Buon compleanno, Gae Aulenti
Lo ha detto una splendida signora con l’ironia e l’intelligenza che hanno accompagnato il suo genio artistico lungo i suoi 85 anni di vita. Oggi sarebbe il suo compleanno e, anche se nel 2012 ci ha lasciato, voglio dedicarle un grazie come augurio, per noi e le generazioni a venire, di prendere spunto dal suo spirito critico.
Ho pensato a lei camminando in una natalizia versione della piazza milanese – progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli – a lei dedicata. Ha lasciato una traccia indelebile della sua personalità in molte città – e case, attraverso gli oggetti di design che ha progettato – realizzando con passione ed impegno opere di grande impatto. Aveva un’idea ben precisa: “Non si può fare la stessa cosa a San Francisco o a Parigi – diceva –. Serve un lavoro analitico molto attento, prima di progettare: studiare la storia, la letteratura, la geografia, persino la poesia e la filosofia. Bisogna inventarsi le soluzioni volta per volta e i libri aiutano. Poi viene la sintesi, infine la parte profetica: la capacità di costruire cose che durino nel futuro. Se l’architettura si butta via, diventa un cumulo di macerie”.
Anche se “è un mestiere da uomini”, conosco tante donne architetto e sono fortunata perché tutte loro sono persone speciali, nel lavoro e nella vita.