Come pagine di un libro che ogni anno svela momenti di storia pubblica e privata ad un ampio pubblico, domenica 26 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI). Oltre 450 le proprietà visitabili gratuitamente in tutta la Penisola: castelli, rocche, ville, parchi, giardini che accoglieranno tutti coloro che vorranno immergersi in luoghi ed atmosfere senza tempo.
Trascorrere questa giornata in un tour di visite è come entrare in una favola. Le dimore che aderiscono al circuito sono tante, distribuite sul territorio e meravigliose. Potete scegliere un itinerario in base a diversi criteri: la vicinanza alla vostra abitazione, la predilezione per un genere – castelli, ville, parchi -, la curiosità legata a temi o personaggi. Insomma, qualsiasi modalità decidiate di seguire, il risultato non cambia: vi regalerete la possibilità di godere di tanta bellezza, di passeggiare nel tempo, di arricchire le vostre conoscenze.
Trenta le dimore aperte in Piemonte. Sette le proprietà che aprono per la prima volta, quattro delle quali associate da quest’anno, a cui si aggiunge a Torino, la Casa Museo Faà di Bruno che fa parte dell’Ass.ne Nazionale Case della Memoria.
Fra le neo-associate, Villa Pastrone, residenza della Val di Lanzo (TO) che fu il Buen ritiro del regista Giovanni Pastrone, considerato il padre fondatore del cinema muto. Dopo anni di anni di abbandono, dal 2023 sta tornando a vivere recuperando gli affreschi, i manufatti lignei e tutti gli apparati decorativi.
Nel cuneese, ben tre le nuove associate che debuttano nel circuito. Villa Corinna, a Villanova Mondovì, cascinale del ‘700 poi convertito in residenza estiva, caratterizzata da un giardino all’inglese con una grande varietà di scorci; il Castello della Margarita, nell’omonima località a pochi chilometri da Cuneo, Fossano e Mondovì. Ampliato a fine ‘600, conserva l’impianto a ferro di cavallo e il giardino progettato da un allievo di Le Nôtre, artefice dei giardini di Versailles. A Savigliano, Palazzo Muratori Cravetta, restaurato nel 2010, e che in sé accorpa tre proprietà nobiliari, memorie e ricordi di storia sabauda. Fra queste mura, dove soggiornarono nel 1515 Francesco I, Re di Francia e nel 1536 l’Imperatore Carlo V , nel 1630 morì il Duca Carlo Emanuele Idi Savoia.
“Siamo felici che in Piemonte ci siano tante nuove adesioni di giovani, che hanno preso in mano la gestione e il mantenimento delle dimore e portano freschi entusiasmi e nuove visioni per il futuro – dichiara Sandor Gosztonyi, presidente ADSI, Sez. Piemonte e Valle d’Aosta -. I proprietari sono custodi da secoli di eccellenze che costituiscono al contempo una grande opportunità per il futuro italiano, un futuro sostenibile, diffuso sul territorio, non delocalizzabile, all’insegna di quella bellezza e cultura che contraddistinguono il nostro Paese nel mondo. Ogni dimora contribuisce a tenere in vita il tessuto economico locale (storia, turismo, antiche lavorazioni artigiane, tradizioni,… n.d.r) con attività che migliorano la vivibilità del territorio e valorizzano le peculiarità locali, spesso uniche”
Vi consiglio di consultare il portale (di cui sotto trovate il link) e di pensare al vostro itinerario.
Dettagli su ogni dimora e modalità di prenotazione delle visite, al link: https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/eventi-dimore/414406/
ALESSANDRIA

- Castello Sannazzaro, Giarole-visita della chiesa di San Giacomo, il parco, le cantine, la
scuderia, i sotterranei e il cortile interno - Castello di Borgo Adorno, Cantalupo Ligure– si visitano il giardino e il castello con la
collezione di arte contemporanea Clemen Parrocchetti - Castello di Piovera, Alluvioni Piovera– visita libera del parco,delle ex cantine vinicole e
dei musei esterni nel parco - Castello di Tagliolo, Tagliolo M.to – visita della Corte inferiore, corte superiore, la
Bigattiera, sala delle armi, cantine, borgo medievale. Riapre dopo anni per la Giornata
Nazionale ADSI - Tenuta La Marchesa, Novi Ligure– visita di giardini, cappella, limonaia con museo del vino,
cantina del XVII secolo e cantina moderna, sala di degustazione, lago della Tenuta

ASTI

- Castello di Robella – visita del parco e della torre con la specola. Saranno presenti,
inoltre,un mercatino di libri ed oggetti e degli stand di prodotti gastronomici locali. - Castello San Marzano Oliveto – visita del parco, cantina e piano nobile del castello.
BIELLA

- Palazzo La Marmora, Biella– visita del primo piano del palazzo casa-museo: lo scalone di
ingresso con la sua vetrata dipinta, il Salone da ballo settecentesco affrescato a trompe
l’oeil dai fratelli Galliari, la ex-Sala del Biliardo che oggi ospita una mostra sui Quattro
generali - Villa Era, Vigliano Biellese – visita del piano terra della Villa, il laboratorio di Davide Furno,
la cantina dei vini, il parco, il vigneto e la Cascina il Chioso.
CUNEO

