Sono stati assegnati i premi Pulitzer del 2022,; famosi soprattutto per il giornalismo, i premi sono assegnati anche per le categorie musica e letteratura. Il premio Pulitzer fu istituito nel 1917 in memoria del giornalista Joseph Pulitzer e oggi l’assegnazione dei premi è curata dalla Columbia University di New York.

LETTERATURA, TEATRO E MUSICA

General Non-Fiction – Saggistica
Invisible Child di Andrea Elliott, giornalista del New York Times: parla della vita di una ragazza adolescente afroamericana che vive da senzatetto a New York.

Fiction
The Netanyahus, romanzo di Joshua Cohen, prende spunto dalla visita che il padre dell’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Benzion Netanyahu, fece negli Stati Uniti degli anni Cinquanta per parlare di identità ebraica, carriera accademica e molto altro. Il romanzo ha per sottotitolo «Racconto di un episodio minore e in definitiva anche trascurabile nella storia di una famiglia molto famosa». Il libro aveva già vinto il National Jewish Book Award for Fiction 2021. Nominato da Granta uno dei migliori romanzieri americani nel 2017, Cohen in Italia è pubblicato da Codice Edizioni; è autore di romanzi (Il libro dei numeri, 2019, Un’altra occupazione, 2018), storie brevi (Quattro nuovi messaggi, 2021) e saggi.

History – Storia
Cuba: An American History della storica Ada Ferrer.

Biography or Autobiography – Biografie e autobiografie
Chasing Me to My Grave, un’autobiografia dell’artista Winfred Rembert messa insieme dalla filosofa Erin I. Kelly.

Poetry – Poesia
Franks: sonnets, raccolta della poetessa statunitense Diane Seuss.

Music – Musica
La composizione “Voiceless Mass” del musicista da camera Raven Chacon.

Drama – Teatro
Fat Ham, opera teatrale di James Ijames.

GIORNALISMO

Il Washington Post ha vinto il Premio Pulitzer per il giornalismo di servizio pubblico, “per la copertura dell’insurrezione del 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti”, l’attacco alla democrazia per un anno tumultuoso che ha visto anche la fine della guerra più lunga degli Stati Uniti, in Afghanistan. Menzione speciale “ai giornalisti ucraini”, riconoscendo “il loro coraggio, resistenza ed impegno, nel coprire l’invasione russa in corso”, partita all’inizio di quest’anno. Lo scorso agosto, il consiglio del Pulitzer aveva concesso una citazione speciale ai giornalisti afgani, che rischiavano la loro incolumità per contribuire a produrre notizie ed immagini dal loro stesso paese, dilaniato dalla guerra.

Premiati anche i racconti sul ritiro degli Stati Uniti dal’Afghanistan con il ritorno della presa dei talebani sul paese: l’altro premio assegnato nella fotografia delle “ultime notizie”, è andato al corrispondente e fotografo del Los Angeles Times, Marcus Yam: “per il lavoro relativo alla caduta di Kabul.” Il New York Times ha vinto invece nella categoria dei reportage internazionali, “per aver riportato difficili resoconti ufficiali, delle morti di civili a causa degli attacchi aerei statunitensi in Siria, Iraq e Afghanistan”.

Gli altri vincitori:

Il “Tampa Bay Times” ha vinto il premio per la cronaca investigativa per “poisoned” (avvelenato), un servizio di approfondimento su una fabbrica di piombo inquinante. Mentre il “Miami Herald” ha vinto il premio per le ultime notizie, per il suo lavoro che ha coperto il crollo mortale della torre del condominio Surfside, mentre The Better Government Association ed il “Chicago Tribune”, hanno vinto il premio per i reportage locali per i servizi su “Deadly fires, Broken promises”: una inchiesta sulle mancanze nell’applicazione delle norme di sicurezza antincendio.