il visitatore per la prima volta può vedere attraverso materiali provenienti dalla biblioteca personale e dalle carte dell’autore, oggi conservate alla Nazionale di Roma, e dalle recenti acquisizioni della Biblioteca. Un modo per entrare nel laboratorio dello scrittore e conoscere come lavorava e leggeva, tra fogli di appunti, di schemi, stesure manoscritte in brutta e bella copia, dattiloscritte, e libri con tracce di lettura. Sarà visitabile fino al 26 gennaio.

Parole e immagini. Due direttrici costanti nell’opera di Orhan Pamuk, premio Nobel per la Letteratura nel 2006. Lo scrittore turco, architetto mancato, da sempre ritrae la sua Istanbul e il microcosmo che rappresenta (anche) attraverso fotografie, quadri e schizzi. Ora quei disegni “scarabocchiati” da note escono da una dimensione privata per essere esposti, dal 18 novembre al 17 marzo, al Labirinto della Masone a Fontanellato (PR). E vengono pubblicati anche in un volume, Ricordi di montagne lontane,traduzione di Margherita Botto, Einaudi.

La Galleria dell’Incisione di Brescia presenta «Orsi», un progetto espositivo volto a mettere in luce il legame tra il romanzo La famosa invasione degli orsi in Sicilia scritto e illustrato da Dino Buzzati (Belluno, 1906-Milano, 1972) e l’omonimo film d’animazione di Lorenzo Mattotti (Brescia, 1954).
Il libro per l’infanzia, pubblicato a puntate sul «Corriere dei Piccoli» e successivamente edito da Rizzoli nel 1945, si caratterizza per la fantasia tipica dell’intera produzione dello scrittore, che con le sue opere non soltanto si è inserito nel vivo della nostra letteratura, ma anche nel tronco della narrativa europea contemporanea. Attraverso la fiaba, che descrive la guerra tra il Granduca di Sicilia e Re Leonzio, sovrano degli orsi, l’autore riflette sulla natura del potere, sui temi della corruzione e dell’innocenza e sulla ricerca della felicità.
Insieme agli 11 studi a matita e pastello, per la maggior parte inediti, che accompagnano lo sviluppo testuale, è posta una selezione di tavole progettuali del film interamente ispirato allo scritto di Buzzati, che Mattotti ha presentato al Festival di Cannes nel 2019. Sarà aperta fino all’11 febbraio.

A cinquant’anni dalla scomparsa e dalla prima edizione italiana de Lo Hobbit, Roma ospiterà fino all’11 febbraio 2024 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea la grande mostra dedicata a John Ronald Reuel Tolkien, creatore della celebre epopea della Terra di Mezzo che ha plasmato una nuova mitologia per il mondo contemporaneo e lo ha reso uno degli autori più letti del pianeta.
TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore ci racconta il percorso umano, il lavoro accademico, la potenza narrativa, la forza poetica: un viaggio senza eguali che permetterà agli appassionati e al grande pubblico di essere introdotti nella grandezza di questo scrittore e di comprendere quanto la sua vita e la straordinaria conoscenza del mondo antico siano alla base del suo processo creativo.

Il Museo Paparella Treccia ospita, fino al 28 gennaio 2024, nella splendida cornice di Villa Urania, la mostra “Gabriele d’Annunzio e i suoi artisti”. Si potranno ammirare vari dipinti realizzati da grandi amici del Vate, che erano gli illustratori delle sue opere letterarie, nonché una serie di pregiati oggetti artistici e artigianali.

Sarà visitabile fino al 1° aprile 2024 presso lo Spazio Inn@vazione. L’esposizione, curata dal critico e storico del fumetto Federico Fiecconi e realizzata in associazione con il Charles M. Schulz Museum di Santa Rosa in California, intende regalare ai visitatori l’emozione di trovarsi a tu per tu con il creatore dei Peanuts, da molti riconosciuto come il più grande cartoonist del XX secolo, l’autore della “più lunga storia illustrata mai raccontata nella storia dell’umanità” per un totale di 17.897 strisce e tavole dedicate a Snoopy, Charlie Brown e al loro gruppetto di amici che Schulz pubblicò dal 2 ottobre del 1950 al 13 febbraio del 2000.
Uno spettacolare ambiente dal design “tutto Peanuts” offre al visitatore una serie di esperienze adatte a varie fasce di età. I contenuti sono interamente realizzati in inglese e in italiano per far apprezzare l’opera originale del Maestro americano (che curava anche il lettering delle vignette) e, allo stesso tempo, renderla comprensibile al pubblico più vasto e di interesse al pubblico più giovane. I bambini, che già conoscono alcuni dei Peanuts, in sala, avranno l’occasione di un incontro ravvicinato per scoprire le peculiarità dei personaggi più famosi, giocare con essi e anche provare a riprodurre i loro disegni seguendo il tratto di Schulz su di un tavolo retroilluminato.

