Abbiamo spesso parlato e scherzato sull’importanza della copertina di un libro: l’immagine ad effetto, accattivante, provocatoria si può rivelare una strategia per attirare almeno l’attenzione del potenziale acquirente. Poi, certo, il libro si sceglie sulla base di altri criteri, ma la prima impressione rimane lì.

Le case editrici si affidano a professionisti per decidere le copertine, e i risultati sono quasi sempre apprezzabili. A volte, però, ci scappa la distrazione… o magari è stata una decisione presa di proposito… però a me fa sorridere…

Guardate ad esempio queste due:

Questo libro è stato pubblicato nel 2016 da Mondadori; lo avevo letto e ne avevo anche scritto qui sul blog (Qui). Proprio in questi giorni, in casa Bompiani, è uscito un altro libro, e guarda caso, in copertina troviamo la stessa immagine….

Chissà perché è stata scelta proprio questa immagine?

E ancora…

Feltrinelli utilizza questa copertina in una edizione del 2013:

Fazi la usa nel 2019….

Feltrinelli e Rizzoli nel 2013 escono con una copertina identica:

Piemme nel 2015 esce con questa copertina:

Nel 2020 Garzanti la utilizza per il libro della Basso:

Accortisi dello svarione, ritirano subito l’edizione e la ripropongono con una nuova copertina:

Ecco un altro doppione: Beat nel 2015

Era già stata usata da Elliott nel 2014:

Einaudi usa questa foto in copertina nel 2009:

Beat la ripropone nel 2012:

Vi è capitato di trovare questo genere di doppioni?