Da gennaio in libreria, questo thriller distopico sta facendo molto parlare di sé. Mi ha particolarmente colpito, quindi l’ho già ordinato. Per il momento vi lascio questa anteprima, appuntamento poi con la recensione.
Cuori vuoti, di Juli Zeh, Fazi editore 2021, traduzione di Madeira Giacci, pagg. 270
Germania, 2025: un futuro prossimo ancora più incerto del presente. In un’epoca post Trump, Brexit e Frexit, il paese è sconvolto da una crisi finanziaria globale, da migrazioni di massa e dal trionfo di un movimento ultrapopulista che è salito al governo. Disillusi e pragmatici, Britta e il socio Babak si sono affermati con successo: insieme hanno fondato uno studio di counseling alternativo, il Ponte, che li ha resi ricchi. Fortunatamente, nessuno sa bene cosa ci sia sotto: dietro un’apparente normalità, Britta e Babak tentano di intercettare soggetti inclini al suicidio grazie a un algoritmo e, ai più determinati, offrono la possibilità di morire per una giusta causa con azioni eclatanti ma programmate in modo quasi chirurgico. Le cose vanno a gonfie vele – fra i clienti del Ponte c’è anche l’ISIS – e Britta si pregia del fatto che, grazie al suo studio, ha messo fine all’anarchia terroristica. Fino a un misterioso attentato all’aeroporto di Lipsia: quando il Ponte intravede la minaccia di una concorrenza pericolosa, Britta fa tutto il possibile per eliminare gli sconosciuti avversari. Ma li ha sottovalutati.
Feroce romanzo distopico e al tempo stesso avvincente thriller politico, Cuori vuoti esamina questioni urgenti dipingendo lo scenario inquietante di una società totalmente votata all’efficienza e in cui l’empatia non è contemplata: Juli Zeh conferma il suo talento nello sviluppare grandi temi di attualità in una narrazione che lascia ampio spazio all’approfondimento psicologico senza mai perdere il suo ritmo serrato.
«Juli Zeh è riuscita ancora una volta a trasformare la sua saggia analisi sulle contraddizioni della nostra società in un romanzo emozionante».
«Die Zeit»
«Cuori vuoti è avvincente come un thriller… L’accuratezza della satira mette i brividi, così come la diagnosi sul nostro malessere moderno».
«The New York Times»
«Intrigante. Il lettore si troverà a voltare pagina in maniera compulsiva. Zeh rende facile sospendere l’incredulità in questo ritratto di un futuro a sangue freddo».
«Publishers Weekly»
Nata nel 1974, Juli Zeh vive e lavora come scrittrice e avvocato a Lipsia. Autrice pluripremiata e tradotta in 35 lingue, è una delle scrittrici di spicco della Germania contemporanea. Fazi Editore ha pubblicato Aquile e angeli (2005), Un gioco da ragazzi (2007), Turbine (2018) e L’anno nuovo (2019).
Già il titolo promette bene. 🙂
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infatti….
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