Hopper Edward Sunday
Edward Hopper, Sunday

 

E so molto bene che non ci sarai.

Non ci sarai nella strada,

non nel mormorio che sgorga di notte

dai pali che la illuminano,

neppure nel gesto di scegliere il menù,

o nel sorriso che alleggerisce il “tutto completo” delle sotterranee,

nei libri prestati e nell’arrivederci a domani.

Nei miei sogni non ci sarai,

nel destino originale delle parole,

né ci sarai in un numero di telefono

o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.

Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,

e non per te comprerò dolci,

all’angolo della strada mi fermerò,

a quell’angolo a cui non svolterai,

e dirò le parole che si dicono

e mangerò le cose che si mangiano e

sognerò i sogni che si sognano

e so molto bene che non ci sarai,

né qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,

né là fuori, in quel fiume di strade e di ponti.

Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,

e quando ti penserò, penserò un pensiero

che oscuramente cerca di ricordarsi di te.

 

Cortazar le ragioni della colleraLe ragioni della collera“, a cura di Gianni Toti, è ad oggi l’unica silloge italiana di poesie di Julio Cortázar. Essa deve il suo titolo a “Razones de la colera“, una breve raccolta poetica risalente agli inizi degli anni Cinquanta e pubblicata nel 1984. Sembra che l’autore abbia affidato a Toti un numero consistente di poesie conservate com’era sua usanza in vecchi quaderni, da cui l’amico avrebbe dovuto attuare una selezione. Le liriche furono invece tradotte integralmente dallo spagnolo, e l’autore acconsentì a dare il titolo di Razones de la colera all’intera opera. Inoltre, nella raccolta italiana sono presenti molti componimenti che invece erano assenti nella versione argentina.

Qui trovate la bellissima interpretazione di Luigi Maria Corsanico:

https://luigimariacorsanicositeblog.wordpress.com/2017/11/23/julio-cortazar-il-futuro/