Non sono venuta per riportare in vita mio padre, il passato è passato e non si può rifare, ma ho un conto aperto con questo posto. Nel male e nel bene, sarei diversa se non fosse successo. Non sarei io.
Un reportage di viaggio che diventa un romanzo disarmante. Alla ricerca di una verità salvifica, liberatoria. L’esordio letterario di Cecilia Giampaoli non è solo un diario di viaggio, ma una specie di pellegrinaggio laico verso una montagna per colmare un senso di nostalgia; un viaggio verso l’accettazione di una realtà che aiuti a curare le ferite dell’anima e a colmare un vuoto. Un viaggio per fare pace con i fantasmi del passato; un passato che una bambina di sei anni ha vissuto e con il quale è cresciuta, e che ora può essere affrontato con lucidità.
Azzorre, di Cecialia Giampaoli, Neo edizioni 2020, pagg. 162
L’8 febbraio del 1989 un aereo partito da Bergamo, con 144 persone a bordo, si schianta su una montagna delle isole Azzorre. Una bambina di sei anni perde il padre nel disastro. Venticinque anni dopo la stessa bambina decide di partire per l’arcipelago portoghese.
Azzorre è il viaggio di quella bambina ormai donna. Un viaggio fatto di persone e luoghi, di testimonianze, ricordi, reticenze, incontri fortuiti e voluti; un viaggio privo di compatimenti, intrapreso nella speranza che possa esistere una verità di altra sostanza, a suo modo liberatoria.
Leggere la cronaca sull’incidente qui, all’aeroporto di Santa Maria, mentre le due turiste leccano il gelato, è surreale. Non so perché non l’abbia fatto prima, perché non abbia cercato i dettagli di questa storia quando ero ancora in Italia. Non ne so molto più di quanto mi sia capitato di sentire e le cose peggiori sono quelle che ho immaginato nei momenti in cui non sono riuscita a non pensarci. Mi sono fatta bastare il concetto essenziale – mio padre è morto – e un unico dettaglio, quello sensazionale: è morto in un incidente aereo. Lo usavo da bambina – suscitava negli altri un misto di imbarazzo e stupore che aveva l’effetto positivo di troncare la conversazione mettendomi al centro dell’attenzione
mi manca!! sono cotta!! la mia lista penso di doverla stoppare fino a dicembre! bravissima come sempre
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Bisogna fare delle scelte, purtroppo…..
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sì e non è facile
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