Il Premio Goncourt 2022 è stato attribuito a Brigitte Giraud per ‘Vivre vite’ (Flammarion), al 14/o turno di scrutinio al ristorante Drouant di Parigi. Non ce l’ha fatta per un soffio lo scrittore italo-svizzero Giuliano da Empoli, in lizza nella finalissima con ‘Le Mage du Kremlin’. Il romanzo premiato con il Goncourt è un omaggio della scrittrice al marito morto in un incidente oltre vent’anni fa.
Francese di origini algerine, nata nel 1966 a Sidi Bel Abbès, vive stabilmente a Lione. Brigitte Giraud sino a oggi era ancora sconosciuta al grande pubblico letterario, ma gli inizi della sua carriera risalgono ai primi anni Novanta. Libraia, giornalista, traduttrice, Brigitte Giraud ha svolto diversi mestieri e sembra aver vissuto mille esistenze.

Dopo aver studiato lingue, principalmente inglese e tedesco, si è dedicata per anni all’attività di traduttrice, giornalista, libraia e organizzatrice di eventi letterari. È stata per anni organizzatrice della Festa del Libro di Bron, uno dei principali festival letterari della regione di Lione, di cui oggi è tuttora consulente letterario.
Nel 1997 ha pubblicato il suo primo romanzo La chambre des parents, cui hanno fatto seguito altri romanzi, racconti, sceneggiature.
Nel 2007 vince il premio Goncourt nella sezione racconti grazie alla raccolta L’amour est très surestimé (Stock, 2007) in cui undici personaggi raccontano la fine di una grande storia d’amore. Con la sua scrittura semplice e delicata – ricca di autenticità – Giraud riesce a trasformare ogni fine in un nuovo inizio.

I libri di Brigitte Giraud sono stati tradotti in una quindicina di lingue e il suo romanzo Pas d’inquiétude (Stock, 2011) è stato adattato in uno sceneggiato per la televisione francese.

Brigitte Giraud è la 13/a scrittrice ad ottenere quello che viene considerato uno dei premi letterari più ambiti al mondo. L’ultima donna premiata con il Goncourt, nel 2016, era stata l’autrice franco-marocchina Leila Slimani per ‘Chanson Douce’ (Ninna Nanna nella traduzione italiana). 

Vivre vite, il libro vincitore del premio Goncourt 2022, si basa su una vicenda autobiografica. In queste pagine Brigitte Giraud cerca di comprendere cosa abbia portato all’incidente in moto che è costato la vita a suo marito Claude, il 22 giugno del 1999.
Vent’anni dopo nell’atto di vendere la casa in cui entrambi hanno vissuto, Brigitte torna con la memoria a quel tragico giorno e, soprattutto, ai giorni precedenti cercando di indagare cosa abbia condotto al tragico epilogo. La narrazione si fa tesa, mentre la scrittrice indaga tutti i fatti premonitori dell’incidente: forse si erano concentrati troppo sulla fretta del trasloco e avevano scordato la cautela e l’attenzione?
La storia si apre nello squarcio offerto dai “ma” e dai “se”, cercando di ricostruire il tempo della vita. Un libro doloroso che indaga la frattura insanabile di un dramma, non stupisce che Brigitte Giraud abbia atteso tanto per scriverlo.

Il titolo del libro Vivre vite, letteralmente significa “vivere velocemente” o “vivere in fretta” e in lingua originale crea un’efficace assonanza. Chi sa quale casa editrice porterà in Italia il libro vincitore del Goncourt 2022 e quale sarà il titolo prescelto per eguagliare la potenza dell’originale così accuratamente indovinato da Brigitte Giraud.

©YOAN VALAT/EPA/MAXPPP – epa10283509 French writer Brigitte Giraud poses for photographs on a window of the Drouant restaurant after winning the Goncourt Literary Prize 2022 for her book ‘Vivre vite’, in Paris, France, 03 November 2022. The Prix Goncourt is given annually to an author by the French literary organization ‘Societe litteraire des Goncourt’. EPA-EFE/YOAN VALAT