Abu Avrahàm. Incontrarsi oltre la storia è il nuovo libro di Manuel Bonomo Morzenti in uscita il 3 maggio per Enrico Damiani Editore. Una avvincente saga – ispirata a una storia vera – nella quale una famiglia araba e una ebraica si incontrano oltre la storia, nel nome di un unico padre.

Abu Avrahàm Incontrarsi oltre la storia, di Manuel Bonomo Morzenti, Enrico Damiani Editore, pp. 208

All’inizio del Novecento, quando tutto è ottomano e ancora non si distingue fra Palestina e Israele, un bambino arabo di nome Yussuf, testardo e sognatore, scappa dal suo villaggio e arriva a Gerusalemme. Nella Città Santa viene accolto nella casa di un commerciante ebreo e si innamora di Leah e dei suoi occhi verdi: ne nascerà una famiglia di sangue misto.
Ma dopo la Seconda guerra mondiale, la frattura provocata dalla nascita dello Stato di Israele spinge Yussuf a fuggire nuovamente. E a tornare a “casa”, nel suo villaggio d’origine. Lì si costruirà una seconda famiglia, con una moglie araba, Maryam, e una discendenza altrettanto numerosa. Della sua vita precedente rimarranno solo delle dicerie e la kunya, quel particolare nome arabo che lega il padre al proprio primogenito: Yussuf sarà così per tutti Abu Avrahàm, il “padre di Avrahàm”, il primo dei figli – ebreo per parte di madre – lasciati a Gerusalemme.

Le due discendenze vivranno così separate per oltre mezzo secolo, divise da una Storia inclemente. Sarà Ismail, il primogenito palestinese di stanza a Roma, a riprendere le fila della vicenda di Abu Avrahàm e a svelare l’enigma impresso nel suo nome: figli e nipoti, tra cui l’irrequieto Sami, finiranno per incontrarsi e, loro malgrado, per riconoscersi, in un gioco di avvicinamenti timidi e allontanamenti sofferti. A unirli, nonostante tutto, ci sarà sempre la consapevolezza innegabile di condividere lo stesso sangue, la stessa memoria.

Manuel BonomoMorzenti è docente, giornalista, scrittore e viaggiatore. Attualmente, insegna inglese in un liceo di La Spezia. Ha scritto per l’edizione bresciana del “Corriere della Sera” occupandosi di cultura, immigrazione, viaggi e montagna. Ha pubblicato Germogli africani (SVI, 2011), una ricerca linguistica svolta sul campo in Karamoja nel nord dell’Uganda, il diario di viaggio Gelataio a Bombay (Gam, 2014), in cui racconta dell’esperienza di lavoro al bancone di una gelateria nella capitale indiana, e il saggio Nel segno della Cometa. Brescia e Betlemme: storia di una amicizia (Gam, 2020), che ricostruisce la storia delle relazioni tra le due città gemellate.