Dopo il grande successo di Cambiare l’acqua ai fiori, la scrittrice francese Valérie Perrin, moglie del regista Claude Lelouch, tornerà in libreria a fine giugno con un nuovo romanzo, Tre. Segnatevi questo appuntamento!!

La storia comincia nel 1986. Adrien Bobin, Etienne Beaulieu e Nina Beau, nati nel 1976, sono nella stessa classe e diventano inseparabili. Crescono insieme e promettono di lasciare la loro provincia per stabilirsi a Parigi, vivere di musica e non separarsi mai. Ma trentuno anni dopo non si vedono più, non si parlano più. Nel 2017, un’auto viene trovata nel lago vicino alla loro città natale. Chi c’è in questa macchina,  e che legame ha la vicenda con i tre protagonisti?

“Quello che volevo esplorare in questo terzo libro – ha dichiarato l’autrice – è l’amicizia. Perché può cadere a pezzi, perché ci perdiamo di vista? Cosa rende possibile incontrarsi di nuovo e perché? 

Attraverso la storia di tre esistenze lungo tre decenni, l’autrice racconta trent’anni di storia francese: gli anni ’80, ’90, 2000. Anche in questo romanzo emerge la scelta di temi fondamentali, che veicolano valori di base, attraverso le voci e le azioni di personaggi comuni. L’assistente all’ospizio che trascrive la storia d’amore, unica, di una signora anziana. O la guardiana di un cimitero che svolge, dietro compiti all’apparenza molto semplici, azioni dal valore (simbolico e non) molto grande; così, attraverso la lente di ingrandimento puntata sulle tre vite ordinarie, l’autrice cerca di rispondere alla domanda “cosa significa essere francesi?”

Perrin Tre

Valérie Perrin è anche autrice de Il quaderno dell’amore perduto (Editrice Nord) vincitore del premio Read Elire e Poulet-Malassis nel 2016. Il suo secondo romanzo, Cambiare l’acqua ai fiori (Edizioni E/O), è stato Premio dei lettori del Pocket Book e premio Maisons de la Presse nel 2018, ha venduto più di 800.000 copie in Francia, classificandosi fra i più venduti in Italia nel 2020.

Perrin il quaderno

La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino?

Perrin cambiare l'acqua ai fiori

Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna. Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una vita piena di misteri. Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale. Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. Attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di Violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall’ordinario all’eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell’arcobaleno. La vita di Violette non è certo stata una passeggiata, è stata anzi un percorso irto di difficoltà e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre è l’ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d’erba.