Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

Letture, riflessioni sull'arte, sulla musica.

Il fiume dentro di noi

INCIPIT

Danny Masters tornò a casa un pomeriggio agli inizi di agosto. Qualcosa si agitò sotto la superficie dell’acqua, in un punto in cui il fiume finalmente si calmava e poi si apriva in un ampio laghetto, verde bottiglia sotto la volta degli alberi. All’inizio si muoveva lentamente, e un passante incuriosito si sarebbe forse fermato a guardarlo meglio, pensando che fosse l’ombra di un uccello o di un ramo che oscillava sopra lo specchio d’acqua. Poi si formò un vortice, profondo, crescente, dai contorni confusi, e infine eccolo riemergere scattante come un boa, con l’unico occhio superstite spalancato per lo shock della liberazione. Per un po’ galleggiò indisturbato, con i piedi che toccavano la sponda del fiume, le braccia sollevate sopra la testa come se si stesse godendo il calore dell’estate, dopo il fango, il buio e il freddo penetrante della caverna in cui era rimasto incastrato negli ultimi giorni, con solo creature cieche a tenergli compagnia. Gli insetti ronzavano e correvano sulla superficie dell’acqua con operosità febbrile, avvertendo un’avvisaglia d’autunno perfino in una giornata come quella, al culmine dell’estate. La pelle di Danny cominciò a scurirsi per via dell’esposizione all’aria. Banchi di pesciolini gli sfrecciavano attorno.

Karen Powell

Recensione

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