Oggi mi è arrivata la nuova box di Romanzi.it, la 16, dedicata e progettata con Voland editore: si chiama Caro, Vecchio Continente ed è coerente con la linea editoriale che tanto amo. Voland è una delle mie case editrici preferite, grazie a loro ho scoperto autori e romanzi stupendi, come Cronorifugio di Georgi Gospodinov, solo per citarne uno; un progetto editoriale che mi hanno fatto viaggiare per tutto il nostro continente, ogni volta regalandomi emozioni indelebili.

La box 16 di Voland propone tre diverse storie per raccontare l’Europa, crocevia di genti, arte e letteratura tra il suo Est, il suo Ovest e il suo baricentro meridionale. Le riflessioni avvincenti, folgoranti, ironiche e raffinate di tre grandi scrittori europei. Una selezione di tre romanzi per indagare un vissuto passato, presente e futuribile, attraverso personaggi memorabili e perfetti congegni narrativi, tra libertà di parola, scienza, mistero e religione.

Oggi, aprendo la confezione, vi giuro che stavo per svenire. Innanzitutto, la grafica: bellissima, ispirata alla pittura di Marc Chagall, uno degli artisti onirici, visionari, con profonde radici nella pancia dell’Europa. Quando ho visto le sue opere dal vivo nella mostra a Milano, vi assicuro ho provato delle emozioni fortissime. Dunque la grafica della box, del segnalibro e della rivista blurb! mi hanno particolarmente colpito.

Poi naturalmente i tre romanzi che contiene: una selezione stimolante che ci porta nel cuore dell’Europa, grazie a tre autori, tre stili e tre concezioni di opera letteraria assolutamente innovative e personali.

Febbre da fieno, di Stanislaw Lem, traduzione di Lorenzo Pompeo, pp. 208

Una serie di morti inspiegabili, un enigma dal gusto intellettuale in cui le regole del gioco sembrano chiare, eppure qualcosa sfugge sempre, le certezze divergono, i dati raccolti si contraddicono e il quadro generale rimane oscuro. L’ultima risorsa è un astronauta in pensione che, coinvolto nelle indagini, viaggerà tra Napoli, Roma e Parigi mettendo più volte a repentaglio la propria vita nel tentativo di risolvere il mistero.

Uscito in Polonia nel 1975, arriva finalmente anche in Italia Febbre da fienoStanisław Lem, autore dalla sconfinata cultura scientifico-umanistica, costruisce un congegno narrativo perfetto, unendo a un intreccio raffinato e avvincente una riflessione di carattere filosofico sul caso. Un racconto a tratti allucinante che fa tremare la solidità del mondo e, in un certo senso, mette in discussione le leggi che crediamo lo governino.

La mia recensione

Stanisław Lem (Leopoli, 1921-Cracovia, 2006) è considerato uno dei maggiori autori polacchi contemporanei, nonché il più importante scrittore non angloamericano di fantascienza. Nel 1972 il regista russo Andrej Tarkovskij si è ispirato al suo romanzo Solaris (1961) per girare l’omonimo film, riproposto nel 2002 in una nuova versione dal regista statunitense Steven Soderbergh. Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo: L’indagine del tenente GregoryCyberiadeMemorie di un viaggiatore spazialeIl pianeta del silenzioMicromondi.

Sindrome da panico nella Città dei Lumi, di Matei Vișniec, traduzione di Mauro Barindi, pp. 336

Un misterioso editore parigino senza casa editrice, il signor Cambreleng, tenta di istruire un manipolo di romanzieri e personaggi: Jaroslava, esule ceca; Pantelis Vassilikioti, scrittore fallito di multiple origini; Hung Fao, il Solženicyn cinese; la libraia Faviola, sensibile alle grida delle opere morenti; François, cacciato di casa dal proprio gatto; Georges e il suo cane Madox, con una grave dipendenza dai notiziari; Matei, profugo romeno, autore di una poesia capace di sovvertire l’ordine comunista.
Quando un giorno Jaroslava mostra al suo mentore una decina di quaderni zeppi di parole raccolte nei luoghi più diversi, dai cartelloni pubblicitari alla segnaletica stradale, dalle etichette dei vestiti ai pacchetti di sigarette, l’editore grida al capolavoro: il libro che racchiude Parigi, un insieme di parole vive in grado di salvare la letteratura…

Una folgorante riflessione sulla scrittura, spazio di libertà sempre da conquistare.

