Oggi è il compleanno dello scrittore Claudio Morandini. L’ho conosciuto un paio d’anni fa, durante la presentazione di un suo libro e da allora ho letto le sue opere. Mi piace molto il suo stile asciutto e ironico,  e le atmosfere che oscillano tra realtà e mistero dei suoi romanzi. Ve ne propongo due, di cui potete leggere la recensione completa qui sul blog.

Il primo, “Neve, cane, piede“, edito da Exorma, ha un protagonista unico e originalissimo, Anselmo Farandola: un uomo che si è talmente isolato da sembrare sempre meno umano e quasi più parte dell’ambiente naturale, anch’egli terra, sasso, roccia e neve; a tal punto che quando il cane, spuntato fuori dal nulla, gli si attacca alle calcagna e comincia a parlare, ti viene da pensare che quello umano sia lui, invece del vecchio.

Morandini neve cane piede copertinaLa mia recensione

Il secondo, “Le pietre” riprende l’ambientazione di montagna di “Neve, cane, piede” e ci serve una storia gustosissima, un racconto che si muove tra il giallo, il soprannaturale, il reale e il faceto. Il suo stile ironico, ammiccante ci accompagna tra le pagine, in un crescendo di eventi strani che moltiplicano la curiosità e le ipotesi per spiegare gli strani fenomeni che accadono nella vallata impervia dove la storia si svolge.

morandini pietre foto miaLa mia recensione

Ho pensato a Morandini in questi giorni perché sto leggendo il nuovo romanzo di Arno Camenisch “Ultima neve” (la mia recensione), scrittore svizzero di lingua romancia, che ha molto in comune col nostro autore valdostano. Ve li consiglio entrambi, e … buon compleanno Claudio!

Questo è il suo sito ufficiale, dove trovate tutte le sue opere: http://claudiomorandini.com/