Il caldissimo mese di agosto è già pronto per andare in archivio, insieme alle letture – belle – che l’hanno accompagnato. A quanto pare, però, il caldo non ha intenzione di mollare la presa e questa è una buona notizia per chi ha scelto settembre per fare le vacanze. Lo sarà un po’ per chi deve rientrare in città e al lavoro.
Quanto verde tutto intorno e ancor più in là
Sembra quasi un mare l’erba
E leggero il mio pensiero vola e va
Ho quasi paura che si perda
Per iniziare bene il mese non c’è altro da fare che ri-ascoltare un brano storico, bellissimo, ormai entrato nella storia della musica: Impressioni di settembre, la celebre canzone della Premiata Forneria Marconi, uscì a ottobre, scritta da Giulio Rapetti Mogol, Mauro Pagani, Franco Mussida. Era il 1971, e il singolo in cui era contenuta era il primo del gruppo. Fu la prima canzone italiana in cui venne utilizzato il celebre sintetizzatore moog, tra gli strumenti distintivi del rock della fine degli anni Sessanta e dell’inizio dei Settanta, ed ebbe un grande successo fin da subito.
Nel mese di agosto ho letto parecchio, tra libri, giornali, blog. Ecco i libri letti:

Ferzan Ozpetek, Cuore nascosto
Paolo Cognetti, Giù nella valle
Milena Palminteri, Come l’arancio amaro
Siri Hustvedt, Ricordi del futuro
Claudio Morandini, La conca buia
Ernesto Franco, Storie fantastiche di isole vere
Mónica Gutiérrez, La libreria del signor Livingstone
Carolina Bandinelli, La più brava
Molte belle letture, un mese soddisfacente! Tra esse, quella che più mi ha tenuta in scacco è:

Il romanzo d’esordio di Carolina Bandinelli è davvero sorprendente, uno di quei libri capaci di mettersi in dialogo con chi lo legge, che sanno sintonizzarsi su frequenze capaci di fare vibrare le corde più recondite, di sollecitare pensieri e auto-analisi.
Edito da Nutrimenti nella collana Greenwich Extra, curata da Giulia Caminito, Paolo Di Paolo e Alessandro Mari, è un viaggio introspettivo, un’immersione nella complessità di una donna contemporanea, Emma, con le sue contraddizioni, le sue aspirazioni, le sue fragilità, alle prese con le grandi domande dell’esistenza: l’identità, l’amore, la maternità, la realizzazione personale.
La narrazione è imperniata su una singola giornata – la dedica del libro crea una liason letteraria importante -, tra andata e ritorno da Coventry, in attesa della cena che deve organizzare per la sera, a casa sua, con le sue amiche storiche. Una cena, anzi una reunion, verso cui Emma prova sentimenti contrastanti. Da un lato è felice di rivedere le persone che hanno avuto un ruolo importante nella sua vita. Dall’altro teme il confronto con loro, che ritiene più compiute, più avanti nelle scelte, già assestate nella vita di coppia, con dei figli, insomma “le più brave”, mentre lei si percepisce ancora irrisolta, con mille dubbi e domande su se stessa, sui suoi desideri, sui suoi progetti per il futuro, sul volere o no la maternità. Le reunion di solito sono il momento dei bilanci ed è proprio questo che Emma teme, di dovere dare spiegazioni in merito alle sue scelte o non-scelte, di fare un bilancio, di mettersi in confronto con le amiche, di mettersi a nudo, di prendere delle decisioni che possono indirizzare in modo irreversibile la sua vita.
Vista da fuori, Emma è una donna di successo, expat a Londra, docente universitaria, sessualmente libera da condizionamenti. Eppure, dietro questa facciata, si nasconde una donna fragile, in cerca di un senso più profondo alla sua esistenza. A questo punto della sua vita, sente che qualcosa sta cambiando in lei, ma sente anche di non avere il controllo per indirizzare quel cambiamento, percepisce un terreno scivoloso di dubbi, di “what if”, di come sarebbe diversa adesso la sua vita se avesse fatto altre scelte, di quanto la libertà di scegliere sia realisticamente possibile, o illusoria.
La scrittura di Bandinelli è fluida, ironica, a tratti pungente. L’autrice utilizza un linguaggio semplice e diretto, ma al tempo stesso ricco di sfumature. I personaggi sono ben delineati, credibili, e le loro voci si alternano creando un mosaico complesso e affascinante.
E voi che mi dite? Avete letto bei libri, capaci di farvi stare bene? Qual è il migliore?



Io ho letto L’IRA DI DIO di Costanza Di Quattro. È scritto in maniera magistrale , i sentimenti e i personaggi sono tratteggiati in maniera accurata e danno vita ad una storia semplice ma che non si dimentica facilmente. Consigliatissimo !!!!!!
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Grazie per il consiglio!!!
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Grazie 🙏 💖🐈⬛
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A te 😇🤗
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Ho letto molti libri, in agosto, alcuni però mi hanno delusa, come Il vecchio al mare di Starnone. Forse quello che mi è piaciuto di più è stato Magnifico e tremendo stava l’amore, di Maria Grazia Calandrone.
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Vorrei leggerlo anch’io, mi piace come scrive.
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E’ veramente molto brava, mi è piaciuto anche Dove non mi hai portata. Sa scrivere di cose drammatiche senza cadere nel patetico o nel sensazionalismo.
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