La mia recensione

Poeta, drammaturgo, romanziere, giornalista, Matei Vișniec è nato nel 1956 a Rădăuţi, nel nord della Romania. Trasferitosi nel 1987 in Francia per sfuggire alla censura di regime, è diventato negli anni il secondo drammaturgo romeno dopo Ionesco a imporsi nel panorama teatrale europeo. Sindrome da panico nella Città dei Lumi, suo secondo romanzo, è stato tradotto in francese, russo, ungherese e bulgaro. Voland pubblica anche Il venditore di incipit per romanzi (vai alla mia recensione).

Sacro niente, di Giovanni Bitetto, pp. 256

In un meridione dimenticato da tutti ma non da Dio, la morte, il lutto e l’amore si intrecciano ai piedi di un blocco di marmo: una statua di Padre Pio si fa portavoce delle esistenze di uomini e donne comuni, non assolve, non giudica, può solo ascoltare le storie che gli vengono affidate e restituirne ogni singolo dettaglio. Un padre, un figlio, un’amante, un autista, un barbiere, personaggi ordinari eppure universali, confessano al santo i propri tormenti, le sofferenze, ma anche i peccati e le abiezioni.

Il sacro niente delle loro vite diviene un pretesto per scandagliare l’animo umano, per indagare a fondo pulsioni e sentimenti, nell’eterno tentativo di dare un senso all’esistenza.

La mia recensione

Insegnante, scrittore e giornalista culturale, Giovanni Bitetto (Terlizzi, 1992) ha scritto di letteratura e società per numerose testate online. Ricopre il ruolo di editor in “NEA Magazine”, rivista di letteratura e fotografia. Con il suo romanzo d’esordio Scavare (Italosvevo, 2019) ha vinto il Premio POP della Fondazione Mondadori.

Nella box si trova anche la rivista blurb!, una novità, nel formato, rispetto al passato. Abbandonato il formato del posterzine, ora è una vera e propria rivista, curata dalla redazione di romanzi.it e allargata a collaborazioni esterne. Nicola Piccoli, nel suo editoriale fornisce un approfondimento sulla linea editoriale e le novità del 2024.
Il numero di blurb! che troviamo nella box 16, contiene una bella intervista a Daniela Di Sora, Lady Voland, a cura di Alberto Rosa.

Daniela Di Sora

Troviamo poi la presentazione dei romanzi contenuti nella box, un approfondimento su Matei Vișniec a cura di Michele Crescenzo, un interessante articolo/intervista a Livia Lommi, redattrice di Voland, sul mestiere del redattore editoriale, la presentazione di due librerie, la Risvolti di Roma e la Fieschi di Lavagna, e tanto altro (non voglio anticiparvi proprio tutto…).

Completano la box due gadget utilissimi: il segnalibro Voland che riprende l’illustrazione della box, e i post-it colorati che vi serviranno durante la lettura per fissare i pensieri, marcare le citazioni, ecc.

Nei prossimi giorni leggerò i romanzi e posterò le recensioni, per cui seguitemi per non perdere nulla!!

Intanto vi lascio il LINK alla box 16, e il LINK al mio codice sconto riservato, del valore di 5 euro. Non aspettate troppo ad ordinare la box, è così stupenda che andrà a ruba!
Date un’occhiata anche al mio post di qualche giorno fa in cui vi ho riassunto le novità di romanzi.it per il 2024. Non sono bellissime le tazze letterarie?

La box 16 di Voland e Romanzi.it