Si tratta di un progetto che nasce per dare supporto alle librerie indipendenti e non appartenenti a gruppi editoriali, in questo momento di grande difficoltà, legato all’emergenza Coronavirus.
L’iniziativa è sostenuta da alcuni editori, con una raccolta fondi che servirà a coprire le spese di trasporto delle librerie ancora operative, affinché possano fare consegne a domicilio senza farsi carico di alcun costo aggiuntivo di spedizione.
Il nuovo servizio è stato lanciato da NW Consulenza e Marketing Editoriale, società di proprietà di Promedi Srl.
A una settimana dalla partenza sono arrivati a 106 i marchi editoriali aderenti, tra cui Carocci Editore, Clown Bianco, Codice Edizioni, DeA Planeta Libri, Edizioni di Comunità, Einaudi, Emons, E/O, Fandango, Fazi Editore, Feltrinelli, Gog, Gruppo editoriale Il Castello, Guerini e Associati, Guerini Next, Il Castoro, Il Mulino, Il Saggiatore, Iperborea, L’Orma, Lisciani Libri, Luca Sossella Editore, Ludattica, Marcos y Marcos, Marsilio, Mondadori, Mondadori Electa, Nottetempo, Nutrimenti, Piemme, Quodlibet, Rizzoli, Sellerio, Sem, Sonda, Sonzogno, Sperling & Kupfer, Sur, Telos Edizioni, Tlon.
Le librerie sono 600, in tutta Italia. Gli ordini evasi, a venerdì 3 aprile, sono quasi 4.000. “Siamo felici che l’iniziativa sia stata ben accolta dai librai, dai colleghi editori e dai lettori, e ci auguriamo che molti altri vorranno aderire nelle prossime settimane”. Lo comunica NW, la società di Consulenza e Marketing Editoriale, di proprietà di Promedi Srl, che ha lanciato il nuovo servizio che prevede la consegna dei libri senza spese di trasporto per le librerie e per il cliente.
L’obiettivo della campagna solidale è quello di mettere in condizione di continuare a operare le librerie indipendenti, dal momento che non possono più vendere al pubblico all’interno del negozio, e di supportarle dal punto di vista economico garantendo la copertura delle spese di spedizione. La raccolta fondi avrà come garante NW, che si occuperà altresì di tracciare tutte le spedizioni, dare evidenza dell’attività svolta, e garantire il servizio fino all’occorrenza dei fondi raccolti. Se entro il termine del 30 giugno 2020 gli stessi non saranno completamente utilizzati, NW procederà alla restituzione dei saldi pro quota risultante a tale data.
“Siamo convinti che questa iniziativa sia di forte utilità, oltreché un servizio nuovo ed efficace, soprattutto di stimolo a confermare la presenza della libreria sul proprio territorio e a consolidare il rapporto tra editore e libraio”.


interessante
"Mi piace"Piace a 2 people
mi sembra una bella iniziativa
"Mi piace"Piace a 1 persona
Si l’ho sentita anch’io alla radio. Una bella iniziativa, quello che non mi piace è questo nuovo modo di operare per tutti i settori ,che va bene in emergenza ,ma il sospetto è che poi diventi un’abitudine consolidata. Perché nei negozi è bello andare di persona,la libreria ha di magico anche l’odore,le persone che scrutano in silenzio gli scaffali. Però hanno fatto bene ,in situazione di emergenza ,si da modo alle librerie della nostra città di lavorare e di far lavorare meno multinazionali dell’e-commerce che in un sistema globale avevano già troppo potere.
"Mi piace"Piace a 2 people
Infatti, almeno in questo modo si cerca di sostenere le librerie piccole e indipendenti. L’alternativa, oggi, è ordinare o scaricare dalle grandi librerie on line. Le librerie indipendenti – almeno quelle che conosco io, ma non sono poche – non vedono l’ora di riaprire perché loro si basano proprio sul fare andare i lettori in negozio, che è uno spazio da vivere con presentazioni, gruppi di lettura ecc. Penso a La scatola lilla, la libreria Verso, la Cultora, qui a Milano solo per citarne alcune, o I librai volanti di Lecco… tutte realtà che aspettano solo di potere tirare su la saracinesca di nuovo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anch’io ho seguito molto il dibattito sull’apertura delle librerie e su quest’iniziativa dei libri da asporto. Ti dirò, sono molto combattuta.
Negli ultimi anni ho comprato tantissimi libri anche on line, anche dai soliti noti. Poi, come le tante accumulatrici seriali che, oggettivamente, acquistano più di ciò che potranno mai leggere (perché c’è poco da fare: il tempo è una variabile fondamentale), ho deciso di porre dei limiti. Ho deciso che avrei acquistato solo dai librai “veri”, quelli che hanno seriamente investito in una professione, e in modo più oculato. Però, in questo periodo, penso anche che i corrieri meritino maggiori tutele e, alla fine, avendo un’enorme scorta di libri, ho deciso che darò il mio contributo andando direttamente in libreria non appena sarà possibile, senza usufruire di “libri da asporto”.
Invece, in tempi “normali”, non pagare il costo della spedizione potrebbe essere una valida alternativa per chi non ha una libreria indipendente dietro l’angolo.
"Mi piace"Piace a 2 people
Certo, non è una questione banale, quella dei corrieri. Anche loro dovrebbero poter lavorare con le massime tutele, e voglio sperare che sia così.
Il fatto di non pagare la consegna sarebbe un bell’incentivo; però, io preferisco sempre recarmi in libreria. Magari mi segno un po’ di libri e ci vado una volta al mese, però è davvero bello entrare in libreria, scambiare consigli/pareri/opinioni con il/la libraio/libraia…..
"Mi piace""Mi piace"