Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

Letture, riflessioni sull'arte, sulla musica.

Il letto di Acajou

INCIPIT

1.

Il teatro della Rivoluzione

Chi aveva indicato come “sospetto” Bertrand de Valfroy? Quale essere abietto aveva iscritto il suo nome nel registro delle denunce della cancelleria del Comitato di sicurezza? Antoinette, spettinata, col volto pallido e smagrito, si pose ancora una volta quella domanda mentre redigeva la richiesta di supplica che si imponeva di indirizzare ogni giorno agli uomini politici che supponeva avessero qualche influenza sull’andamento di quella che nessuno osava più chiamare Giustizia.

Bertrand Perrin, già de Valfroy, era stato arrestato la settimana precedente mentre usciva dalla sede dell’Istituto generale dei Soccorsi Pubblici della sezione degli Enfants-Trouvés, presso cui svolgeva funzioni di commissario tesoriere volontario. Il suo arresto aveva fatto sprofondare il Faubourg nello sconforto. Tutti sapevano che Bertrand si era imposto di rimanere estraneo agli intrighi delle varie fazioni che si scontravano alla Convenzione, al club dei giacobini e persino durante le riunioni del Comitato di salute pubblica. Valfroy era un liberale favorevole alle nobili idee diffuse dalla Rivoluzione e rifuggiva come la peste da arrabbiati, montagnardi e monarchici estremisti. Considerava ugualmente intollerabili il massacro dei Bianchi e dei Blu nei vari dipartimenti e il Terrore che dissanguava il Paese. Col suo modesto incarico il già luogotenente di Necker aveva come unica intenzione quella di servire il proprio Paese e il popolo bisognoso.

Jean Diwo

Recensione

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