Ah che bello, bisognerebbe proprio fotografarlo!” E già siete sul terreno di chi pensa che tutto ciò che non è fotografato è perduto, che è come se non fosse esistito e che quindi per vivere veramente bisogna fotografare quanto più si può e per fotografare quanto più si può bisogna: o vivere in modo quanto più fotografabile possibile, oppure considerare fotografabile ogni momento della propria vita.
La prima via porta alla stupidità, la seconda alla pazzia.

L’avventura di un fotografo

Gli amori difficili è una raccolta di quindici novelle scritte da Italo Calvino fra il 1949 e il 1967, molte delle quali pubblicate per la prima volta nel 1958 nel volume antologico I racconti, precisamente nelle ultime due sezioni, intitolate come le due parti di questa raccolta: Gli amori difficili e La vita difficile.
Nel giugno 1970 la collezione di brevi storie uscì presso Einaudi. La silloge è un’opera che, nonostante il passare degli anni, sembra essere stata scritta proprio per il nostro tempo. Calvino, con la sua visione lungimirante, anticipava le sfide e le complessità delle relazioni umane che caratterizzano il nostro millennio. Al di là del romanticismo, le sue storie mettono a nudo le difficoltà di comunicazione, l’incapacità di stabilire connessioni autentiche e il senso di solitudine che spesso accompagna l’esperienza amorosa.

Ma non solo questo; Calvino mette in bocca ai suoi personaggi riflessioni, osservazioni nelle quali possiamo ritrovare le idiosincrasie della contemporaneità, come nella citazione che vi propongo. Pensate che all’epoca ancora non esistevano i cellulari, gli influencer e Instagram…

Nella prima parte del volume i titoli delle novelle ripetono sempre la dicitura: “L’avventura di” seguita dall’identità del protagonista; Tuttavia, il termine “avventura” è ironico: quasi sempre Calvino infatti narra di movimenti interiori e di viaggi verso il silenzio: silenzio inteso come difficoltà di comunicazione sempre presente al fondo dei rapporti umani, ma anche silenzio come valore preziosissimo e strumento di vera comprensione.

Allo stesso modo, seppure Gli amori difficili siano storie di come una coppia non si incontra, questo non incontrarsi è sì causa di angoscia e disorientamento, ma al medesimo tempo è elemento fondante di una relazione amorosa, se non coincide addirittura con lo stesso amore.

Sono amori sospesi nel tempo, che si prolungano per un’intera esistenza o si consumano nel breve tragitto di un treno, ma che restano sempre in sospeso, come promesse non mantenute. Il soldato, il fotografo, il viaggiatore, ciascuno di loro è un protagonista di storie che sfiorano l’apice dell’emozione, solo per poi precipitare nel vuoto di un desiderio inappagato.

Parte prima: Gli amori difficili:
L’avventura di un soldato (1949)
L’avventura di un bandito (1949)
L’avventura di una bagnante (1951)
L’avventura di un impiegato (1953)
L’avventura di un fotografo (1955)
L’avventura di un viaggiatore (1957)
L’avventura di un lettore (1958)
L’avventura di un miope (1958)
L’avventura di una moglie (1958)
L’avventura di due sposi (1958)
L’avventura di un poeta (1958)
L’avventura di uno sciatore (1959)
L’avventura di un automobilista (1967)

Parte seconda: La vita difficile
La formica argentina (1952)
La nuvola di smog (1958)