Nomadi che cercano gli angoli della tranquillità
nelle nebbie del nord e nei tumulti delle civiltà
tra i chiari scuri e la monotonia
dei giorni che passano
camminatore che vai
cercando la pace al crepuscolo
la troverai
alla fine della strada.
Lungo il transito dell’apparente dualità
la pioggia di settembre
risveglia i vuoti della mia stanza
ed i lamenti della solitudine
si prolungano
come uno straniero non sento legami di sentimento.
E me ne andrò
dalle città
nell’attesa del risveglio.
I viandanti vanno in cerca di ospitalità
nei villaggi assolati
e nei bassifondi dell’immensità
e si addormentano sopra i guanciali della terra
forestiero che cerchi la dimensione insondabile.
La troverai, fuori città
alla fine della strada.
Testo e Musica di Juri Camisasca, al violino il maestro Giusto Pio
Bellissime e profonde parole!
Adriana
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quanto mi piace battiato! buondì
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Ottima scelta!
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Grazie!
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e quanto mi piace Camisasca, uno dei più grandi incompresi della musica italiana… Conosci Il Carmelo di Echt?
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Sì, Camisasca l’ho scoperto tramite Battiato e Alice, e poi l’ho apprezzato molto. Anche come persona, per le sue scelte e per la sua coerenza.
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