In libreria il 16 dicembre, per CasaSirio, il nuovo romanzo di Lucio Aimasso, Ridere. Un romanzo che mi incuriosisce molto; grazie all’Ufficio stampa dell’editore che mi ha inviato una copia stampa. Domani inizierò a leggerlo e poi ve ne parlerò nella recensione nei prossimi giorni. Vediamo come si presenta:

Ex-comico, ex-fratello, ex-fidanzato: Vittorio non è più nulla e non ha più nessuno. Lascia passare le giornate, incapace di guardare a qualcosa che non sia i l suo passato, costellato da colpe e fallimenti. Deluso dalla vita e da se stesso, infastidito dalle poche persone che ancora vogliono aiutarlo, sceglie l ’indifferenza, si stordisce a forza di rum. Unica compagna la poltrona, Johnny.


Lucio Aimasso, vincitore del premio IoScrittore 2016, al suo secondo romanzo per CasaSirio dopo La notte in cui suonò Sven Vath (2017), ci presenta il protagonista in quello che lui chiama il Confine, una provincia lontana da tutto e da tutti che gli ricorda ogni giorno il suo fallimento.
Tre anni da quando è tornato da Milano, la metropoli dove cercava di realizzarsi, sette che non ha contatti con i l fratello Fabrizio. Ora sopravvive, debiti sulle spalle e un lavoro che disprezza.
Un giorno bussano alla sua porta: Fabrizio vuole rientrare nella sua vita e non è solo, con lui c’è la figlia di sette anni, Rebecca. Vittorio si trova davanti una bambina sensibile e silenziosa, già ansiosa: un’anima affine?
Si ritroveranno insieme e insieme saranno chiamati ad affrontare una grande prova, più grande di tutti e due. Ma come potrà Vittorio, concentrato sul suo odio, insegnare a Rebecca a lottare per la propria bellezza? E come potrà una bambina spingere l ‘uomo a risalire il baratro in cui ha deciso di sprofondare?
Una storia di trasformazione profonda. Un uomo che ha perso se stesso accetta di non ritrovarsi più, di morire per vivere.

Servendosi di una prosa piana e diretta Aimasso arriva alla pancia del lettore con poche parole. Riesce così a rendere Ridere una storia universale; anche se siamo lontani dal centro del mondo, anche se siamo i n una provincia di confine, una provincia che sa diventare accogliente e familiare.


Nonostante le abbia inseguite per tutta l a vita, solo ora capisco il vero potere delle risate: ti tolgono tutto, umori, malinconia, tristezza, rabbia. Puliscono a fondo e l asciano un vuoto sereno, da colmare di nuovo.

Lucio Aimasso vive ad Alba con Luisa, Pietro e Davide. Ha lavorato per molti anni nelle carceri africane, poi a Torino come educatore di strada. Attualmente insegna “Comunicazione e Orientamento” in una scuola di formazione professionale. Con i suoi scritti ha vinto diversi premi i n tutta Italia (Torneo Letterario IoScrittore, Moak, Penna d’Autore). Con CasaSirio ha pubblicato La notte i n cui suonò Sven Väth.