Ogni lettore che si innamora di un romanzo ha un sogno: essere il protagonista del proprio libro preferito, vivere le vicende incredibili di un personaggio anche se, o forse proprio perché, si sa che la maggior parte delle volte è solo frutto dell’immaginazione. Se questo vale per i personaggi – e le loro vicende – spesso i luoghi dove tutto si svolge sono reali, dunque ai lettori non resta che immergersi in quelle località per rivivere almeno le atmosfere.
Capita anche a voi? Quale romanzo vorreste ripercorrere attraverso i luoghi?
Ecco qualche spunto, chissà che magari durante una vacanza non vi troviate a passare proprio da lì… A tale proposito, vi segnalo questi libri:
Guida tascabile per maniaci dei viaggi letterari, edizioni Clichy 2022,
Atlante dei paesaggi letterari di John Sutherland, edito da Rizzoli 2019
Luoghi letterari di Sarah Baxter edito da Giunti 2021



Rimaniamo in Italia con L’amica geniale, la saga italiana più tradotta all’estero: la storia toccante di amicizia e riscatto tra Lila e Lenù, le due bambine hanno fatto conoscere il centro storico di Napoli e i suoi rioni nel mondo.Il quartiere dove nascono e crescono le due protagoniste esiste davvero: è nella periferia Est del capoluogo campano e si chiama rione Luzzati, a pochi passi dalla fermata metropolitana Gianturco: qui si trovano anche la parrocchia della Sacra Famiglia e la scuola elementare frequentate dalle due bambine, la biblioteca rionale e il tunnel che porta al mare, in fondo al quale Lena e Lenù non arriveranno mai.
La loro storia si dipana intorno ad altri punti cardinali della città: il “rettifilo”, cioè corso Umberto I, dove Lila compra il suo abito nuziale; piazza dei Martiri, una delle più belle di Napoli, nel quartiere di Chiaia, dove poi apre il suo negozio di scarpe; via Caracciolo, il lungomare da cui Lenù ammirava il Vesuvio.
Il Gattopardo, l’affresco-capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, immortalato poi nel film omonimo di Luchino Visconti, ci porta in Sicilia.
Molti dei luoghi descritti dall’autore sono frutto della sua immaginazione, ma liberamente ispirati, per sua stessa ammissione, a monumenti e paesaggi reali: ritroverete le atmosfere mistiche e rigorose di Donnafugata a Palma di Montechiaro, comune d’origine della famiglia Tomasi di Lampedusa; potrete visitare la dimora signorile che ha ispirato quella in cui sono ambientate alcune scene memorabili del libro a palazzo dei Filangeri di Cutò, a Santa Margherita di Belice, in provincia di Agrigento. Si può fare anche una tappa a palazzo Salina, dove il romanzo inizia, attualmente villa Lampedusa, a San Lorenzo Colli, alle porte della città; dare uno sguardo a palazzo Gangi, nel centro storico, dove Luchino Visconti girò la sontuosa sequenza del ballo, e infine una passeggiata tra le chiese e i palazzi della Kalsa, dove il regista ambienta gli epici scontri tra garibaldini e borbonici:
Sempre in Sicilia ci conduce Andrea Camilleri, precisamente a Vigàta: la città immaginaria in cui si svolgono le vicende del Commissario Montalbano, altro non è che Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, città natale di Andrea Camilleri; nel 2003 l’amministrazione comunale della città ha deciso di aggiungere, previa autorizzazione di Camilleri e per motivi turistici, la dicitura “Vigàta” nei cartelli di “benvenuto”; tale decisione è stata revocata dall’amministrazione comunale nel 2009.
Dietro alla geografia mascherata delle Otto montagne di Paolo Cognetti ci sono sicuramente le vallate e i ghiacciai al confine tra Piemonte e Val D’Aosta; il paesino immaginario di Grana, dove nasce il sodalizio tra i due protagonisti, è probabilmente la frazione di Graines in Val d’Ayas, nel comune di Brusson, in Val d’Aosta, dove Cognetti trascorre gran parte dell’anno.
Nelle scalate descritte nel romanzo si citano i ghiacciai del Garstelet e del Lys, i rifugi Gnifetti e Mezzalama.
Ricordate Don Camillo e Peppone? Il romanzo è opera di Guareschi – Mondo piccolo – ed è ambientato a Brescello: Brescello è il paese “della Bassa, vicino al Po” in cui sono ambientati anche tutti i film del parroco Don Camillo e dell’inseparabile nemico/amico Peppone, ispirati alla serie di racconti scritti da Guareschi; nella piazza del paese, ci sono anche le statue celebrative dei due personaggi.
Uscendo dai confini nazionali, naturalmente ci vengono in mente le città dove sappiamo essere ambientate molte opere: Londra, Parigi, Dublino, New York… e via discorrendo. Per cercare i luoghi iconici di ambientazione vi suggerisco di consultare le suddette guide. Io, invece vi porto a spasso così:
Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, ci porta a Aracataca, in Colombia: la cittadina colombiana che ha dato i natali allo scrittore, è stata l’ispirazione per descrivere Macondo, il “villaggio di venti case di argilla e canna selvatica”, luogo in cui è ambientato il romanzo.
