Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

Letture, riflessioni sull'arte, sulla musica.

Acqua rossa

INCIPIT

PRIMA PARTE

La scomparsa di Silva

UNO

Vesna

(1989)

Vesna ricorda innanzitutto il tempo. Era un giorno di settembre, caldo, bellissimo, come se il cielo si beffasse di loro. Un piacevole maestrale dal mare rinfrescava il calore dell’estate di San Martino. E quando scese il buio, nelle strade, cucine e stanze si infilò un piacevole brivido di freddo che preannunciava l’autunno. Vesna non ricorda solo il tempo, ma anche lo spazio. Ricorda la casa in cima al paese, nella stradina dietro la chiesa, la casa nella quale aveva trascorso la maggior parte della sua vita. Appena chiude gli occhi, Vesna vede la disposizione delle stanze, dei mobili, degli oggetti. L’ingresso dal loggiato, la veranda in vetro, il soggiorno, la cucina con il pavimento di piastrelle. Nel soggiorno un tavolo e di fronte al tavolo un divano con un rivestimento tutto liso. Nel corridoio un attaccapanni di metallo a muro. Vicino all’attaccapanni una porta. La porta della camera di Silva con attaccato l’avviso KEEP OUT.

Jurica Pavičić

Recensione

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