- Castello della Margarita, Margarita – visita della cappella e di una parte del piano
terra.NUOVO SOCIO - Castello di Sanfré – visita del parco e dell’antica scuderia
- Palazzo Muratori Cravetta, Savigliano – interamente aperta al pubblico NUOVO SOCIO
- Tenuta Berroni, Racconigi – visita del Parco e di alcuni saloni della Villa
- Villa Corinna, Villanova Mondovì – visita del cortile, del portico e dei due salotti con
affaccio sul parco. NUOVO SOCIO - Villa Oldofredi Tadini, Cuneo – si visita la cappella privata
NOVARA

- Casa Cobianchi, Boca – visita di alcune sale di rappresentanza e del parco con concerto
finale - Podere ai Valloni, Boca- passeggiata nel vigneto e visita alle cantine di vinificazione ed
invecchiamento (bottaia). - Villa Motta, Orta San Giulio – visita guidata del parco
TORINO

- Casa Lajolo, Piossasco – visita degli interni della casa storica e del giardino e orto-giardino
- Castello di Marchierù,Villafranca Piemonte – vistadi parco, cappella gentilizia e antiche
scuderie - Palazzotto Juva, Volvera – visita del giardinoedella parte agricola della dimora
- Castello Provana di Collegno – visita di parco e sale del piano terreno del castello, con
mostra sulla creazione del Principato del Piemonte e sulla Principessa Mafalda - Castello di Pavarolo –visitadiparco, antica ghiacciaia, e piano terreno del castello
*il Comune partecipa con degustazioni, workshop e altre aperture in paese come lo Studio-
Museo Felice Casorati,il giardino botanico, la casa del pittore Felice Casorati e il giardino
di Villa Enrichetta. - Castello Galli della Loggia,La Loggia – visitadel giardino e salone centrale del castello. Nella
corte interna sarà allestita una mostra - Villa Malfatti, San Giorgio Canavese–visita guidata del parco.
- Castello di Barone – visita del giardino e piano aulico del castello
- Museo Francesco Faà di Bruno – Torino – già dimora di uno dei Santi Sociali torinesi
NUOVI SOCI E NUOVE APERTURE - Villa Pastrone, Groscavallo –visita delParco e dépendance della villa. NUOVO SOCIO
- Villa le Peschiere, Pinerolo – visita del parco con le facciate esterne restaurate della villa e
la corte rustica NUOVA APERTURA - Castello di Villar Dora, Villar Dora- visitadel giardino e alcuni saloni del piano nobile.
*Il comune partecipa con mercatini evisite ad alcune chiese del paese. NUOVA APERTURA


I “NUMERI” DI UN’INDUSTRIA NON DELOCALIZZABILE
In Italia, dei 37mila immobili storici identificati, sono oltre 8.200 le dimore private abitualmente aperte al pubblico. Cifra che supera lo stesso numero dei comuni italiani (7.901) e che indica quindi la presenza di più di una dimora per località. Non è un caso quindi che dimore storiche costituiscano “il più grande museo diffuso d’Italia”. Testimoni di arte e storia di ogni epoca, custodiscono e preservano un patrimonio d’immenso valore sociale, risorsa culturale ed economica per i territori di appartenenza e lo stesso Paese. Una ricchezza non comune a molti Paesi e che per l’Italia rappresenta la più estesa industria culturale.
Il 28% delle dimore, infatti, si trova in comuni sotto i 5.000 abitanti (il 70% dei comuni italiani) il54%in centri abitati con meno di 20.000 abitanti ed il 31,3% in aree prossime alle città. Più di una dimora su tre si trova all’interno di un borgo storico, una su quattro in area rurale. Se adeguatamente valorizzate possono quindi rappresentare uno stimolo per la ripartenza dei piccoli centri garantendo un ritorno positivo per le attività produttive locali che sono sempre più in difficoltà. Le aree interne – pari al 58% del Paese, in cui vivono 13 mln di persone – sono sempre più povere e prive di servizi a causa di uno spopolamento che va ben oltre l’attuale calo demografico.
ALLA SCOPERTA DI LUOGHI E DELIZIE DI UN PIEMONTE INSOLITO
Il turismo di prossimità, che negli ultimi anni ha registrato una crescita della capacità di spesa, per i borghi rappresenta l’occasione per preservare l’autenticità di luoghi, ma anche per favorire lo sviluppo delle comunità locali, grazie alla nascita di piccole imprese e la realizzazione di iniziative culturali.
La Giornata Nazionale ADSI rappresenta quindi un’occasione unica per sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese, oltre che per riscoprire le bellezze italiane.

L’iniziativa, giunta quest’anno alla XIV edizione, è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Ministero della Cultura.
Partner ai quali, per il Piemonte, si aggiunge il sostegno di Reale Mutua e i patrocini della Città Metropolitana di Torino e delle Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Novara.

Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. Nata nel 1977, l’Associazione conta attualmente circa 4500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico e artistico del nostro Paese. L’Associazione promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, affinché tali immobili, di valore storico-artistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.


Ma che meraviglia!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il nostro paese è davvero pieno di gioielli, ed è bello che siano valorizzati e resi fruibili al pubblico.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie dell’informazione, giusto ieri sono stato a cena in un castello! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che bello!
"Mi piace""Mi piace"