La donna del lago, Laura Lippman, Bollati Boringhieri 2021, traduzione di Benedetta Gallo, pagg. 384

«Divorerete questo sofisticato romanzo poliziesco, che cattura lo spirito dell’epoca e insieme dipinge il ritratto di un’ambizione femminile impenitente» – Publishers Weekly

«Lippman ci racconta un mystery classico attraverso il prisma di molti personaggi, e in tutti si sente il riverbero delle tensioni razziali e femministe della Baltimora degli anni Sessanta» – Vanity Fair

Baltimora, 1966. Dopo diciotto anni di matrimonio, Maddie Schwartz, consapevole che nella sua dedizione alla vita di moglie e madre una parte importante di sé è andata perduta, decide di lasciare il marito e le giornate da casalinga per riprendere in mano la sua esistenza. Negli stessi giorni scompare da casa una ragazzina di undici anni. Maddie si unisce alle ricerche, e seguendo il suo istinto, scopre qualcosa che, dopo breve, le frutterà un lavoro nella redazione di un quotidiano locale. Maddie ama il suo nuovo lavoro, ci tiene a distinguersi e presto si appassiona al caso di Cleo Sherwood, una donna afroamericana trovata morta in un lago cittadino. Se si fosse trattato di una donna bianca, i giornalisti di Baltimora avrebbero fatto a gara per occuparsi della storia, che invece ottiene solo un breve trafiletto relegato nelle ultime pagine di cronaca. Maddie, sola contro tutti, comincia a indagare. Raccontato da una pluralità di punti vista, “La donna del lago” non è soltanto il resoconto di un’indagine dai toni noir, ma è la storia del rapporto tra due donne che in realtà non si sono mai conosciute, nate in due contesti diversissimi, ma entrambe impegnate nello sforzo di contrastare il destino loro assegnato. Laura Lippman ci regala un romanzo pieno di suspense incentrato sulla redazione di un giornale in una città e in anni in cui razzismo, classismo e sessismo imbevevano l’opinione pubblica.

La recensione del Washington Post

La recensione di Indipendent

Laura Lippman è nata ad Atlanta e cresciuta a Baltimora, una delle città più violente d’America. Nel 1997, quando apparvero i suoi due primi romanzi, “Baltimora Blues” e “Charm City“, mise da parte una ventennale carriera giornalistica per dedicarsi pienamente alla letteratura. Da allora ha pubblicato numerosi romanzi, otto dei quali fanno parte della serie di Tess Monaghan, reporter disoccupata e costretta a riciclarsi in investigatore privato, divenuta presto uno dei personaggi più amati e popolari nel mondo del poliziesco americano contemporaneo. Giano ha pubblicato di Laura Lippman “I morti lo sanno” (2007), “Baltimora blues” (2008) e “Charm City” (2009). Nel 2019 esce per Dea Planeta Sunburn.