Il mestiere di leggere. Blog di Pina Bertoli

Letture, riflessioni sull'arte, sulla musica.

Ruta Tannenbaum

INCIPIT

Nella primavera del 1943 la principessa di via Gundulić, il numero civico non è più importante, mise in moto una malia per diventare invisibile, ma non si sa con l’aiuto di chi o di quale dio. Erano tempi così, tempi in cui le principesse non potevano aspirare ad altro se non all’invisibilità. Non bisogna nemmeno dire quanta superbia ci volesse per un simile desiderio! I soffitti erano alti quattro metri e annuvolati dal fumo di tabacco. Il papà fumava prima che lo portassero in viaggio. La mamma fumava prima che la portassero in viaggio. Fumava anche il nonno ma lui non fu portato via, perché morì prima del viaggio. Ruta Tannenbaum aveva quindici anni e nessuna colpa per i soffitti nuvolosi. Ma sentiva come di aver vissuto sempre sola sotto quei soffitti, ed era terribilmente spaventata, così che si era messa in testa di diventare invisibile. Ahimè com’era superba! Quando vennero per portarla in viaggio, di Ruta Tannenbaum era rimasto solo il suo piede destro. Ogni altra cosa era diventata invisibile. Ma anche questo non è poco, anzi, dissero quelli dell’agenzia turistica, e portarono il piede destro di Ruta Tannenbaum fino allo scalo merci della ferrovia. Sotto il bianco abito della principessa camminava un bianco piede, piccolo e scalzo. Ve lo ripeto, avreste dovuto vederlo! La caricarono su un vagone per il bestiame. Partiamo per l’India, pensò Ruta Tannenbaum, là dove le mucche sono animali sacri. Sentì l’umida lingua di una mucca leccare il sale dalla pianta del suo piede destro. E così rise per l’ultima volta. Fu superba e non troppo intelligente questa principessa, altrimenti non le sarebbe mai passato per la testa, nella primavera del 1943, un viaggio in India. No, non era così, il treno partiva per la Polonia, scuro e fetido, e l’invisibilità era impotente contro la paura. Inoltre, che senso ha per una principessa essere invisibile nel suo abitino bianco, se tutti quanti possono vedere il suo piccolo, bianco piede destro! Potremmo dire che visse così fino alla sua morte. E non sarebbe sbagliato. Ruta Tannenbaum non giunse mai in India, ma nemmeno in Polonia. È Svanita per strada chissà dove, immaginando l’umida lingua della mucca che passava sulla pianta del suo piede destro. Ah, com’era superba questa principessa! Guarda quest’abito: forse si trova ancora lì dentro, da qualche parte. Dove si è nascosto il piede destro di Ruta?

Miljenko Jergović

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