A cento anni dalla nascita, in mostra il mondo fantastico, giocoso, scomodo e irriverente di Jacovitti.
Benito Jacovitti esordisce giovanissimo come autore di fumetti per poi diventare un importante nome di riferimento per il fumetto. Dal suo pennino e le sue tavole escono personaggi divenuti celebri nell’immaginario popolare, come Cocco Bill, Zorry Kid, Jack Mandolino, Tom Ficcanaso. Jacovitti ha pubblicato strisce su Il Vittorioso, il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi, e ha disegnato le vignette del Diario Vitt, che hanno accompagnato per più trent’anni (1949 – 1980) generazioni di giovani studenti italiani.
Due città, distanti e certamente diverse, unite nel segno di Benito Jacovitti (Termoli, 1923 – Roma, 1997) fuoriclasse del fumetto italiano e figura trasversale dell’editoria del secondo Novecento, gli rendono omaggio. Termoli e Roma hanno realizzato una mostra diffusa che ripercorre l’eccentrica parabola del mitico disegnatore, a partire proprio dalle due località legate alla nascita e alla morte di questo ineguagliato genio.
Il Macte – Museo di Arte Contemporanea di Termoli propone un itinerario che approfondisce in maniera giocosa le invenzioni tecniche e linguistiche dell’autore.
Visitabile fino al prossimo 24 febbraio 2024, la rassegna – dal titolo Jacovittissimevolmente. Tutte le follie di Jac! – presenta una folta selezione di tavole originali.
A Roma, al MAXXI, fino al 18 febbraio, sono circa 400 le tavole e le illustrazioni autentiche incluse nel percorso espositivo, che vanta anche una ricca serie di giornali, albi e libri anch’essi originali. A segnare l’inizio del tragitto di visita sono alcuni disegni risalenti al 1939, quando un giovanissimo Jac inizia a pubblicare vignette sul settimanale satirico fiorentino Il Brivido. Qui troviamo anche sei preziose tavole inedite, le uniche rimaste della storia I tre re, disegnate nel 1941 e dedicate ai massimi poteri del tempo: il Papa, il Re e Mussolini.
La mostra prosegue con le prime storie stampate su Il Vittorioso, celebre periodico dedicato ai fumetti, per poi condurre il pubblico nelle affollatissime Panoramiche, ricche di centinaia di figure e di battute, personificazione dell’Italia di quegli anni. Le pareti dello spazio centrale sono invece invase dai suoi cento personaggi: Giacinto corsaro dipinto, Oreste il Guastafeste, Battista l’ingenuo fascista, il celeberrimo Cocco Bill, Zorry Kid, Tom Ficcanaso, Occhio di Pollo, Pippo Pertica e Palla, la Signora Carlomagno, Microciccio Spaccavento e tanti altri eroi scanzonati. Alcune speciali sezioni della mostra sono inoltre dedicate a KamasuLtra, goliardica pubblicazione del 1977, e a Carosello, il programma televisivo a cui Jacovitti prestò la sua matita negli Anni Sessanta per una serie di animazioni e campagne pubblicitarie.
Non mi resta che augurarvi buon divertimento!
Illustrazione di copertina: opera di Franco Matticchio


Grazie Pina per la presentazione dei libri e per il ricordo festoso di Jacovitti. Buona notte
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Jacovitti è unico!!
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Grazie per aver condiviso queste informazioni!
Buona domenica
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Buona domenica anche a te!! 🤗
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🙏🤍🙏
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Al di là della mostra su Pamhuk… per chi non c’è mai stato consiglio vivamente una visita al Labirinto della Masone di Fontanellato, davvero suggestivo.
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È vero, un luogo intrigante….
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io sono stato alla mostra di tolkien ⭐
molto affollata ma avrei tolto alcune cosette e aggiunto altre ( o solo tolto alcune)
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Grazie per il feedback 👍
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