Brian Panowich ci ha portato per la prima volta a Bull Mountain, sugli Appalachi, raccontandoci con ritmo serrato la storia della famiglia Burroughs, una famiglia di banditi che vive da generazioni su una montagna della Georgia del nord. Dai tempi del proibizionismo, i Burroughs hanno tramandato di padre in figlio la feroce arte di infrangere la legge: prima con le distillerie clandestine, poi con la coltivazione di marijuana e successivamente con la produzione di metanfetamine hanno creato un impero, fatto di denaro e sangue. Questa famiglia ben rappresenta un territorio da sempre allergico al potere centrale, che si regola secondo leggi proprie, non scritte, ma tramandate col sangue. Panowich è ormai divenuto uno degli autori cult del Country noir, grazie alle perfette ambientazioni, alla messa a fuoco dei personaggi e ad una scrittura secca e diretta che ricorda molto anche il Cormac McCarthy di Non è un paese per vecchi.
Questa non è la terra del Signore, è la mia terra. Soltanto mia. Lo è sempre stata e sempre lo sarà. Dio non ha diritto di parola qui. (Bull Mountain)
Paragonato ai mostri sacri del crime, del southern noir e delle saghe familiari, Bull Mountain ha una struttura che ricordaTrue Detective, dialoghi che rimandano a Breaking Bad e personaggi che sembrano usciti da Fargo. E con una struttura luminosa ci parla dell’onestà e della fedeltà alle proprie radici e di come a volte sia doloroso ma indispensabile distruggerle per poterle onorare e proteggere.
Clayton Burroughs appartiene a una famiglia di fuorilegge che, da generazioni, mantiene il controllo di Bull Mountain, trafficando whiskey di mais, marijuana e infine metanfetamina. Per lasciarsi alle spalle le sue origini, Clayton sposa la bella Kate e diventa lo sceriffo della città a valle. Ma quando l’agente federale Simon Holly minaccia di distruggere l’impero dei Burroughs, Clayton si trova a dover affrontare i ricordi, le paure, il disprezzo della famiglia e la volontà di redimere un passato di tradimenti, sangue e violenza. Con un ritmo serrato, la storia della famiglia Burroughs viene raccontata a turno da tutti i personaggi, fino all’imprevedibile epilogo.
Nessuno crede davvero che ci siano cose più importanti del denaro o dell’amore, finché non arriva il momento di sedere a capotavola: di riconoscere il potere. (Come leoni)
Il secondo capitolo della saga di Bull Mountain, Come leoni, è un romanzo denso, incalzante, dove i personaggi si trovano ad affrontare le conseguenze delle loro scelte e a dover riconoscere, infine, che l’amore per le proprie radici può trasformarsi in un oscuro ricatto.
La pace che regna su Bull Mountain, dopo che lo sceriffo Clayton Burroughs ha ucciso suo fratello Halford, è solo apparente: ora che la montagna e i suoi sentieri sono privi di padroni, molti altri fuorilegge attendono il momento giusto per prendere il controllo dei traffici di marijuana, whiskey e anfetamina, da decenni nelle mani dei Burroughs. Clayton, però, non si è ancora ripreso dalle ferite provocate dallo scontro a fuoco con l’agente federale Simon Holly, e non ha la forza di reagire. Nemmeno l’amata moglie Kate o il piccolo Eben riescono a scuoterlo dalla depressione. La lotta per il possesso di Bull Mountain è appena cominciata, e mette in pericolo la famiglia di Clayton. È Kate a rendersene conto, e a dover combattere con tutta se stessa per salvare la sua casa e la sua terra da un nemico spietato e inarrestabile.
Quindi mi ha fatto arrivare qui per insegnare ai suoi uomini a sopravvivere nella terra dei fuorilegge. (Hard Cash Valley)
Dopo Bull Mountain e Come leoni, Brian Panowich torna con un romanzo costruito come un’incalzante corsa contro il tempo; e ci consegna un nuovo protagonista memorabile, disposto ad affrontare i suoi demoni in nome dell’amore e di una giustizia non dettata dalle leggi, ma da un più potente ideale di umanità e fiducia.
Il passato del detective Dane Kirby è popolato di fantasmi: ha perso moglie e figlia in un incidente che non riesce a perdonarsi, e a distanza di anni fatica a rimettersi in sesto. Quando l’Fbi inizia a indagare sulla morte di Arnie Blackwell, un criminale con il vizio del gioco brutalmente assassinato in Florida, Dane viene chiamato ad affiancare l’agente Roselita Velasquez, che non sembra gradire l’intrusione del nuovo collega. Eppure Dane è l’uomo chiave per il caso: tutti gli indizi portano a un grande combattimento di galli organizzato a Hard Cash Valley, in Georgia del Nord, e solo lui, con l’aiuto degli amici di sempre, sa aggirare le tacite norme che regolano i territori di Bull Mountain. Quando al delitto si aggiunge la scomparsa di William, il fratellino di Arnie, affetto dalla sindrome di Asperger, Dane e Roselita iniziano un’impietosa caccia all’uomo, tra agenti corrotti e killer senza scrupoli.
Brian Panowich è stato per anni un musicista itinerante prima di fermarsi in Georgia, dove vive tuttora e lavora come pompiere. Bull Mountain (NNEditore 2017), il suo romanzo d’esordio, è stato finalista nella categoria Mistery/Thriller del Los Angeles Times Book Prize 2016 accanto ad autori del calibro di Don Winslow.
Mi piacciono i suoi libri mi manca questo ultimo che senza dubbio prenderò! Sai qualche anno fa vidi una serie tv “Justified” che ricordava molto l’ambientazione dei suoi libri e anche una delle poche che ho visto volentieri
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si, infatti. Un po’ ricorda anche la serie Yellowstone
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uqella non l’ho vista! ma la cerco!
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