Mi ha assalito un’acre nostalgia,
come la gente d’una vecchia foto che vorrebbe
tornare con chi la guarda, nella buona luce della lampada.
In questa casa, penso a come l’amore
in amicizia muta nella chimica
della nostra vita, e all’amicizia che ci rasserena
vicini alla morte.
E quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita
che più non sperano di tessersi in altro ordito.
Giungono dal deserto voci impenetrabili.
Polvere che profetizza polvere. Passa un aereo e ci chiude
sotto la lampo di un grosso sacco di destino.
E il ricordo di un viso amato di ragazza
trascorre per la valle, come quest’autobus notturno: molti
finestrini illuminati, molto viso di lei.
Yehuda Amichai nacque a Würzburg in Germania, col nome di Ludwig Pfeuffer, poi emigrò con la sua famiglia in Palestina nel 1936. Combatté la seconda guerra mondiale nella Brigata ebraica dell’esercito britannico, e poi la guerra arabo israeliana del 1948. Divenne quindi un convinto fautore della pace e della riconciliazione in Palestina, lavorando anche insieme a scrittori palestinesi.
Foto in copertina: Marc Chagall, Les Amoreux, 1928
splendida, questi due versi sono emozione pura, almeno per me: Passa un aereo e ci chiude
sotto la lampo di un grosso sacco di destino.
E’ l’esatta sensazione che provo ogni volta che vedo in cielo la traccia bianca di un aereo…buona giornata Pina
"Mi piace"Piace a 2 people
emozione pura…. buona viglia Viki
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie pina, lo stesso a te
"Mi piace"Piace a 1 persona
veramente bella! Un abbraccio Pina e ancora auguri
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bellissimo il Chagall. Come lo dipingeva lui l’amore…
"Mi piace"Piace a 1 persona
..molto viso di lei
è poeta chi fa magia con parole men che normali
ml
"Mi piace"Piace a 1 persona