La scrittrice J.K. Rowling scrisse la maggior parte della saga di Harry Potter mentre si trovava a Edimburgo. I fan sono soliti immaginare che la scuola di Hogwarts possa avere le sembianze del castello di Edimburgo, la capitale scozzese.
Il celeberrimo romanzo Camera con vista, di Edward Morgan Forster, ambientato a cavallo tra Ottocento e Novecento, ci porta a Firenze. In realtà quella camera non esiste, ma sappiamo che l’albergo dove soggiornava lo scrittore, sul lungarno delle Grazie, doveva essere molto simile.
Sono però reali e visitabili tutti gli altri luoghi iconici del libro e del film che James Ivory ne ha tratto: Santa Croce, i tondi dei Della Robbia, presso l’Ospedale degli Innocenti e piazza della Signoria, luogo di smarrimento per Lucy, punto d’innesco di una rivelazione che si consumerà poi sulle spettacolari colline di Fiesole.
Sulla strada di Jack Kerouac, ci fa volare a San Francisco: “Mi sembrò che fossero passati solo pochi minuti quando cominciammo ad attraversare le colline davanti a Oakland e all’improvviso da una cima ci apparve il panorama della bianca, favolosa San Francisco sui suoi undici colli mistici, con il Pacifico azzurro e il muro di nebbia che avanzava sull’acqua del campo di patate e il fumo e il luccichio dorato del tardo pomeriggio del tempo”. Non vi fa sognare la città?
In Viaggio al centro della terra di Jules Verne ci trasportiamo in Islanda. Il ghiacciaio islandese Snaefellsjokull ricopre il vulcano da cui i protagonisti del Viaggio al centro della Terra raggiungono le foreste preistoriche sotterranee. Dista un centinaio di chilometri da Reykjavík.
Il libro della giungla, con cui Rudyard Kipling vinse un Premio Nobel per la letteratura, racconta le avventure di Mowgli e degli animali selvaggi che incontra sul suo cammino; la trama si svolge a Seonee, ovvero il distretto di Seoni, nello stato di Madhya Pradesh nell’India centrale.
Ovviamente ce ne sono tantissimi altri… ve ne viene in mente qualcuno che vi ha particolarmente suggestionato?



Che bei titoli hai menzionato! E che luoghi interessanti. Mi è sempre piaciuto Cent’anni di solitudine e Camera con vista è uno dei miei film preferiti.
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Ciao Luisella, nei libri che ho proposto c’è davvero tutto un mondo di richiami letterari e luoghi che rapiscono i lettori…
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Quando ci sono stato, mi sono reso conto di quanto Londra avesse avuto importanza nella formazione del mio immaginario, anche e soprattutto per i tantissimi romanzi e racconti (prima di tutto quelli di Sherlock Holmes, che mi hanno insegnato a leggere) ambientati lì che ho letto: è stata una rivelazione talmente fulminante che ho deciso di “chiudere il cerchio” ambientando un racconto del mio blog nella capitale inglese :-).
E poi, non parliamo di romanzi, ma la Granada di Garcia Lorca mi è entrata dentro. Quando ci sono stato, ho detto a chi mi accompagnava: non ci sono venuto con te, io qui ci sono già stato. È da quando ho diciotto anni che cammino per queste strade.
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Che belle cose hai detto!! È vero anche per me, camminare in luoghi in cui sono stata leggendo un romanzo è una emozione speciale, unica.
E su Lorca, beh tocchi un tasto che mi scatena una tempesta di emozioni 💙💙💙
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che bello questo articolo! anche a me piace viaggiare tra le pagine dei libri (oltre che nel mio tempo libero!) e sono stata a Salvador de Bahia perché avevo letto i romanzi di Amado (e li ho cercati per tutte le stradine, desiderando anche mangiare i piatti che descriveva).
un viaggio che vorrei fare è sulle orme di Maugham nel Sud Est Asiatico, con alla mano l’ormai introvabile “Il signore in salotto” in cui parlava proprio dei suoi viaggi nelle colonie britanniche di allora.
tra i volumi che parlano di libri e viaggi ti segnalo una delle ultime uscite di L’ippocampo, ovvero “Scrittori in viaggio” (qui se vuoi dare un’occhiata: https://www.ippocampoedizioni.it/libro/9788867228256) e che desidero moltissimo da quando l’ho visto, credo me lo regalerò per il compleanno.
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Grazie per avere citato questo volume molto bello. Anche “Una stanza tutta per sé”, di Alex Johnson, illustrato da James Oses, sempre edito da è molto bello.
A proposito di Maugham, hai letto “La casa delle mille porte”, di Tan Twan Eng, edito da Neri Pozza? E’ molto bello, lo avevo recensito l’estate scorsa.
Ciao, e grazie per avere condiviso questi tuoi pensieri.
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non l’ho ancora letto, però l’ho comprato e attende il suo momento 🙂
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